IL 19° RALLY ADRIATICO ATTENDE GRANDI PERFORMANCE DAI PROTAGONISTI DEL TRICOLORE E DEL “TERRA”

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Ancora una volta la terra marchigiana andrà a proporre sfide incrociate tra i protagonisti del Campionato Italiano e del Trofeo Terra che in due giorni non faranno mancare spettacolo e duelli ricchi di adrenalina e spunti tecnici. Verrà attuata la nuova norma federale che prevede  la qualifica per l’ordine di partenza sulla base dei tempi dello Shakedown. Nel pieno del periodo delle iscrizioni, il 19° Rally dell’Adriatico, terza prova del Campionato Italiano Rally e seconda del Trofeo Rally Terra, che si svolgerà a  Cingoli (Macerata) il 18 e 19 maggio, sta portando la mente dei fantastici protagonisti di questo primo scorcio di stagione alle sue strade, a quanto sapranno offrire come incentivo alle sfide per la rincorsa al titolo di entrambe le serie.

Non ci sono soltanto gli attori principali già concentrati all’impegno su “Balcone delle Marche”, anche la mente degli addetti ai lavori e dei tanti appassionati è già pronta ad ammirare i duelli che “quelli” del tricolore ingaggeranno con “quelli” del Trofeo Terra, in una due giorni di gara decisamente avvincente. Dunque, la PRS Group, organizzatore dell’evento, si prepara ad offrire un palcoscenico ricco di grandi protagonisti, molto del meglio del rallismo italiano del momento.

CAMPIONATO ITALIANO RALLY: TUTTO CONTRO ANDREUCCI
Al Rally dell’Adriatico debutterà la nuova norma federale che per le gare su terra prevede l’introduzione delle qualifiche valevoli per la decisione dell’ordine di partenza, come già adottato dal Campionato Mondiale. Sicuramente una bella novità che renderà la gara già “calda” dalle fasi dello Shakedown, vero preludio ai due giorni di sfide. Per la corsa tricolore il leit motiv sarà quello che ha caratterizzato le ultime stagioni: cercare di fermare l’avanzata del “solito” Paolo Andreucci, pilota ufficiale Peugeot, sei volte Campione Italiano, quest’anno già vincitore al Ciocco e secondo assoluto al “1000 Miglia”, quindi al comando della classifica provvisoria. Andreucci ha espugnato una sola volta il rally dell’Adriatico, nel 2009.  Invece, la prima gara delle tre su terra che compongono la massima serie nazionale di corse su strada può essere l’occasione giusta per il veronese Umberto Scandola e la sua Skoda Fabia S2000 ufficiale per mettersi davanti alla 207 del pilota di Castelnuovo Garfagnana e semmai dovesse tornare sulla scena il trevigiano Giandomenico Basso (vincitore con forza al “1000 Miglia”), che è iscritto al tricolore, le carte in terra marchigiana potrebbero davvero rimescolarsi. Da capire anche chi, tra i diretti inseguitori, potrà dare vitalità alla propria classifica: dal bergamasco Alessandro Perico (Peugeot 207 S2000), che a Brescia si è fermato per incidente, al suo conterraneo Matteo Gamba (Peugeot 207 S2000 – già Campione di Gruppo N nel trofeo Terra del 2006), al trevigiano Marco Signor (Skoda Fabia), sino al giovane bresciano Stefano Albertini (il cui programma é stato creato con la Peugeot 207 S2000 da ACI CSAI, Pirelli e Racing Lions/Peugeot), cercheranno di esaltarsi sulle strade bianche, per fare vedere che “ci sono”, pure per la corsa riservata agli equipaggi “indipendenti” (non ufficiali).

CAMPEDELLI ALLA RICORSA DELLA TERZA VITTORIA “JUNIOR”
Ci sarà poi la corsa Junior, quella riservata agli under 28 a dare vitalità alla gara: con il secondo appuntamento di Brescia la classifica ha subìto uno scossone, con il savonese Fabrizio Andolfi (Renault Twingo EVO) al comando, approfittando della battuta a vuoto del siciliano Nucita (Citroen C2) e di altri protagonisti come il piacentino Carella (Renault Twingo) e traendo anche profitto dalla modalità per l’attribuzione dei punteggi che favorisce le vetture di classe R2 (1600 cc). Difatti, pur con due vittorie di categoria, il Campione in carica della categoria, Simone Campedelli, pilota ufficiale Citroen, con la sua DS3 R3, è secondo in graduatoria e conta quindi della sua “specializzazione” di terraiolo (è stato Campione del Trofeo Terra nel 2007) per mettere in crisi i tanti avversari che lo accerchiano. 

TRICOLORE “PRODUZIONE”: ATTESO IL RISCATTO DI RENDINA
Ha voglia di rivalsa dopo due ritiri repentini il romano Massimiliano Rendina, in corsa per il “Produzione” con la sua Mitsubishi Lancer Evolution, con la quale per adesso si vede opposto al solo Ivan Ferrarotti, il reggiano che corre con la Renault Megane N4 a due ruote motrici. Quest’ultimo è al comando pur essendosi ritirato a Brescia, forte quindi del successo al Ciocco, ma sulla terra “dell’Adriatico”, la trazione integrale della Lancer di Rendina è evidentemente favorita.

Da seguire anche le performance del vicentino Eddie Sciessere, con una Renault Clio S1600, anche lui in lotta per la classifica degli “indipendenti” e sicuramente un argomento importante sarà  come evidenziato in apertura  il confronto incrociato con i “terraioli”, i protagonisti del Trofeo Terra, capaci di inserirsi nelle posizioni vertice della classifica.

TROFEO TERRA: TRENTIN PROVA LA FUGA
La loro stagione è iniziata in Sicilia, a Corleone (Palermo) a metà di aprile con il Rally Conca d’Oro. Ha vinto il veneto Mauro Trentin (Peugeot 207 S2000) davanti al senese Walter Pierangioli (Mitsubishi Lancer EVO IX) ed al bresciano Luigi Ricci (Subaru Impreza). Sono tutti e tre attesi ad una riconferma, ma dovranno fare i conti con il sammarinese Daniele Ceccoli (Peugeot 207), cui un problema elettrico lo ha privato di un risultato migliore che non il quinto posto finale (con cinque vittorie di prova su nove), con il napoletano Fabio Gianfico (Mitsubishi Lancer EVO IX) e si attende anche la riscossa del blasonato Renato Travaglia, che in Sicilia si è fermato per un guasto alla sua Mitsubishi Lancer. Il trentino attende la sfida marchigiana per far vedere che c’è, forse anche con una vettura diversa. Si aspetta poi il rientro nel giro che conta del vice Campione 2011 Daniele Batistini, che ha dichiarato di volerci essere, a Cingoli, e con lui potrebbero fare capolino anche altri “notabili” delle gare su terra. Su tutti, si spera di avere al via il cinque volte vincitore della gara, nonché trionfatore del 2011 con la Mini John Cooper Works, vettura che proprio in questa gara colse la sua prima vittoria: Andrea Navarra.

IL PROGRAMMA DI GARA
E’ stato disegnato un percorso punteggiato da dieci Prove Speciali, ricavate nel territorio che abbraccia Cingoli, caratterizzate da alcune varianti.  Verrà proposto qualche tratto nuovo, giusto per dare quel giusto pathos in più agli sfidanti e vedere poi sfide adrenaliniche. I chilometri di distanza competitiva saranno 121 a fronte di un totale di 501,160, sfide da corrersi in due giornate.
Le ricognizioni del percorso sono fissate per la sola giornata di giovedì 17 maggio. Una giornata intensa, dato che gli equipaggi dovranno svolgere anche le operazioni di verifica amministrativa e tecnica dalle ore 17,30 alle 22,30. Si proseguirà poi l’indomani, venerdì 18 maggio, con il test per le vetture da gara, lo “shakedown” dalle ore 08,00 alle 13,00, diviso in 2 turni                      (i prioritari le prime due ore per l’ordine di partenza della gara) e nel pomeriggio si darà il via alle ostilità con la prima tappa.

Dalle ore 15,31, con la partenza in Piazza Vittorio Emanuele II a Cingoli, alle ore 21,30 verranno disputate le prime quattro Prove Speciali  due da ripetere altrettante volte  primo importante assaggio di duelli ed adrenalina insieme. Al termine della giornata i concorrenti entreranno nel riordinamento notturno a partire dalle ore 21,30 e la sfida  riprenderà sabato 19 maggio, quando cioè entreranno in azione “quelli della zona”.  Le vetture usciranno dal riordinamento notturno a partire dalle ore 09,01 portando i concorrenti a duellare su sei Prove Speciali (due da disputare per tre volte) con l’arrivo finale previsto alle 19,20, sempre in Piazza Vittorio Emanuele II in Cingoli. 

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Nella foto: Il Campione in carica Paolo Andreucci (Passaniti/Peugeot)

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