37 sorpassi in 3 ore: prestazione monstre per la Jaguar di Fontana
Difficilmente si poteva fare di meglio. Alex Fontana ha conquistato l’undicesimo posto in rimonta nell’appuntamento conclusivo del Blancpain GT Series di scena a Barcellona, per la precisione sul circuito del Montmelò, che ha visto il ticinese recuperare ben 37 posizioni insieme ai compagni Stephane Ortelli e Norbert Siedler. Chiamato dall’Emil Frey Racing a difendere i colori della Jaguar, Alex si è da subito contraddistinto per la facilità con cui, sia su pista asciutta che bagnata nelle prove libere ha trovato confidenza e ritmo con questa vettura. Nel turno di prove ufficiali tuttavia, con Siedler alla guida, la rottura del semiasse ha costretto la Jaguar G3 a partire dal fondo dello schieramento, sulla 48° piazzola. Durante la gara, Alex ha ereditato il volante da Ortelli al cambio pilota in 27° posizione, ed ha rimontato sino al 14° posto, quando poi Siedler ha guidato sino alla bandiera a scacchi.
Alex Fontana
“Questa è stata una gara davvero intensa. Barcellona è un circuito a cui sono molto legato, avendovi vinto il mio primo titolo nella Formula 3 Open nel 2011, e su cui ho avuto modo di provare per la prima volta tante vetture come la Formula 2 e la GP3. Avervi quindi debuttato anche con la Jaguar di Emil Frey Racing spero sia un buon segno per il futuro. Il team è di altissimo livello ed il lavoro fatto per rendere competitiva una vettura più datata rispetto alla concorrenza è davvero incredibile. Purtroppo un problema in qualifica ci ha privato della zona punti, ma avevo un passo ottimo, sul ritmo dei primi cinque. Voglio ringraziare Emil Frey per questa grande opportunità ed i miei compagni Stephane e Norbert, perché abbiamo dato il massimo in ogni occasione, ed oltre ad un grande lavoro in pista, ci siamo divertiti, creando un ottimo clima. Si conclude così l’esperienza 2017 nel GT, ma non avrò tempo per annoiarmi, perché adesso mi concentrerò sul finale di stagione nel Chinese Touring Car Championship con KIA Motors, per sviluppare il progetto K3”.