VISINTIN ALLA PRIMA NELL’ITALIANO AUTOCROSS

Il pilota di Bassano del Grappa, in gara per i colori Rally Team, traccia il bilancio della nuova esperienza vissuta sul circuito di Vighizzolo d’Este, ultimo atto del tricolore.

Luciano Visintin sembra non voler perdere alcuna occasione per accrescere la propria esperienza, nella sua nuova dimensione nata dalle ceneri della precedente storia rallystica, ed ecco perchè il pilota di Bassano del Grappa è sceso in pista, nel recente weekend, in occasione dell’ultimo round del Campionato Italiano Autocross, manifestazione promozionale ENDAS.
Sull’insidioso tracciato di Vighizzolo d’Este, in provincia di Padova, il portacolori del Rally Team tornava alla guida, archiviato l’esordio nel FIA European Rallycross Championship con l’Alfa Mito, del Demoncar da 600 cc motorizzato Kawasaki.
Un percorso completamente su fondo sterrato, a differenza del rallycross che prevede anche tratti in asfalto, di circa 1.300 metri ha visto sfidarsi i migliori protagonisti della serie, con Visintin che ha cercato di inserirsi tra i protagonisti senza troppa fortuna.
Si parte alle otto e mezza, di Domenica 15 Ottobre, con la sessione di prove libere che viene pesantemente condizionata da una fitta nebbia, che costringerà gli organizzatori, successivamente, a ritardare la partenza ufficiale di un’ora.

“Abbiamo deciso di essere qui a Vighizzolo d’Este” – racconta Visintin – “per mantenerci in allenamento, in vista dei prossimi impegni stagionali. Eravamo curiosi di provare anche il mondo dell’autocross e ci siamo resi ben presto conto di quanto sia elevato il livello di competitività del campionato italiano. Abbiamo fatto molta fatica a riprendere confidenza con il kartcross. In confronto, le vetture da rallycross, sono dei giocattoli. Guidare queste piccole belve è davvero estenuante. Essendoci una heat, in meno rispetto al rallycross, l’evento risulta molto più compatto, a livello di tempistiche, articolandosi praticamente in una sola giornata.”

Pronti, via e già sulla prima heat, su cinque giri complessivi, Visintin incappa in un fuori programma che, di fatto, costerà caro per il resto della giornata: alla prima staccata, davanti al driver vicentino, un concorrente decide di mettersi per cappello il proprio kartcross, alzando un nuvolone di polvere.
In questa nebbia il bassanese, nel tentativo di evitare lo scontro, va ad impattare contro un terrapieno, che delimita il tracciato, prima che venga esposta la bandiera rossa.
Il plotoncino dei concorrenti riparte per la seconda heat ma Visintin accusa seri problemi di stabilità al proprio Demoncar, quasi certamente per i postumi del contatto di inizio giornata.
Prima del via della terza manche i meccanici del team scoprono che sul telaio ha ceduto un attacco delle sospensioni anteriori, costringendo l’alfiere del Rally Team a tirare i remi in barca.

“La botta rimediata sulla prima heat è stata fatale” – sottolinea Visintin – “perchè si è danneggiato il telaio e questo ha reso il kartcross inguidabile. Grazie ai ragazzi del team siamo comunque riusciti ad arrivare alle semifinali, senza però poter essere competitivi. Rispetto a Maggiora questo circuito è molto più impegnativo, sia per la lunghezza che per la velocità.”