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La leggendaria cornice della 24h di Le Mans ha visto scendere in pista l’equipaggio Baccani/Venerosi per la terza prova del Campionato Michelin Le Mans Cup. I fiorentini, non avendo mai corso sui 13 km della Sarthe, si erano un po’ allenati al simulatore, ma il velocissimo percorso richiede parecchie tornate di adattamento e le numerose bandiere gialle, slow zones e safety car, hanno permesso di completare solo pochi giri nelle prove libere.
Solo per questo appuntamento, l’abituale format che prevede una sola gara di 2 ore, è stato variato in due gare da un’ora con cambio pilota e due qualifiche.
Le due qualifiche terminavano bene, considerata la bassissima conoscenza del tracciato, con Venerosi quarto e Baccani terzo. Entrambe le partenze venivano effettuate da Venerosi che si districava bene nel traffico che le 50 vetture partenti (tra GT e Prototipi) producevano. In gara 1 la vettura veniva consegnata ad Ale in terza posizione, ma una sfortunata combinazione delle slow zones faceva ritrovare il fiorentino settimo, superato appena entrato da un gruppetto di quattro vetture . In gara due Ale riceveva la vettura quarta e si lanciava in una furiosa rimonta per afferrare il podio, guadagnando secondi ogni giro sul terzo. Purtroppo, percorrendo una delle velocissime curve del circuito, sfiorava l’erba con la ruota posteriore e si appoggiava al muro. Pochi i danni, che consentivano di continuare la gara, ma i secondi persi impedivano di fare meglio del quinto posto.
Adesso, con il quinto posto in campionato, si attende la prova del Red Bull Ring il 20/21 luglio.

Ale Baccani
“Per prima cosa voglio dire che sono orgoglioso di aver partecipato a questa gara, essere a Le Mans in questo week end e correre sul circuito lungo mi ha fatto venire i brividi. Ciò detto, è una pista velocissima e difficilissima, in cui si paga lo scotto della “prima volta”. Le tantissime vetture in gara, il regolamento delle slow zones e le numerosissime bandiere gialle fanno si che si compiano pochissimi giri e diventi difficile spingere al limite.
Faccio i complimenti a Paolo, che ha gestito benissimo le partenze, per quanto mi riguarda, credo che in gara due avessi un bel ritmo e che il sogno del podio sarebbe potuto tradursi in realtà. Purtroppo ho compiuto un errore mentre tiravo al limite che ha prodotto pochi danni e solo una perdita di alcuni secondi, ma quanto è bastato a perdere il contatto con i primi. Per questo mi scuso con il mio compagno e con il team, cosa che ho fatto anche immediatamente via radio. Adesso al Red Bull prometto di farmi perdonare.”