Il 4° Trofeo Parmigiano-Reggiano a Luciano D’Arcio, con lui sul podio Valdesalici e Fontani
Il pilota di Casalgrande, affiancato dal coequipier di Pavullo Paolo Gozzo, suggella una stagione da incorniciare conquistando l’ambito trofeo organizzato da Grassano Rally Team e Scuderia San Michele ed ha già annunciato che devolverà in beneficenza il premio di quattromila Euro. L’equipaggio di Casltelnovo Monti Giuseppe Valdesalici-Stefania Gilioli è secondo, davanti al reggiano Aldo Fontani, navigato dal virgiliano Massimo Boni e dal sassolese Alberto Pettorelli.
Il Trofeo Parmigiano-Reggiano torna sulla riva destra del fiume Enza: la quarta edizione della fortunata iniziativa lanciata nel 2014 da Grassano Rally Team e Scuderia San Michele ha visto infatti il successo del pilota reggiano Luciano D’Arcio, il quale succede al parmigiano Marcello Razzini – affiancato dal piacentino Gianmaria Marcomini -, vincitore nei due anni scorsi; per la cronaca, tre stagioni fa, il primo vincitore fu il carpinetano Roberto Costi, al cui fianco si erano alternati la moglie Simona Franzoni ed il compaesano Stefano Costi.
UN SUCCESSO NOBILE
D’Arcio, che ha disputato i trofeo con il pavullese Paolo Gozzo, si è imposto grazie ai 418 punti totalizzati tra Rally Internazionale del Taro, Rally Appennino Reggiano e Ronde del Monte Caio: un cammino eccellente, quello del pilota della Renault Clio Williams griffata Teknocar, che lo ha visto conquistare il punteggio più alto nella prima e nell’ultima gara (anche se a pari merito) ed il secondo nel rally di casa. A rendere speciale questa vittoria, però, è stato il gesto compiuto dallo stesso D’Arcio appena arrivato al traguardo della Ronde del Monte Caio: “Tenevo molto ad impormi in questa manifestazione che dà grande lustro alle gare della nostra zona – le parole dell’esperto alfiere della scuderia Eurosport – per poter devolvere il premio di quattromila Euro che mi spetta in beneficenza. Parte dell’importo andrà all’AIRC, l’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro, parte all’Hospice Madonna dell’Uliveto di Albinea e parte alla Onlus di Casalgrande dedita all’aiuto dei bambini autistici”. Iniziativa di grande spessore umano, alla quale va il plauso da parte dello staff organizzatore del Trofeo Parmigiano-Reggiano.
Il trionfo nel 4° Trofeo Parmigiano-Reggiano mette in ulteriore rilievo l’ottima stagione del pilota di Casalgrande: nel ruolino di marcia di D’Arcio figurano due vittorie assolute, due secondi posti assoluti, l’arrivo nella top-10 in altre gare (tra le quali l’Appennino Reggiano ed il Monte Caio) e ripetute vittorie in classe A7.
PREMIATI ANCHE VALDESALICI E FONTANI
Riconoscimenti importanti andranno anche ai due piloti che hanno saputo classificarsi alle spalle di D’Arcio. Il castelnovsese Giuseppe Valdesalici (in gara con la conterranea Stefania Gilioli su una MG ZR 105 di classe A5 della scuderia Publisport), secondo con 387 punti, otterrà il rimborso della tassa d’iscrizione di Taro, Appennino Reggiano e Monte Caio dell’anno prossimo, mentre il reggiano Aldo Fontani, terzo con 368 punti, ha messo le mani su un buono d’acquisto presso Lunigiana Gomme. Valdesalici ha dato la scalata al secondo gradino del podio contando sul settimo posto nella classifica di trofeo del Rally Nazionale del Taro, il nono all’Appennino Reggiano ed il primo (ex-aequo) alla Ronde del Monte Caio.
Fontani, invece, ha centrato il bronzo con il nono miglior riscontro totalizzato al Rally Internazionale del Taro – unica gara di trofeo disputata con il mantovano Massimo Boni – ed il quinto all’Appennino Reggiano (entrambi su una MG ZR di classe A5, anch’essa della Publisport) ed il decimo posto alla Ronde Monte Caio, disputata in questo caso su una Renault Clio Williams (classe A7) della Teknocar; in queste ultime due gare, al suo fianco c’era il suo navigatore abituale, il sassolese Alberto Pettorelli. L’esperto pilota di Reggio può dunque abbinare questo brillante risultato al titolo di raggruppamento conquistato nel Campionato Regionale, ottenuto con un percorso netto (4 vittorie in altrettante partecipazioni).
GLI ALTRI PROTAGONISTI
Dietro ai migliori tre, la classifica del trofeo annovera altri centodiciassette equipaggi che si sono battuti per un posto al sole in questo Trofeo Parmigiano-Reggiano 2017. Impossibile citare tutti i concorrenti che hanno contribuito, con la loro partecipazione, a dare risalto al trofeo. Passerella, allora, per i sette che hanno completato la graduatoria dei migliori dieci, partendo dal pilota di Casalgrande Marcello Nicoli (affiancato dai castelnovesi Matteo Grisanti e Gabriele Romei), quarto con 350 punti, messosi in evidenza in particolare con il miglior punteggio del Monte Caio ed il secondo all’Appennino Reggiano, entrambe le volte su una Peugeot 208 di classe R2B. Dietro, ecco il matildico Roberto Vellani, navigato dal pavullese Luca Amadori: 333 i punti dell’equipaggio a bordo di una Peugeot 208 di classe R8, il cui miglior piazzamento nel trofeo è il secondo posto ex-aequo al Monte Caio.
I modenesi Mauro Zanotti e Sebastiano Alaimo, su Peugeot 206 di classe A7, festeggiano un ottimo sesto posto assoluto (327 punti), forti soprattutto del quarto posto del Monte Caio. Dietro, ecco il cremonese Filippo Persico (al cui fianco, su una Renault Clio di classe N3, si sono alternati i piacentini Matteo Maini ed Enrico Bracchi) con i suoi 307 punti alimentati in particolari dal decimo posto nel Taro Nazionale e dall’ottavo al Monte Caio. Ottava posizione per il conduttore di Prignano Stefano Ferrarini (con lui, su una Clio di classe N3, hanno corso i navigatori di Castellarano Roberto Debbi ed Emanuele Pè), attestatosi a quota 304 punti e messosi in luce al Taro Nazionale (nono) ed al Monte Caio (settimo).
I piacentini Alessandro e Luca Guglielmetti (Citroen Saxo) hanno terminato noni con 298 punti, per lo più accumulati con il secondo posto della Ronde del Monte Caio. Decima posizione per il sassolese Paolo Zanni (288 i suoi punti), il quale ha corso con i conterranei Paolo Casari e Faustino Mucci rispettivamente su una Renault Clio (A7), con la quale è stato secondo nel Taro Nazionale, e su una Ford Fiesta (R5), usata alla Ronde del Monte Caio, dove ha concluso terzo di trofeo.
Il Trofeo Parmigiano-Reggiano si è confermato manifestazione ad alto tasso di gradimento tra i rallysti emiliani, grazie ad una formula particolarmente azzeccata che ha permesso a tutti i partecipanti di battersi ad armi pari (indipendentemente dalla potenza delle vetture utilizzate) per i tre, ambiti premi. Un successo che va a sottolineare la genuina passione per i rally che muove ed accomuna Grassano Rally Team (organizzatore del Rally Appennino Reggiano) e Scuderia San Michele (alla quale fa capo il Rally del Taro e, in connubio con Jolli Corse ed ASD Monte Ciao, anche la Ronde Monte Cai
Foto:Carpeggiani