UNA CORSICA DA INCORNICIARE PER MAURO MIELE

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Nelle classifiche ufficiali del Tour de Corse il loro nome campeggia, scintillante, in sedicesima posizione assoluta. Mauro Miele e Luca Beltrame arrivano sul palco finale allargando le braccia in segno di saluto ma anche in segno di riconoscenza: la gioia e le emozioni provate nel lungo fine settimana còrso sono difficilmente descrivibili ma resteranno scolpite per sempre grazie d un’isola magica e ai suoi tifosi.

“Sono arrivato a 62 anni coltivando il sogno di correre almeno una volta nel mondiale rally: nella mia carriera ho gareggiato in più ambiti: dalla pista al motocross, dal fuoristada ai rally e tra le tante soddisfazioni che mi sono preso sentivo che una esperienza tra i “grandi” mi mancava. E’ andato tutto per il verso giusto e anche fin oltre le più rosee aspettative vista la 16° piazza finale.” Inizia così il racconto di Mauro Miele.

“Abbiamo puntato a fare una gara regolare senza forzare i ritmi visto che tanto non potevamo avere “logiche” di classifica. Dall’idea iniziale di stare nei 5” al chilometro dagli ufficiali siamo passati presto ai 3”5/4 fino ad arrivare nella lunga prova da 55 chilometri ai 3”. Questo è stato il nostro successo e ne siamo orgogliosi!”

Nonostante ciò sono state innumerevoli le difficoltà riscontrate dal pilota della Top Rally e dal navigatore alessandrino. Innanzitutto per via degli pneumatici ufficiali che, gareggiando con una World Rally Car, dovevano essere per forza quelli delle Wrc Plus con carcassa molto dura: “Non siamo abituati a questo tipo di gomme che impiegano molto tempo a scaldare. Per dare un’idea basti pensare che per disputare 330 chilometri di speciali abbiamo utilizzato solo dodici gomme: una sciocchezza!”

Ancora Miele: “le prove speciali sono bellissime ma altrettanto difficili: è inimmaginabile pensare dove i piloti ufficiali possano passare soprattutto a quelle velocità: i detriti trovati in mezzo alla strada hanno reso tutto molto più difficile ma la nostra DS3 è stata perfetta e non abbiamo sostituito nemmeno una vite!”

In merito al risultato finale il gentlemen driver portacolori della scuderia Top Rally ha aggiunto: “Sono contento perché alla vigilia speravo di entrare nella Top 20 ma mai avrei pensato di finire addirittura 16° e con questi distacchi parziali. Poi non pensavo fosse così divertente far le prove da oltre cinquanta chilometri: certo, per me fisicamente è stato impegnativo perché preparare una gara del genere con soli due passaggi non è uno scherzo ma noi ci eravamo attrezzati con un cameracar nelle ricognizioni che abbiamo utilizzato per perfezionare le note. In generale è stata un’esperienza fantastica che ho condiviso con persone fantastiche: ci tengo a ringraziare tutti i ragazzi della Dream One Racing, il navigatore Luca, gli sponsor e la mia famiglia che era al seguito. Adesso però… non vedo l’ora di pianificare un’altra esperienza mondiale!”