AL PORTA DEL GARGANO BOVE SALVA IL BILANCIO

Gioie e dolori per la truppa GDA Communication al ritorno dalla settima edizione del Rally Porta del Gargano, gara di casa per molti dei portacolori della scuderia modenese, tenutosi nel recente weekend.

Sugli scudi Matteo Bove che, in coppia con Claudio Potenza, si sedeva per la prima volta al volante della Renault Clio Super 1600: per lui un risultato di primo piano con la quinta piazza nella classifica assoluta, il primato tra le due ruote motrici ed in classe S1600 nonché il secondo posto in gruppo A, preceduto dalla cavalleria della Ford Fiesta WRC del vincitore Rizzello.

“Siamo entusiasti del risultato ottenuto” – racconta Bove – “perchè non ci aspettavamo di centrare un risultato così prestigioso. Eravamo all’esordio su questa vettura e sapevamo di doverci confrontare con chi la conosceva meglio di noi. Aver vinto la classe ed essere stati tra i migliori cinque, precedendo vetture più potenti come le Super 2000 o le Mitsubishi del produzione, è un piazzamento da incorniciare. Siamo felicissimi.”

Alla gioia di Bove fa da contraltare la delusione degli altri due equipaggi iscritti tra le fila del sodalizio di Vignola.

Per Maurizio De Salvia, affiancato da Michele De Cristofaro, la sfortuna ci ha messo dell’impegno, sotto forma di una rottura di una valvola, della loro Renault Clio Super 1600, che lo ha estromesso dalla competizione, ancor prima che la stessa avesse il suo inizio ufficiale.

“Durante lo shakedown abbiamo accusato la rottura di una valvola” – racconta De Salvia – “e ci siamo visti costretti a non riuscire nemmeno a scendere dalla pedana di partenza della gara di casa. È una delusione indescrivibile. Attendere la gara di casa per un anno intero e, sul più bello, trovarsi a non riuscire nemmeno a prendere il via. Anche quest’anno la dea bendata ha deciso di mettersi contro di noi ma non ci arrendiamo.”

Stessa sorte è toccata a Michele Guerra, che condivideva l’abitacolo della Citroen Saxo di gruppo N con Giovanni Guerra.

Per i due l’avventura sul promontorio pugliese è durata il tempo di una sola prova speciale, con la rottura della leva del cambio che ha decretato l’inevitabile alzata di bandiera bianca.

“Eravamo fermi da un anno e disputiamo una gara all’anno” – racconta Michele Guerra – “ma ritrovarsi ritirati, dopo una sola prova speciale, lascia un amaro in bocca che è difficile digerire. Eravamo pronti, carichi e determinati nel cercare di dare il meglio di noi stessi, nonostante sia risaputo che correre poco, rispetto a chi ha l’occasione di farlo più spesso, ti pone su uno scalino inferiore. Purtroppo la leva del cambio ha ceduto e ci siamo dovuti per forza ritirare. Davvero una delusione. Speriamo che il prossimo anno la ruota della fortuna giri verso di noi.”