Il Gran Turismo tricolore è tornato in pista con molti duelli e colpi di scena
L’ultima gara estiva della stagione GT (domani è previsto l’arrivo di una perturbazione decisamente autunnale…) ha fatto sudare le classiche sette camice alle due coppie Audi in pista ad Imola. La ricompensa non è stata pari all’impegno, perché Benoit Tréluyer e Vittorio Ghirelli hanno terminato quinti assoluti e quarti della classe regina SuperGT3 Pro, mentre Luca Rangoni e Luca Magnoni secondi della categoria GT3.
Partito in seconda fila, il francese di Audi Sport Italia ha ben presto cominciato ad accusare ancora quei problemi di elettronica che in mattinata si erano palesati durante la qualifica di Ghirelli, tagliando la potenza al motore in modo imprevedibile. Questo ha fatto sì che il tre volte vincitore di Le Mans invece di attaccare il podio si sia trovato invischiato in lotte ravvicinate dapprima con la Lamborghini Huracan di Agostini-Zampieri e poi con la Ferrari 488 di Cioci-Schirò, dalla quale ha dovuto difendere fino al momento del cambio-pilota la sesta posizione.
Rientrato in pista in quinta posizione è toccato quindi a Ghirelli battagliare sia con l’elettronica sia con la rimontante Ferrari 488 del team leader del campionato Black Bull Swisse. Michele Rugolo, subentrato al campione in carica Stefano Gai, le ha tentate tutte ed al 26. passaggio i due sono anche entrati in contatto alla Variante Alta ma senza conseguenze per alcuno, con il veneto che sotto alla bandiera a scacchi ha concluso due soli decimi dietro all’ex-formulista di Fasano, mentre a vincere è andata la Lamborghini Huracan di Alex Frassineti e Matteo Beretta, partita in pole position.
Non con la pole position assoluta, bensì col miglior tempo della classe GT3 era partito il pilota di casa Luca Rangoni (tornato al volante di un’Audi dopo otto anni): una toccata subita dalla Lamborghini Huracan di Andrea Palma alla curva Tosa al primo passaggio ha rischiato di comprometterne la giornata mandandolo in testa-coda. Ma il bolognese ha brillantemente recuperato ed al momento di cedere al collega Luca Magnoni era al comando della sua classe. Il lombardo ha concluso al secondo posto, malgrado un drive through da scontare per il suo rientro in pista troppo esuberante dopo il cambio-pilota.