Valter Moscardi e Matteo Ferrari alla Ronde Città dei Mille

Pensi a dicembre e ti vengono in mente pensieri di festa: Natale, Santa Lucia, Capodanno; il desiderio di concludere bene l’anno, a prescindere da come siano stati gli altri undici mesi.
L’occasione che ho avuto io per terminare in bellezza un 2017 fatto di alti e bassi è arrivata con la Ronde Città dei Mille.
Il Rally si svolge nella Valle Seriana, sul tratto di strada che collega Nembro con l’altipiano di Selvino: una salita di otto chilometri che alterna tornanti stretti a curvoni veloci, tutto da ripetere per quattro volte.
Si tratta di una gara che affronto per la terza volta, ma rispetto agli anni precedenti, cambia il pilota al mio fianco: è Valter Moscardi, grintoso rallysta della Valcamonica, con cui avevo già avuto modo di correre quest’estate nel Camunia Rally.
Corriamo con la sua Citroen Saxo 1.6 di classe RacingStart, messa a nuovo e tirata a lucido nell’officina AutoTech.
A Selvino, punto cardine del Rally, con il parco assistenza e la pedana di partenza e arrivo, splende il sole per tutto il weekend; ma siamo sulle Alpi, a circa 1.000 metri ed è metà dicembre: il freddo punge fino quasi ad entrare nelle ossa.
La mattina di domenica 17, però, Valter e io non ci facciamo intimorire dalla temperatura di qualche grado inferiore allo zero e partiamo decisi a divertirci e anche a far divertire il pubblico, come il mio pilota lascia intendere buttando la macchina di traverso su tutti i primi tornanti (resi viscidi dal ghiaccio notturno) del tratto cronometrato, suscitando l’entusiasmo del pubblico numeroso a bordo strada nonostante il clima rigido.
Man mano che la strada sale, mi rendo conto che la nostra vettura è precisa e stabile e si comporta proprio come vuole il pilota… “Chissà che tempo sarà venuto fuori?” mi domando quando usciamo dalla sinistra secca subito prima della linea d’arrivo; raggiungiamo la postazione dei cronometristi e dal loro tabellone vedo i tempi dei nostri avversari e la mia attenzione è attirata da un 7’02’’ fatto da un equipaggio che ha una vettura uguale alla nostra: sarebbe bello essere su quel livello. Poi il cronometrista prende il pennarello e indica il nostro tempo: 6’46’’… Fantastico! Ma la nostra euforia viene smorzata dal comunicato che pochi minuti dopo ci viene consegnato da un addetto della direzione gara: siamo partiti in anticipo di tre decimi di secondo rispetto alla luce verde del via e questo ci costa una penalità di dieci secondi; peccato, ma siamo ancora in testa alla nostra classe e abbiamo fiducia per i prossimi passaggi, nei quali infatti ci miglioriamo costantemente e continuando a divertirci come matti manteniamo il primo posto di classe fino al traguardo. Sul palco di Selvino (dove ci fa compagnia la piccola Alice, figlia di Valter, già tanto appassionata da voler stare sulle ginocchia del papà mentre porta la vettura sulla pedana d’arrivo), proviamo quindi la grande emozione di ricevere il trofeo per la vittoria nella classe RacingStart cilindrata fino a 1.600 cm³.
Un’esperienza che ricorderò come uno dei migliori momenti del 2017 anche perché abbiamo ottenuto questo ottimo risultato su un percorso che il mio pilota non aveva mai affrontato prima, quindi per me la soddisfazione è ancora maggiore.
Valter Moscardi, ha saputo destreggiarsi alla grande su un tratto cronometrato a lui sconosciuto, fra l’altro, dopo avere concluso la messa a punto dell’auto nel gelo di sabato sera; lo ringrazio molto per avermi dato ancora l’opportunità di fargli da navigatore e anche per l’ospitalità da parte sua e da parte della sua compagna Sara la quale ha provveduto (fra le altre mille faccende domestiche sul loro camper) al “servizio catering” per noi e i ragazzi dell’AutoTech.
E voglio ringraziare, appunto, anche i nostri meccanici che ci hanno consentito di affrontare la gara con la vettura nelle migliori condizioni possibili… e non hanno risparmiato alla nostra Saxo un bagno di spumante improvvisato per festeggiare la vittoria sul palco d’arrivo.
Ne approfitto per fare i complimenti ai nostri compagni di squadra Antonio Reghenzani e Dennis Pinna che hanno spremuto a fondo la loro piccola Peugeot 106 1.3 facendo ottimi tempi, e Giuseppe Ghirardelli e Michele Gheza che sono arrivati in fondo alla loro prima esperienza su un’auto molto impegnativa e prestazionale come la Peugeot 208 di classe R2.
Ringrazio come sempre tutti coloro che ci hanno sostenuto e supportato incitandoci in qualsiasi modo, o venendo a salutarci in parco assistenza o al riordino.
E naturalmente, ringrazio la mia famiglia, che mi consente di coltivare questa passione che ho fin da piccolo e mi dà sempre il pieno sostegno morale ogni volta che io mi ritrovi ad indossare tuta e casco.
Sapendo che, come dico sempre, in questo mondo entrano in gioco molte variabili (soprattutto economiche) e quindi ogni gara può essere l’ultima, concludo dando appuntamento (incrociando le dita) alla prossima gara e augurando a tutti Buone Feste!
Foto di Gabriele Lavagnini