Il Campionato Regionale Acisport all’esame dello sterrato: ecco il San Marino Rally

La gara, organizzata da FAMS, è l’unica del calendario emiliano-romagnolo/sammarinese prevista sulle strade bianche. Nonostante il coefficiente doppio, al via ci saranno pochi concorrenti, con i pesaresi Dini-Lazzari favoriti della vigilia. Partenza venerdì sera da Riccione, epilogo sabato sera a Borgo Maggiore, dopo 407 chilometri di gara e dieci prove speciali.

E’ la tappa mediana del Campionato Regionale Acisport Emilia-Romagna/San Marino, il 45° San Marino Rally. Ma, soprattutto è la prova principale del calendario, e non solo grazie al suo coefficiente doppio (dovuto al fatto che il San Marino è, come da tradizione, un caposaldo del Campionato Italiano): a rendere la creatura della Federazione Automobilistica San Marino una gara-gioiello sono una storia lunga e gloriosa, un presente scintillante grazie ad un’organizzazione di altissimo livello ed il fascino irresistibile delle strade bianche. In una parola: un rally unico. Anche nella sua versione accorciata la quale, sotto la denominazione ‘Regional’, si disputerà nella sola giornata di sabato (in coda alla gara tricolore) e assegnerà punteggio doppio nell’ambito del torneo regionale.

Al via di questo terzo round ci saranno però solo quattro equipaggi: assenti i protagonisti abituali del Regionale emiliano-romagnolo, specialisti delle gare su asfalto e forse poco attratti da questa gara anche a causa dei costi più elevati, i favori del pronostico vanno al pesarese Andrea Dini che, in coppia con il conterraneo Marco Lazzari su Mitsubishi Evo IX (classe N4), lascerà il palco partenza di Riccione con l’intento di confermare il successo di dodici mesi fa. Principali sfidanti, i mantovani Stefano Madella e Giovanni Onorati (Mitsubishi Evo X – N4), equipaggio ormai di lungo corso e con solidi trascorsi sulla terra. Da seguire con interesse i sassaresi Marco Canu e Carlotta Piras (Mitsubishi Evo IX – N4), all’esordio sulle strade bianche all’ombra del Titano, ed i giovani veronesi Luca Ortombina e Federica Lonardi (Subaru Impreza – N4), alle prime armi nei rally.

IL PERCORSO: PROVE ED ORARI

Tre prove da ripetere altrettante volte ed una da disputarsi in chiusura di gara: questo il menu della competizione regionale, che scatterà venerdì in coda al rally valido per il Campionato Italiano (gli orari indicati sono riferiti a questa competizione) e seguirà per intero il percorso del rally tricolore nella sola giornata di sabato, per arrivare al suo epilogo dopo 407 km, 67 dei quali cronometrati. Il San Marino Regional prenderà dunque il via nella tarda serata di venerdì 14 da viale Ceccarini, a Riccione, per fare subito rotta su San Marino ed entrare nel riordino notturno; sabato, alle 9, l’uscita dal riordino e l’apertura della sfida agonistica, che avrà come teatro le speciali di Sestino (6,63 km – partenze alle 10.41, 14.50 e 17.52), Sant’Angelo in Vado (8,75 km, semaforo verde alle 10.55, 15.04 e 18.06), Lunano Piandimeleto (5,28 km, start alle 11.27, 15.36 e 18.34) e, per chiudere, San Marino (5,35 km, con partenza alle 20.31). Alle 20.46, a Borgo Maggiore, la bandiera a scacchi del rally regionale.

La prova speciale di Sestino è l’icona del rally titano, seppur accorciata rispetto al passato, ed andrà a terminare in località Campo, dopo aver affrontato un tratto di strada tortuosa, lenta e guidata. La Sant’Angelo in Vado rappresenta di fatto la prosecuzione della Sestino, nel tratto che va da Campo allo stesso Sant’Angelo in Vado: prova con tratti veloci e dal fondo nuovo, pronto ad esaltare le prestazioni dei concorrenti. Inedita la frazione cronometrata di Lunano Piandimeleto: partenza sull’asfalto dall’abitato di Lunano, per poi ritrovare lo sterrato dopo circa un chilometro, in corrispondenza di un dosso. La parte centrale della speciale offre altri due, spettacolari dossi, per poi entrare nel bosco ed affrontare una discesa fino a Pian di Meleto, che comprende anche tre tornanti non meno spettacolari. La San Marino concluderà la giornata di gara: prova di recente istituzione ma già piatto forte dell’omonimo rally, questa speciale si snoda su asfalto, lungo la strada che dalla Casa conduce fino alla Porta della Città.

FLASH-BACK SUL 2016: DINI-CALDART MATTATORI

La scorsa edizione della gara organizzata da FAMS aveva visto il predominio di Andrea Dini e Cristina Caldart (in azione nella foto di Michele Carloni), su Mitsubishi Evo IX di classe N4. Il pilota marchigiano e la navigatrice veneta si erano aggiudicati tutte le prove in programma, agguantando il successo con un margine di quasi due minuti sulla Renault Clio a due ruote motrici (classe R3C) del veloce bolognese Michele Modugno e del navigatore sardo Claudio Mele, bravi a tenersi alle spalle la Subaru Impreza STI (classe A8) di Gabbarrini-Galli. Gli umbri avevano conquistato in volata il podio ai danni della Ford Fiesta (R2B) dei sammarinesi Tontini-Mularoni, mentre Rosta-Ferrari (Mistubishi Colt – classe N2), Ferri-Cesarotti (Peugeot 306 Rallye – N3) e Gasperoni-Bologna (Citroen AX – A5) avevano chiuso la lista dei concorrenti che avevano raggiunto l’arrivo.