Il quinto posto di classe nella 4 Ore del Red Bull Ring non rende giusto merito a Matteo Cairoli
Che la trasferta austriaca dell’European Le Mans Series, terzo dei sei appuntamenti del calendario, non fosse proprio tra le più semplici per il team Proton Competition e la Porsche 911 RSR, era quasi assodato. Ma l’obiettivo per Matteo Cairoli e i suoi compagni di squadra Joël Camathias e Christian Ried alla vigilia della 4 Ore del Red Bull Ring era sempre quello di salire sul podio.
Invece le cose, almeno in questa occasione, non sono andate per il verso giusto e alla fine è arrivato solamente un quinto posto di classe LMGTE. Ben altra cosa rispetto alla prima vittoria ottenuta appena una settimana fa dal pilota comasco nella 6 Ore del Nürburgring valevole per il Mondiale Endurance.
“La vettura era Ok. In qualifica non eravamo andati neppure male, chiudendo terzi a pochissimi decimi dalla pole. Però di più oggi non potevamo davvero fare. Realisticamente, per salire sul podio ci sarebbe voluta almeno una safety car a rimetterci in gioco. Invece è stata una gara tranquilla, con qualche Full Course Yellow, come è normale che sia” – ha commentato Cairoli, che ha egregiamente sostenuto l’ultimo “stint” di guida da un’ora.
Una trasferta, quella della Stiria, da archiviare in fretta, guardando alla prossima tappa del calendario ELMS che si disputerà a fine agosto sul circuito francese del Paul Ricard, dopo una breve pausa estiva. Una pausa che servirà anche a “ricaricare le batterie” in vista della 6 Ore del Messico in programma ad inizio settembre, prima delle cinque trasferte intercontinentali che sanciranno la volata finale del WEC.