GT Italiano – A Misano Adriatico Jamie Green e Bar Baruch al comando dal via alla bandiera a scacchi
Quest’anno è stato necessario attendere cinque corse per vedere una vettura del Gran Turismo Italiano fare il bis: per riuscire a vincere oggi sulla pista dedicata a Marco Simoncelli ci voleva una Audi R8 LMS. Il britannico Jamie Green e l’israeliano Bar Baruch sono partiti in pole grazie alla brillante performance in qualifica del pilota ufficiale Audi nel DTM, e sono stati al comando ogni giro tranne quello in cui si sono scambiati il sedile. Il che non significa che abbiano “passeggiato”: anzi, il pilota inglese per la maggior parte del suo turno ha avuto attaccato alla coda la Lamborghini Huracan di Giacomo Altoé. Il suo vantaggio sul rivale veneto non ha praticamente mai superato il secondo; ma quando la vettura emiliana è andata al box Green ha smesso di guardarsi le spalle infilando i suoi migliori giri e contribuendo ad assicurare al compagno di colori un margine di oltre venti secondi sul più immediato inseguitore.
Per il giovane pilota di Karmiel il secondo turno consisteva anzitutto nel respingere il tentativo di rimonta della Ferrari 488 di Michele Rugolo, che qui sostituiva Giancarlo Fisichella come scudiero del leader del campionato Stefano Gai. Ma Baruch doveva anche cancellare il brutto ricordo di un mese fa, al Paul Ricard. Anche in quel caso (affiancato da Benoit Tréluyer) era in testa con una manciata di secondi, ma in Francia a due giri dalla fine una gomma dechappata aveva privato Audi Sport Italia del secondo successo 2018. Stavolta però nessun inconveniente ha bloccato la marcia di Baruch, che ha conservato al traguardo un margine di oltre sette secondi sulla rimontante Ferrari. La vittoria rilancia le chance di Baruch in classifica, che riduce da undici a sei punti il distacco dal leader del campionato Gai.
Sul terzo gradino del podio, ma più distante, ha concluso la BMW M6 GTR di Stefano Comandini e di un’altra celebrità del campionato tedesco che ad agosto visiterà Misano: il canadese Bruno Spengler. Per ora tra i due rivali di lunga data in questa trasferta è in vantaggio l’inglese, per il quale Misano resterà un bel ricordo visto che ad un giorno dal compleanno ha ricevuto in regalo la prima pole position e la prima vittoria al volante di una R8 LMS, che da qualche tempo sporadicamente alterna alla sua abituale RS 5 DTM.