HISTORIC MINARDI DAY… IN DIRETTA

A distanza di quindici giorni Eugenio Mosca è tornato a Imola per uno degli eventi più seguiti dagli appassionati: la terza edizione dell’Historic Minardi Day. Nell’ambito della collaborazione pluriennale con la Scuderia del Portello per quanto riguarda le auto storiche, il pilota monzese è tornato al volante di una delle vetture della storica scuderia del Biscione: la F. 3 Dallara 389 Alfa Romeo ex Luca Badoer, già pilotata con successo lo scorso anno a Vallelunga nel Trofeo Formula Alfa. Eugenio ha disputato la sessione del sabato, con il duplice obbiettivo di raccontare, sia sulla carta stampata sia con un video sul web, le emozioni in diretta nel pilotare una Formula 3 su un tracciato da sempre considerato di quelli “veri”, tanto da essere denominato “piccolo Nurburgring”.
La Scuderia del Portello ha svolto un ruolo da assoluto protagonista sia animando buona parte del paddock con la propria hospitality, un indubbio punto di riferimento per gli appassionati del Biscione, sia in pista con i numerosi Soci al volante delle proprie vetture in quasi tutte le sessioni. Uno schieramento imponente e variegato, anche con una nutrita rappresentanza di Soci calata dal Benelux, che andava dalla Formula 1, De Tomaso-Alfa Romeo pilotata dal presidente Marco Cajani, ai prototipi fino alle numerose Formula 3, Alfa ed Europa Boxer, che nell’occasione si sono ritrovate per il primo appuntamento del Trofeo Formula Alfa 2018.
La manifestazione ideata da Gian Carlo Minardi ha concentrato nei due giorni del fine settimana appena vissuto a Imola un indimenticabile viaggio tra passato, presente e futuro del motorsport. Il passato con la presenza di molte delle automobili, Formula 1, 2 e3, Prototipi e Gran Turismio, che hanno scritto la storia sportiva di buona parte dell’ultima metà del secolo scorso, e di molti dei campioni che le hanno pilotate (il ordine sparso: Riccardo Patrese, Bruno Giacomelli, Alessandro Nannini, Pierluigi Martini, Gianni Morbidelli, Alex Caffi, Ivan Capelli, Carlo facetti, Roberto Ravaglia, Gabriele Tarquini, Luca Badoer, Paolo Barilla, e altri ancora), alcuni dei quali nell’occasione sono tornati a indossare tuta e casco calandosi nell’abitacolo. Ma anche un tris di ingegneri che hanno firmato molte F. 1 di quegli anni e anche in epoca moderna: Mauro Forghieri, Gabriele Tredozi e Aldo Costa. Proprio l’ingegnere emiliano, insieme al team Mercedes attualmente ai vertici della Formula, con la presenza anche di Valtteri Bottas, hanno rappresentato il presente pilotando rispettivamente le argentee monoposto W04 e W07 campione del mondo. Infine, la domenica, uno sguardo al futuro con l’esibizione in pista della Mahindra di Formula E.
Un programma ricco, che è stato ampiamente gradito dal folto pubblico, 9.000 presenze, che ha letteralmente invaso il paddock e le tribune in riva al Santerno. Anche perché il valore aggiunto dell’evento imolese è proprio quello di essere a misura di appassionato. Infatti il pubblico non solo ha potuto ammirare da vicino autentiche icone a quattro ruote e incontrare i propri beniamini, avendo accesso anche ai garage e alla pit lane, ma addirittura calcare il magico asfalto della pista di Imola a bordo di Alfa Romeo dal cuore decisamente sportivo (4C, Giulia e Stelvio Quadrifoglio) guidate da piloti professionisti.
Naturalmente, appuntamento all’anno prossimo. Per Eugenio Mosca, invece, il prossimo appuntamento sarà domenica 27 maggio, con il Bergamo Historic Gran Prix.