Ritiro amaro per Andrea Caldarelli a Spa
Si conclude con sette ore e mezzo di anticipo la 24 Ore di Spa-Francorchamps che Andrea Caldarelli disputava in Belgio, in occasione del quarto round stagionale del Blancpain GT Series Endurance Cup. Il pescarese, che divideva l’abitacolo della Lamborghini Huracan GT3 del Grasser Racing Team con Mirko Bortolotti e Christian Engelhart, aveva completato in maniera egregia i propri stint di guida, portando in tutte le occasioni la vettura in vetta alla corsa. Importanti i risultati “parziali” perché la maratona organizzata da SRO, parte anche dell’Intercontinental GT Challenge, assegna punteggi anche allo scadere della sesta e dodicesima ora, in cui l’equipaggio #63 occupava rispettivamente la seconda e prima posizione. Con le luci del giorno tuttavia, proprio poche tornate dopo aver ereditato il volante da Andrea al cambio pilota, Engelhart è finito contro le barriera esterne a Fagnes, per circostanze ancora da chiarire.
Andrea Caldarelli
“Dispiace ovviamente non essere riusciti a completare la gara, ma fino a quando abbiamo potuto lottare, lo abbiamo fatto per la vittoria assoluta, e avevamo recuperato la leadership di campionato dopo la sfortunata tappa di Le Castellet. Per me questa del 2017 è stata la prima 24 Ore di Spa e ne sono rimasto affascinato. Avrei voluto poter girare di più nel corso delle prove, questo sicuramente mi avrebbe permesso di avere ancora maggior confidenza con la vettura, ma proprio come nei precedenti appuntamenti, ho dovuto scoprire il limite direttamente in gara. Mi spiace molto per tutta Lamborghini Squadra Corse che aveva riposto grandi speranze su questa gara ed ovviamente per tutti i ragazzi del team che hanno lavorato duramente in tutto il fine settimana”.