Quattro frenate da paura a Nevers Magny-Cours per le Superbike che devono anche prestare attenzione alla pioggia

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Trenta vittorie su 30 gare per Brembo sul tracciato francese
Terz’ultimo appuntamento della stagione per il Campionato del Mondo Superbike, dal 29 settembre al 1° ottobre al Circuit de Nevers Magny-Cours, in Francia. Situato nella regione della Bourgogne Franche-Comté, può accogliere sulle sue 14 tribune la bellezza di 139.112 spettatori.
Il circuito ha ospitato la Formula 1 dal 1991 al 2008 e la classe 500 nel 1992. La Superbike vi ha esordito nel 1991 e vi è tornata nel 2003, facendovi tappa da allora tutti gli anni. In segno di omaggio ad altre storiche piste, alcune curve di Magny-Cours portano i nomi di questi tracciati.
La pista alterna curvoni veloci in cui i freni sono utilizzati pochissimo a frenate di grande intensità che mettono a dura prova l’impianto frenante: in due punti la velocità di ingresso curva è inferiore ai 60 km/e in un altro paio non supera gli 80 km/h.
La pioggia e le basse temperature che lo contraddistinguono potrebbero creare problemi agli impianti frenanti, impedendo di raggiungere la temperatura minima di esercizio: nel 2015 Gara1 si disputò sotto la pioggia con 11 gradi di temperatura mentre Gara2, pur sull’asciutto, si corse con 14 gradi. L’anno scorso Gara1 si è corsa con la pioggia e Gara2 sull’asciutto ma con soli 18 gradi.
Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con 17 piloti del Mondiale Superbike, il Circuit de Nevers Magny-Cours è un circuito impegnativo per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 4, identico alle piste spagnole di Jerez ed Aragon.
L’impegno dei freni durante il GP
Pur essendoci 17 curve, ogni giro i piloti del Mondiale Superbike utilizzano i freni 9 volte per un totale di 27 secondi e mezzo, equivalente al 25 per cento del tempo di percorrenza di un giro. Solo Phillip Island con il 22 per cento presenta un valore più basso.
Gli 1,08 g di decelerazione media sul giro non sono particolarmente alti ma il valore è affossato dall’ultima curva, prima della chicane finale, contraddistinta da 0,7 g.
Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore è di circa 860 kg: uno sforzo non da poco in caso di pioggia perché questa abbassa la temperatura corporea dei piloti.
Le frenate più impegnative
Delle 9 frenate del Circuit de Nevers Magny-Cours ben 4 sono considerate altamente impegnative per i freni, 4 sono di media difficoltà e la restante è light.

La più impegnativa in assoluto è la curva Adelaide (curva 5) in cui si registra un gap di velocità di quasi 250 km/h: le Superbike vi arrivano a 292 km/h e rallentano fino a 50 km/h in 5,5 secondi durante i quali percorrono 224 metri. I piloti esercitano un carico sulla leva del freno di 5,5 kg e sono soggetti ad una decelerazione di 1,5 g. Il liquido freno Brembo HTC 64T raggiunge invece una pressione di 11,7 bar.

La pressione è invece di 12,2 bar alla curva 11 nonostante una diminuzione di velocità inferiore, da 252 km/h a 142 km/h. La frenata in questo punto si protrae solo per 2,9 secondi e 145 metri. Notevole anche il carico sulla leva di 5,7 kg.

Impegnativa per pilota e impianto frenante anche la curva Nürburgring (curva 6): da 249 km/h a 142 km/h con 1,5 g di decelerazione e 11,1 bar di pressione del liquido freno. La frenata dura però appena 2,6 secondi, necessari comunque a percorrere 137 metri.

Non va dimenticata la frenata alla curva Lycéee (curva 15) che con i suoi 4,3 secondi e 170 metri è la seconda della pista relativamente a queste voci. Presenta invece valori più bassi per la decelerazione (1,3 g), il carico sulla leva (5 kg) e la pressione del liquido freni (10,8 bar).

Infografica: http://www.brembo.com/it/PublishingImages/company/news/wsbk-francia-2017-freni-brembo/10_francia_480.gif

Prestazioni Brembo
Le moto con freni Brembo hanno vinto tutte le 30 gare del Mondiale Superbike disputate al Circuit de Nevers Magny-Cours. Un risultato incredibile perché ottenuto da moto di 6 marche differenti: 15 vittorie Ducati, 5 Kawasaki, 4 Yamaha, 3 Aprilia, 2 Honda e 1 Suzuki.
Tra i piloti il più vincente è il giapponese Noriyuki Haga con 5 successi mentre Tom Sykes ha trionfato 3 volte. Due successi ciascuno per Jonathan Rea e Chaz Davies, uno per Marco Melandri.