Missione compiuta per Andrea Caldarelli a Suzuka
Il circuito di Suzuka è forse una delle icone del motorsport, e nella carriera orientale di Andrea Caldarelli ha segnato il primo podio del pescarese nel SUPER GT nel lontano 2012. Sin da quell’occasione, Andrea sa quanto la 1000km abbia un ruolo fondamentale nella fisionomia del campionato, e quindi il settimo posto assume un valore importante nella sfida al titolo, perché Caldarelli ed il compagno Kazuya Oshima consolidano la seconda piazza nella generale. Proprio il giapponese aveva guidato in qualifica, non riuscendo ad andare oltre l’undicesimo posto, da cui poi Andrea è scattato in gara. Tre stint a testa per la LEXUS TEAM LEMANS WAKO’S, che nonostante i ben 86 chilogrammi di zavorra, ed un triplo restrittore, li hanno portati a raccogliere cinque punti per un totale di 48 nella generale.
Andrea Caldarelli
“Non è il risultato in assoluto a cui ambiamo, ma sapevamo quali erano i presupposti di partenza. Nessuno aveva lo stesso handicap peso e tecnico che avevamo noi, quindi ambivamo al massimo il sesto posto che era alla nostra portata, da cui abbiamo chiuso a mezzo secondo. Sabato ho fatto cinque giri di simulazione gara per permettere ad Oshima di prepararsi al meglio per le prove ufficiali, e durante la corsa ho dovuto trovare il giusto compromesso tra strategia e gestione del traffico e della vettura. Ora guardiamo alla Tailandia, dove non sarà una trasferta facile, ma anche i nostri avversari saranno rallentati dal BoP”.