Al Mugello la BMW M6 GT3 di Cerqui-Comandini trionfa in gara-1 nel Campionato Italiano GT
Sul gradino più alto del podio nelle altre classi sono saliti Benucci-Niboli (GT3), D’Amico-Cazzaniga (SGT Cup), Pisani-Palazzo (GT Cup) e De Castro (GTS). Domani gara-2 in diretta TV su AutomotoTV e in differita su Raisport.
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E’ della BMW M6 GT3 di Cerqui-Comandini la vittoria in gara-1 nel 4° round del Campionato Italiano Gran Turismo disputata all’autodromo del Mugello. L’equipaggio di BMW Team Italia ha preceduto le due Ferrari 488 di Schirò-Cioci (Easy Race) e di Malucelli-Cheever (Scuderia Baldini 27). Nella GT3 la vittoria è andata alla Ferrari 458 Italia di Benucci-Niboli (MP1 Corse), nella Super GT Cup si sono imposti D’Amico-Cazzaniga (Lamborghini Huracan-Vincenzo Sospiri Racing), mentre nella GT Cup sul gradino più alto del podio sono saliti Pisani-Palazzo (Porsche 997-Siliprandi Racing). Nella GTS, infine, vittoria della Porsche Cayman di Sabino De Castro (Ebimotors) davanti alla Ginetta G55 di Luca Magnoni (Nova Race). Domani alle ore 13,15 scatterà gara-2 che sarà trasmessa in diretta su AutomotoTV (SKY 148) e in differita su Raisport (ore 17).
SUPER GT3: La prima vittoria della stagione di Cerqui-Comandini è maturata sin dalle prove ufficiali con una splendida pole del pilota bresciano. Al via, però, Cerqui non partiva bene sfilando in quinta posizione alle spalle di Gai, Schirò, Agostini e Cheever, ma il pilota di BMW Team Italia imprimeva subito un bel ritmo alla gara che lo portava a superare dapprima Cheever al quarto giro e poi Agostini al nono passaggio. Al comando, intanto, Gai prendeva un paio di secondi su Schirò, mentre Beretta, sesto, precedeva Ghirelli, Veglia, Cassarà e Palma. Al 14° giro, durante i cambi pilota, la gara veniva neutralizzata dall’ingresso della safety car per il recupero dell’Huracan del Petri Corse Motorsport, e al restart, senza alcun handicap tempo era Comandini, subentrato a Cerqui, a trovarsi al comando davanti a Cioci, Zampieri, Rugolo, Malucelli, Valente, Frassineti e Treluyer. Il portacolori BMW gestiva molto bene la ripartenza guadagnando oltre un secondo su Cioci, il quale aveva il suo bel da fare per resistere ad un paio di attacchi di Zampieri. Quarto era Rugolo, davanti a Malucelli, ma il pilota forlivese al penultimo giro aveva la meglio sul portacolori del Black Bull Swisse Team. Sotto alla bandiera a scacchi l’equipaggio di BMW Italia conquistava la prima vittoria stagionale davanti a Schirò-Cioci e Agostini-Zampieri, questi ultimi poi penalizzati di 5 secondi per partenza giudicata irregolare del giovane pilota veneto che li faceva retrocedere in sesta piazza. A salire sul terzo gradino del podio erano, così, Malucelli-Cheever davanti a Gai-Rugolo e Frassineti-Beretta, mentre chiudevano la classifica Super GT3, Treluyer-Ghirelli, settimi, davanti a Gentili-Cassarà, Veglia-Valente, Ishikawa e Palma-Baruch.
GT3: Ancora una vittoria, dopo quella di Misano, per Nicola Benucci, questa volta in coppia con Simone Niboli. L’equipaggio dell’MP1 Corse non ha avuto avversari nella corsa verso il gradino più alto del podio, grazie ad un primo stint velocissimo di Benucci, andato subito al comando. Alle sue spalle si inseriva un ottimo Del Castello seguito da La Mazza e Venerosi. Il cambio pilota non riservava sorprese e Niboli si confermava al comando precedendo Colajanni, subentrato a Del Castello, seguito da Magli e Baccani, che nelle battute finali aveva ragione del pilota siciliano. Al traguardo le posizioni non cambiavano con Benucci-Niboli sul gradino più alto del podio davanti a Del Castello-Colajanni, finalmente non perseguitati dalla sfortuna, mentre in terza posizione concludevano Venerosi-Baccani, consolidando la loro posizione al vertice della classifica provvisoria.
SUPER GT CUP: Tre equipaggi racchiusi in appena due punti. Si presenta così la classifica provvisoria della classe riservata alle Lamborghini Huracan SuperTrofeo dopo gara-1 vinta da D’Amico-Cazzaniga, che ha permesso ai portacolori del Vincenzo Sospiri Racing di avvicinare i compagni di squadra Vainio-Tujula e Liang Jia-Ortiz, rispettivamente, quarti e terzi sotto alla bandiera a scacchi. Al via Desideri si portava al comando davanti a Ortiz, ma al quarto giro le posizioni si invertivano a favore del pilota brasiliano. Alle spalle dei due battistrada si inserivano Tujula, D’Amico, Takashi, Pastorelli e De Marchi. Al rientro in pista di tutte le vetture dopo i cambi pilota, Liang Jia subentrava ad Ortiz confermandosi al comando davanti a Necchi, Cazzaniga, Basz, Bonacini, Vainio, Benvenuti e Sartori. Al 19° giro Necchi doveva cedere un paio di posizioni, mentre a due giri dalla conclusione Cazzaniga prendeva il comando scavalcando Liang Jia, che nell’ultimo giro doveva cedere anche a Basz. Sotto alla bandiera a scacchi D’Amico-Cazzaniga coglievano una bella vittoria su Takashi-Basz e Liang Jia-Ortiz, mentre in quarta posizione concludevano Tujula-Vainio davanti a Desidri-Necchi, Bonacini-Pastorelli, Benvenuti-Demarchi e Perolini-Sartori.
GT CUP: Con la terza vittoria stagionale, Eugenio Pisani (Siliprandi Racing) si invola già verso la conquista del titolo italiano. Il pilota genovese, coadiuvato da Walter Palazzo, non ha avuto problemi a regolare l’equipaggio composto da La Mazza-Nicolosi (Ebimotors), sempre costretti ad inseguire. In classifica Pisani sale a quota 105, precedendo di 35 lunghezze proprio il suo coequipier.
GTS: Il debutto al Mugello di altre due Porsche Cayman ha dato ulteriore valenza alla classe entry level, che in gara-1 ha offerto tanto spettacolo e grande agonismo. Al via era Veronesi a portarsi al comando davanti a Maino, De Castro, Neri, Magnoni e Marchesi, ma al quinto passaggio De Castro scavalcava il suo compagno di squadra salendo alle spalle del battistrada. Anche Magnoni recuperava ben presto posizioni portandosi al comando prima dell’apertura della finestra per i cambi pilota davanti a Veronesi e Maino, ma al rientro di tutte le vetture in pista l’handicap tempo di 35 secondi retrocedeva il pilota della Nova Race in quinta posizione. Al comando saliva, così, De Castro davanti a Spiridinov, subentrato a Veronesi, ma il pilota russo doveva poi cedere a Magnoni, Pizzola e Marchetti, mentre nel finale Arrigosi si insabbiava all’Arrabbiata 2. Sul traguardo le posizioni non cambiavano con De Castro che con la sua terza vittoria stagionale si porta a soli 4 punti dal leader Magnoni.