Rally Appennino Reggiano 2018: fanno festa Razzini-Marcomini e Tonelli-Debbi

Movimentato il rally valido per la Coppa Italia, vinto dal parmigiano Razzini e dal piacentino trapiantato a Lodi, su Peugeot 208 di classe R5. Senza storia il 1° Rally Storico, dominato dai locali a bordo di una Ford Escort RS. La gara reggiana conferma il proprio valore qualitativo, successo per la partenza di sabato sera nel centro di Reggio Emilia.

Il Rally Appennino Reggiano 2018 va in archivio con un successo per tre. Sul podio di San Polo d’Enza, hanno esultato Marcello Razzini e Gianmaria Marcomini (Peugeot 208 – R5),, vincitori della competizione valida per la Coppa Italia Zona 2, ed Andrea Tonelli-Roberto Debbi (Ford Escort Rs),, re della prima edizione del rally storico. Ma, soprattutto, a vincere è stato il Rally Appennino Reggiano, che in questo suo terzo anno sotto la gestione di Grassano Rally Team si è confermato gara-modello: emozionante la partenza nel centro di Reggio Emilia, anticipata dall’happening che ha visto i reggiani stringersi numerosi intorno ai protagonisti del rally. E poi c’è stata la gara odierna: vivace, intensa e mai scontata, gestita con efficienza dalla direzione di gara ed arrivata alla bandiera a scacchi senza alcun intoppo e ritardo.

39° RALLY APPENNINO REGGIANO

C’era grande attesa per la seconda prova della Coppa Italia Zona 2 (Lombardia, Emilia-Romagna e Nord-Ovest), ed il Rally Appennino Reggiano ha confermato le aspettative: trama imprevedibile, grazie anche ad un percorso che ha messo alla prova i 59 equipaggi che hanno preso il via. A spuntarla, alla fine, sono stati il parmigiano Marcello Razzini ed il piacentino trapiantato a Lodi Gianmaria Marcomini, alla loro prima vittoria assoluta in carriera. A podio con loro le Ford Fiesta (R5) del modenese Riccardo Gatti con il reggiano Marco Mori (vincitore del Trofeo Luciano Lombardini) e dei sassolesi Paolo Zanni e Faustino Mucci. A bordo di una Peugeot 208 (classe R5) di MM Motorsport, l’equipaggio di Collecchio Corse ha interpretato la gara con grande sagacia tattica, tenendo sempre un ritmo molto elevato ma non superando il limite. Sempre tra i più veloci nelle primissime prove, dominate da Tosi-Del Barba (Hyundai i20 – classe WRC) e Medici-De Luis (Ford Fiesta – R5), Razzini-Marcomini hanno agguantato il primato quando i due equipaggi che li precedevano sono usciti di strada, praticamente in contemporanea, sulla quarta speciale. Il tempo perso da Miele-Mometti sulla prova seguente ha spianato ulteriormente la strada ai due, ma i neo-leader non hanno smesso di tenere il proprio ritmo, risultando i più veloci in quattro delle ultime prove speciali.

“Che felicità – ha esclamato il pilota ducale -! Siamo soddisfatti soprattutto per il passo molto elevato e costante che abbiamo tenuto per tutta la gara; questo ci dice che stiamo iniziando a comprendere bene la vettura, con la quale abbiamo corso, sinora, solo quattro gare. Al successo abbiamo iniziato a pensare dopo la sesta prova speciale, quando avevamo una ventina di secondi di margine. Poi pensavamo di amministrare, ma poi abbiamo preferito tenere il nostro ritmo per non perdere la concentrazione, e così abbiamo vinto anche le ultime speciali. Ci fa molto piacere aver conquistato il nostro primo successo proprio qui, in una gara che apprezziamo molto per le qualità organizzative e per la difficoltà delle prove speciali”.

Bello il duello per l’argento: un derby tra piloti modenesi, vinto da Riccardo Gatti al termine di una gara di buona intensità (il sassolese non correva dalla precedente edizione del rally organizzato da Grassano Rally Team). “Un podio che ci dà grande gioia – sorride il portacolori di ABS Motorsport -, maturato grazie ad una macchina molto ben preparata, che abbiamo condotto su ritmi più che soddisfacenti. Abbiamo avuto anche un po’ di fortuna, approfittando di quale disavventura altrui per arrivare alla piazza d’onore, ma siamo comunque del tutto soddisfatti della nostra prova”. Microfono anche al navigatore Marco Mori: “Sono onorato di aver conquistato il Trofeo Lombardini, intitolato all’indimenticato navigatore novellarese; averlo vinto sul podio del mio paese è ancora più bello. Complimenti al mio pilota, davvero bravissimo per tutta la giornata di gara, ed al team Balbosca che ci ha affidato una vettura perfetta”.

Sorridono anche il pilota di Formigine Paolo Zanni ed il suo coequipier di Sassuolo Faustino Mucci: “Abbiamo perso il secondo posto nelle ultime prove, in particolare con un testa-coda nel finale. Ma queste sono le corse, il podio è un comunque un risultato del quale andiamo fieri e che abbiamo raggiunto anche grazie all’ottimo lavoro di G.B.Motors sulla nostra Fiesta”.

In una gara priva di reggiani sul podio di casa, il miglior pilota di casa è stato il matildico Roberto Vellani. Gara alquanto sofferta, quella del pilota che corre per Maranello Corse su una Peugeot (R5) di MM Motorsport: dapprima un errore di assetto lo ha rallentato nelle tre prove d’apertura, poi il tempo perso sulla quinta prova, quando il vincitore dell’edizione 2016 – sempre affiancato dal pavullese Luca Amadori – è rimasto bloccato da Gianesini, fermi in mezzo alla strada proprio nella curva finale della frazione. Nell’ultimo trittico di prove, Vellani-Amadori hanno tenuto il ritmo dei big: sforzo premiato con la conquista del quarto posto.

Quinto posto per Miele-Mometti, sull’unica vettura di top-class (WRC) giunta al traguardo di San Polo d’Enza. Partito tra i favoritissimi, l’equipaggio varesino si è complicato subito la vita montando al mattino pneumatici da bagnato (quando la strada era asciutta o solo umida, soprattutto sulla prova centrale). I lombardi avrebbero potuto riscattare l’errore sfruttando l’uscita dei due reggiani di testa, ma un inusuale errore dell’esperto Miele ha fatto perdere loro quasi due minuti, estromettendoli da giochi per le posizioni che contano.

I comaschi Marco Paccagnella-Beniamino Bianco (Ford Fiesta – R5 by BDL) hanno concluso quella che era una sorta di gara-test con un sesto posto quasi insperato, dopo un’uscita di strada sulla terza prova. Dietro di loro, il pilota di Sassuolo Manuel Milioli e la navigatrice di Scandiano Silvia Maletti (Peugeot 208 – R5 della MM), partiti bene ma poi rallentati nelle altre prove della prima parte di gara per un’errata scelta di gomme, salvo poi tenere un passo molto regolare. Ottava posizione per i valtellinesi Marco Gianesini e Daniele Fomiatti (Skoda Fabia – R5), protagonisti di una domenica nella quale nulla ha girato per il verso giusto, a partire da un’iniziale assetto sbagliato per proseguire con l’uscita di strada che ha fatto perdere loro molto tempo.

Sorridono il pilota di Fiorano Alex Beggi e l’aretino Filippo Alicervi: all’esordio su una Peugeot 207 (classe S2000) preparata da Miele, il pilota di Maranello Corse ha un po’ faticato ad adattarsi alla nuova vettura, correndo tuttavia con giudizio, sino ad aggiudicarsi la classifica Under 25. La decima posizione è per il castelnovese Marco Belli, al trentesimo gettone di presenza nella gara di casa, ed il pavullese Andrea Albertini: piazzamento ‘bugiardo’ in termini di prestazioni, condizionato pesantemente da un problema ai freni della Mitsubishi Evo X (classe R4) che ha fatto perdere loro due minuti, più una penalità per ritardato timbro al successivo controllo orario.

Fuori dalla top-10, si segnalano le prestazioni dei locali Zorra-Carbognani (Peugeot 208-Publirace), sontuosi 12° assoluti e vincitori della classe R2B; bene pure i castelnovesi Giovani-Aldini (Renault Clio-SMD), 13° e primi di R3C, i parmigiani Castagnoli-Minetti (Peugeot 106 Maxi), 14° e ‘campioni’ di A6, dell’equipaggio al rientro composto dal pilota di Serramazzoni Claudio Gubertini e dal navigatore Reggiano Alberto Ialungo, vincitori dell’A7 e 15° con una Renault Clio Williams.-Teknocar. Pollice su anche per i piacentini Zilocchi-Della Torre (Renault Clio-Città dei Mille), re di N3.

Appennino Reggiano da dimenticare, invece, per Tosi-Del Barba e Medici-De Luis: i primi, all’esordio su una vettura di massima categoria, la Hyundai i20-HMI, hanno illuso all’inizio, ma sono poi incappati in un’uscita di strada sulla PS4 (San Polo), finendo a testa in giù: “Non posso che recitare il mea culpa – ha ammesso con apprezzabile onestà il pilota di Carpineti -, ho commesso un errore nell’inserimento della vettura in una veloce curva mancina: stavo guidando come se fossi stato ancora al volante di una vettura a due ruote motrici… Peccato, non ero neanche al limite e ci stavamo divertendo molto”. Pochi istanti dopo, è toccato ad un altro grande favorito della vigilia sciupare tutto: il vezzanese Davide Medici ed il valtellinese Daniele De Luis, in quel momento secondi a 5”4 dagli ormai ex battistrada, hanno sbattuto violentemente la loro Ford Fiesta (R5); l’uscita ha costretto la direzione gara a far percorrere la prova in trasferimento, assegnando i tempi imposti. In questo frangente, da segnalare la velocità con la quale è stato risistemato il guard-rail danneggiato.

LA GARE DEI LOCALI. Detto dei big, gli altri piloti e navigatori di casa hanno vissuto una giornata dalle fortuna alterne. Vittoria di classe per Capanni-De Gregorio (Fiat 600) in solitaria in A0, Zanni-Ibatici (Peugoet 106 Kit) anche loro in solitaria in K10, Foracchia-Spiga (MG Rover) unici al via in N1, per il navigatore carpinetano Matteo Malvolti (Rover) in RS Plus 1.4, argento per Arati-Fontana (Renault Clio Williams) in A7, Valdesalici-Gilioli (Rover) in RS Plus 1.4 e Dallari-Sassi (Peugeot 106) in N2, bronzo per Fontani-Pettorelli (Renault Clio Williams) in A7, Giorgini-Prete (Peugeot 208) in R2B e per gli esordienti matildici Arduni-Imeraj (Citroen Saxo) in N2; quarto posto per Giovanelli-Viappiani (Peugeot 208) all’esordio in R2B, Sandrolini-Adragna (Renault Clio) in R3C, quinto per i giovani Grisanti-Govi (Renault Clio) in N3

Ritiri per Severi-Costi (non partiti nella prima prova per il cambio ko), Bonvicini-Spiga (semiasse rotto sulla stessa prima prova); Gualandi-Palù (cinghia servizi rotta sulla PS3), Bottazzi-Bonacini, usciti di strada sulla PS5, alla pari di Ravazzini-Sforacchi; nella stessa prova, il cambio ha tradito ‘Il Medico’-Bertolini, mentre Montanari-Aguzzoli si sono fermati poco dopo con il semiasse rotto. Ghirri-Cangini hanno alzato bandiera bianca dopo la sesta prova per problemi elettrici, Incerti-Debbi si sono fermati a pochi chilometri dal traguardo anche loro per il semiasse.

LA CLASSIFICA FINALE (PRIMI DIECI): 1° 1.Razzini-Marcomini (Peugeot 208 T16 – R5) in 1:06’15.7; 2° Gatti-Mori (Ford Fiesta – R5) a 44”0; 3° Zanni-Mucci (Ford Fiesta – R5) a 49”4; 4° Vellani-Amadori (Peugeoet 208 – R5) a 1”59”3; 5° Miele-Mometti (Ford Fiesta WRC) a 2’12”5; 6° Paccagnella-Bianco (Ford Fiesta – R%) a 2’16”3; 7° Milioli-Maletti (Peugeot 208 – R5) a 2’47”1; 8° Gianesini-Fomiatti (Skoda Fabia – R5) a 3’04”4; 9° Beggi-Alicervi (Peugeot 207 – S2000) a 3’18”1; 10° Belli-Albertini (Mitsubishi Evo X -R4) a 3’59”0;

1° RALLY STORICO APPENNINO REGGIANO

Netto, per contro, il dominio dei locali Andrea Tonelli e Roberto Debbi nel 1° Rally Storico. I due della scuderia Movisport, su Ford Escort RS (3° Raggruppamento), hanno conquistato tutte le prove speciali, amministrando in scioltezza nel finale. Solido il secondo posto dei sammarinesi Davide Cesarini e Mirco Gabrielli (Ford Escort RS di 2° Raggruppamento), andanti in crescendo dopo aver cambiato l’assetto. Il bronzo è per i locali Gianluca Immovilli ed Elisa Marchi (BMW 323), molto regolari nel loro passo. Ottimo il quarto posto dei felinesi Eugenio Dallari ed Andrea Montecchi, più veloci tra gli equipaggi con le A112 Abarth, i quali hanno preceduto i sampolesi Cassinadri-Incerti (vincitori del 4° Raggruppamento), il comasco Civelli ed il modenese Benedetti ed i toscani Fognani-Sammicheli. Chiudono l’elenco degli arrivati, l’atteso felinese Fabrizio Zanelli, al rientro dopo quasi 25 anni, e rallentato nella sua gara disputata con il compaesano Fabrizio Zanni da qualche contrattempo, e dai cesenati Simonetti-Ferrari. Out invece gli attesi felinesi Lusenti-Romei, appiedati dopo tre prove dalla frizione della loro Porsche – che li ha rallentati sin dall’inizio -, gli ottimi toscani Andreotti-Salvucci (motore ko sulla loro Opel Kadett quand’erano secondi) e Leoni-Marciani, a loro volta fermati dal propulsore della loro Peugeot 205), già in affanno da un paio di prove, mentre stavano difendendo il terzo posto.

LA CLASSIFICA FINALE: 1° Tonelli-Debbi (Ford Escort RS – 1° 3° Raggruppamento) in 1:02’39.8; 2° Cesarini-Gabrielli (Ford Escort RS – 1° 2° Raggruppamento) a 58”3; 3° Immovilli-Marchi (BMW 323 E21) a 5’19.3; 4° Dallari-Montecchi (A112 Abarth) a 7’09.7; 5° Cassinadri-Incerti (Peugeot 205 Rally – 1° 4° Raggruppamento) a 7’23.8; 6° Civelli-Benedetti (Suzuki Swift) a 7’41.3; 7° Fognani-Sammicheli (A112 Abarth) a 7’46.1; 8° Zanelli-Zanni (A112 Abarth) a 7’56.8; 9° Simonetti-Ferrari (A112 Abarth) a 11’24.3.

Razzini-Marcomini – foto Carpeggiani