Max torna da Imola a bocca asciutta ma con indicazioni positive
Il risultato non è certo all’altezza delle aspettative (undicesimo in gara 1 e ritiro per uno scoppio di un pneumatico in gara 2), ma Max Mugelli torna da Imola con un bagaglio di esperienza in più che sarà senz’altro utile nelle prossime gare. Dopo un turno di qualifica non certo brillante, Max riesce in gara 1 a recuperare dalla quindicesima posizione di partenza fino all’undicesima finale, con una gara accorta e costante. Nonostante il pilota toscano non sia riuscito ad entrare nella top ten, i tempi fatti registrare sul giro testimoniano il miglioramento della vettura e del feeling tra la vettura stessa e Max, in una pista che non è certo favorevole alla Mercedes.
In gara 2 Max non riesce a trovare lo spiraglio giusto in partenza, rimanendo bloccato dietro l’Audi di Schoffler e perdendo alcune posizioni nelle prime curve. A quel punto Mugelli, durante le concitate fasi del primo giro, gioca il tutto per tutto e si inventa una traiettoria esterna alla Tosa che gli fa sorpassare due avversari in un sol colpo, transitando dodicesimo al primo giro.
Max deve però fare i conti con una vettura che, rispetto a gara 1, tende a scivolare di più e non gli permette di recuperare ulteriore terreno. A cinque minuti dalla fine lo sfortunato colpo di scena: in pieno rettilineo scoppia il pneumatico anteriore destro e Max è costretto a parcheggiare la vettura a bordo pista. Il pilota toscano viene comunque classificato in 15° posizione finale.
Max Mugelli
“Se guardiamo solo il risultato, non mi posso certo considerare soddisfatto. Ma qui a Imola, soprattutto in gara 1, ho avuto positivi riscontri della vettura che mi fanno ben sperare per il proseguo del campionato.
Insieme al team dobbiamo ancora lavorare molto per risolvere alcuni problemi tecnici legati al cambio che in gara 2 ha appiedato il mio compagno di squadra Liuzzi e che in gara 1 mi ha fatto sudare sette camicie. La seconda marcia infatti faceva molta fatica ad entrare, tanto da provocarmi una ferita al palmo della mano destra. I tempi sul giro in gara sono però stati soddisfacenti, migliori addirittura del mio turno di qualifiche e a pochi decimi dai tempi di Tonio Liuzzi.
In gara 2, insieme ai tecnici, abbiamo deciso di modificare l’assetto di entrambe le vetture, ma sia io che Tonio ci siamo accorti dopo pochi giri che queste modifiche non mi avevano dato i risultati sperati, perché la macchina era troppo nervosa sui cordoli ed era peggiorato il grip soprattutto in trazione. La Mercedes è diventata più scivolosa e difficile da mantenere in pista: in una concitata fase, nel tentativo di sorpassare Pigoli, ho spiattellato il pneumatico anteriore destro in fase di frenata e da quel momento i tempi sul giro si sono alzati fino a quando il pneumatico è scoppiato in pieno rettilineo a sei giri dalla fine. Sono riuscito a controllare la Mercedes, ma ovviamente ho dovuto alzare bandiera bianca.
Monza e Imola non ci hanno dato grandi soddisfazioni, ma abbiamo accumulato molti dati che ci saranno senz’altro utili in fase di sviluppo della vettura. Prima di Donington andremo a provare a Magione, dove testeremo alcune nuove soluzioni, in particolare cambio, pastiglie e ammortizzatori ed io avrò l’opportunità di realizzare un vero e proprio test, cosa che non ho potuto fare prima del campionato.”