Romba il 53esimo Trofeo Luigi Fagioli, Magliona e le Osella alla ribalta

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Domenica alle 9.00 il via a Gubbio della prova umbra del Campionato Italiano Velocità Montagna. “Pole” virtuale per il sardo della Norma inseguito da Fattorini, Cubeda e Scola. Serata di lusso per la consegna del Memorial Barbetti a Pino D’Agostino e per il preview del FIA Masters di ottobre

Accesi i motori al 53° Trofeo Luigi Fagioli, che a Gubbio dopo aver vissuto un vibrante sabato di prove ufficiali è pronto per il clou di domenica 19 agosto. Alle 9.00 il round umbro del Campionato Italiano Velocità Montagna, l’ottavo del 2018, accende i semafori di gara-1 e a seguire di gara-2 dopo che le due salite di ricognizione hanno aperto l’evento motoristico tanto atteso dal circus delle cronoscalate e già molto partecipato da pubblico e appassionati, che nella zona paddock/partenza della “Montecarlo delle salite” o lungo i 4150 metri del tracciato di gara fino al valico di Madonna della Cima hanno potuto godersi il passaggio e le evoluzioni delle auto da corsa e dei 264 piloti ammessi al via.

Nel sabato del Trofeo Fagioli è andato in scena un emozionante preview che per la vittoria assoluta profila una sfida ravvicinata tra i prototipi del sardo Omar Magliona sulla Norma M20 Fc Zytek di gruppo E2SC, con 1’36”59 autore del miglior tempo di giornata nella cronoscalata organizzata nei minimi dettagli dal Comitato Eugubino Corse Automobilistiche (CECA), e di Michele Fattorini, umbro di Orvieto, e il catanese Domenico Cubeda, primi attori anche loro ma sulle Osella Fa30 Zytek con le quali comandano il gruppo E2SS. Non sono rimasti “dietro le quinte”, però, soprattutto il rientrante campione italiano Domenico Scola, due volte vincitore a Gubbio e già su livelli da podio assoluto, e Francesco Conticelli, pronti ad affilare le armi in gara sulle Osella Pa2000 Honda. In mostra pure Angelo Marino, in battaglia per la top-5 sulla Lola-Zytek di F3000, e i protagonisti del tricolore Prototipi Motori Moto Federico Liber sulla Gloria C8P e i duellanti della classe 1000 sulle Osella-Bmw, ovvero Ivan Pezzolla e Achille Lombardi.

Nei prototipi CN gran lavoro per il pilota e noto attore Ettore Bassi sulla Osella Pa21 Evo, autore della sola seconda manche, mentre la categoria è guidata da Cosimo Rea con la Ligier Js51, sfidato da Rosario Iaquinta con la Pa21 Evo. Tra le silhouette di gruppo E2SH prove in affanno per il campione tricolore Manuel Dondi sulla Fiat X1/9 Alfa Romeo; il miglior riscontro è fatto segnare dal lucano Carmine Tancredi su Bmw 320 Cosworth. Tutto in bilico nel gruppo GT tra il romano Marco Iacoangeli (Bmw Z4) e il foggiano Lucio Peruggini (Ferrari 458), mentre ha ritrovato la giusta verve nella seconda ricognizione dopo lo stop della prima manche dovuto a noie elettroniche il pesarese Marco Sbrollini, in pole position nel gruppo E1 sulla Lancia Delta Evo ma che dovrà guardarsi dai duellanti della classe 2000, l’orvietano Daniele Pelorosso (Renault Clio Proto) e il campano Luigi Sambuco (Alfa 155). Tutti su Mitsubishi Lancer, l’altoatesino Rudi Bicciato guida il gruppo A, mentre in gruppo N è atteso un emozionante duello tra Lorenzo Mercati e Antonino Migliuolo, inseguiti dall’attuale leader Gabriella Pedroni, in testa pure tra le lady.

Tutti su Mini Cooper, si annuncia spumeggiante il gruppo delle RS Plus, dove è rientrato subito in piena sintonia con la specialità il tricolore in carica Francesco Savoia, inseguito dai duellanti 2018 Salvo D’Amico, Gianni Loffredo e Giacomo Liuzzi. In RS Turbo il duello è annunciato tra le Mini del campione in carica Antonio Scappa e di Oronzo Montanaro, divisi in prova da appena tre decimi, mentre l’eugubino figlio d’arte Riccardo Urbani insegue il podio di categoria. Tra le RS aspirate su Honda Civic ha preso bene le misure del tracciato umbro l’attuale capoclassifica tricolore Claudio Gullo e mozzafiato sarà la sfida delle Bicilindriche, dove in solo sette decimi ha concluso le prove il poker di piloti di vertice formato dal campione italiano Angelo Mercuri, Antonino Cardillo, Mirko Paletta e Domenico Morabito, tutti su Fiat 500.

Nella gara nazionale riservata alle auto storiche, con 44 “classic car” ammesse al via, a Uberto Bonucci è bastata la prima manche di prove per ottenere il miglior riscontro di giornata sull’Osella Pa9/90 Bmw (poi ferma con la batteria ko) ma in lizza restano l’altra Pa9/90 di Piero Lottini e la March 783 di F3 di Marco Angiolani. Tutto si deciderà ora nella spettacolare domenica, quando alle 9.00 il direttore di gara Fabrizio Fondacci e l’aggiunto Marcello Cecilioni daranno il via al 53° Trofeo Fagioli. La strada lungo il Bottaccione sarà chiusa al traffico circa 45 minuti prima della partenza, preceduta dalla sfilata del Tributo Ferrari. Al termine delle due gare si terranno le premiazioni, per la prima volta ospitate nella sala congressi della casa famiglia Santa Lucia, dove sono previsti anche un trofeo speciale realizzato dallo scultore e fotografo bolognese Giuseppe Moretti e quello riservato al primo umbro al traguardo dedicato alla memoria di Mauro Rampini, pilota e personaggio eugubino scomparso di recente.

Proprio Rampini è stato più volte ricordato dalle istituzioni locali e dal CECA nella serata di venerdì, che al Park Hotel Ai Cappuccini ha ospitato la prestigiosa cerimonia di consegna del Memorial Angelo e Pietro Barbetti a Pino D’Agostino, capo motorista della Ferrari F1 all’epoca di Michael Schumacher, nel medesimo contesto in cui si è presentato il FIA Hill Climb Masters 2018, il grande evento internazionale con proprio a Gubbio sarà per la prima volta ospitato in Italia dal 12 al 14 ottobre del quale hanno parlato istituzioni locali, di ACI Sport e della stessa Federazione Internazionale dell’Automobile. L’ingegner D’Agostino, uno dei più vincenti nella storia del Cavallino Rampante in F1 e anche nella squadra Alfa Romeo che conquistò il DTM con Nicola Larini, ha ricordato le fasi salienti della propria carriera, impreziosendo il racconto con alcuni aneddoti e digressioni più tecniche anche sulla complessità della F1 odierna, oltre che sulla passione che si respira nelle corse in salita. Poi dalle mani di Mauro Barbetti, figlio di Angelo, Elisabetta Fagioli, nipote del campione del volante, Luca Uccellani, presidente del CECA, ha ricevuto il Memorial Barbetti, opera realizzata dalle Ceramiche CAFF della famiglia Fumanti che riproduce il trofeo conquistato ai tempi proprio da Fagioli nel GP di Tripoli. D’Agostino ha quindi dichiarato: “Sono veramente orgoglioso di ricevere questo premio. Professionalmente perché basterebbe ricordare le personalità che l’hanno ricevuto prima di me, è una tsestimonianza che dà valore all’impegno e al contributo professionale dati. Sentimentalmente, perché da tanti anni sono legatissimo alla città di Gubbio”.

Parlando del Masters di ottobre, le cui iscrizioni si sono aperte proprio venerdì scorso, per la FIA ha parlato Vincent Caro, responsabile del dipartimento Cronoscalate, che ha sottolineato: “E’ già un grande successo. Siamo stati favorevolmente sorpresi di aver ricevuto la risposta di ben 20 nazioni che parteciperanno alla Nation Cup. Nel confronto con le edizioni precedenti è un record, visto che nel 2014, alla prima edizione, erano 12 e nel 2016 erano invece 14. Credo che questo evento porterà a Gubbio un’atmosfera davvero speciale”.