A Vallelunga la R8 LMS non riesce a sfuggire ad un sabato ad eliminazione
Soltanto dieci vetture oggi a Vallelunga hanno visto una bandiera a scacchi sventolata durante la seconda fase di safety-car della giornata, e solo nove erano a pieni giri. Ritiri ed incidenti hanno assottigliato lo schieramento e purtroppo hanno riguardato anche l’equipaggio Audi Sport Italia formato da Benoit Tréluyer e Vittorio Ghirelli, fuori gara dopo venti giri per un’uscita di pista. Domenica pomeriggio, con la vettura dei quattro anelli sottoposta a un puntiglioso lavoro di riparazione, proveranno a riprendersi dalla delusione odierna col francese che partirà quinto in griglia.
Oggi invece Ghirelli sulla pista di casa partiva dal sesto posto in griglia e in quella posizione è transitato alla fine del primo passaggio, precedendo la Lamborghini Huracan di Baruch-Palma. L’ex-formulista con le gomme nuove sentiva la vettura scivolare, tuttavia man mano l’Audi faceva strada il suo ritmo migliorava e già al quinto giro prendeva lo stesso passo della Ferrari di Niccolò Schirò che lo precedeva in quinta posizione. Al decimo giro agganciava la 488, dando chiari segni di essere un pugno di decimi più veloce del rivale, che però non riusciva a superare una volta che gli arrivava in scia.
Al quindicesimo passaggio Ghirelli cedeva quindi il volante al collega francese che tornava in pista decimo, dopo una sosta che includeva anche i 15″ di handicap tempo accumulati con la vittoria nella gara precedente ad Imola. Il tre volte vincitore di Le Mans riusciva subito ad avvicinare i tempi staccati dall’italiano alla fine del suo turno, malgrado in seguito abbia riferito di non trovarsi a suo agio con il setup della vettura, come avvenuto anche in qualifica. L’esatto contrario aveva riferito invece allo staff tecnico Audi Sport Italia il venerdì, quando la R8 LMS si era distinta nelle prove libere. Era però già risalito in settima posizione all’inizio del ventesimo giro, quando un’uscita di strada al temibile Curvone metteva fine al suo impegno pomeridiano, provocando anche il primo di due interventi della safety-car con la quale si concludeva alla fine l’undicesima corsa del tricolore GT (che a vincere erano ancora i “soliti” Stefano Gai e Mirko Venturi, al terzo centro stagionale insieme)