Da Zanche dà spettacolo anche al Mecsek Rallye

Ennesima super prestazione stagionale per il campione vatellinese, che in Ungheria vince 3 speciali all’esordio sulla Porsche 911 di terzo raggruppamento e, oltre a vincere la categoria, conquista il secondo gradino assoluto della penultima prova dell’Europeo storiche, vinto proprio a Pécs nel 2014

E’ un ritorno in grande stile quello di Lucio Da Zanche al Mecsek Rallye, dove nel 2014 si laureò Campione Europeo Rally auto storiche. In Ungheria il pilota valtellinese è riuscito a conquistare il secondo gradino del podio assoluto e a vincere la propria categoria all’esordio sulla Porsche 911 di terzo raggruppamento preparata dal team Pentacar e “firmata” Sanremo Games sulla quale è stato navigato, anche in questo caso per la prima volta, da Giuseppe D’Angelo. In quella che era la penultima prova del Campionato Europeo, nonostante così tante novità tutte insieme il campione di Bormio ha sempre lottato ai vertici della classifica assoluta, duellando anche con vetture di categorie superiori. Il bottino di prove speciali vinte alla fine è lievitato fino a tre sulle 11 in programma, con miglior tempo nelle PS4 (15,46 km), PS7 (10,8 km) e PS11 (15,05 km).

Dichiara Da Zanche al termine del rally ungherese con partenza e arrivo a Pécs: “Per noi era soprattutto importante provare questa vettura, ma aggiungere un altro risultato di prestigio a un’annata così ricca di successi e sfide al limite ha ulteriormente arricchito questa intensa esperienza. All’inizio ho chiaramente dovuto prendere un po’ le misure al nuovo mezzo e a un rally particolare che non disputavo da tre anni, ma anche grazie all’esperienza di D’Angelo abbiamo fatto in fretta e a un certo punto ci siamo ritrovati perfino in testa all’assoluta. Non era l’occasione per spingere sempre al 110%, perché il massimo risultato non era l’obiettivo principale, ma siamo sempre andati forte lì davanti, pur focalizzandoci sul lavoro da compiere per e con tutta la squadra. Una sfida davvero interessante vissuta sempre da protagonisti. Missione compiuta!”.