Zandvoort stregata per Andrea Caldarelli
Sfortunato epilogo per Andrea Caldarelli a Zandvoort, per il quinto appuntamento del GT Masters 2018. Il pescarese, al volante della Lamborghini Huracan GT3 dell’Orange 1 by GRT ha collezionato un doppio zero in campionato. A due settimane dal miracoloso podio del Nurburgring, Andrea non è praticamente salito in vettura nel corso della gara di sabato, perché dopo che Mirko Bortolotti aveva ottenuto il secondo tempo in qualifica, un contatto nel corso del primo giro ha messo fuori dai giochi la vettura #63. Calatosi in abitacolo per le qualifiche di domenica mattina, Andrea è rimasto bloccato nel traffico nel toboga che sorge tra le dune olandesi, non riuscendo ad andare oltre la ventiquattresima piazza, da cui è poi partito in gara. Nonostante un extra formation-lap, Andrea ha guidato nel primo stint, consegnando a Bortolotti la vettura in 18° posizione. Una safety-car intervenuta per rimuovere un’auto ferma lungo la pista aveva ricompattato il gruppo facendo sperare alla coppia italiano un recupero fino alla zona punti, vanificata però da una penalità inflitta dalla direzione gara per non aver rispettato il tempo minimo imposto da regolamento per il cambio pilota.
Andrea Caldarelli
“Non è stato il fine settimana che ci aspettavamo, anche perché sulla carta sin dalle prove libere di venerdì avevamo un buon ritmo. Sabato era l’occasione di massimizzare tutto il nostro potenziale come avvenuto già in Germania, ma un contatto che personalmente reputo evitabile viste le condizioni in cui è maturato, ci ha privato della possibilità di lottare per la vittoria. Domenica ci si è messa la sfortuna, il tempismo con cui siamo scesi in pista non era dei migliori e mi sono ritrovato bloccato nel traffico, e qui a Zandvoort superare è pressoché impossibile. In gara io e Mirko abbiamo fatto il possibile, ma la penalità per aver speso in pit-lane meno di un decimo rispetto al tempo limite, ci è costato un risultato utile”.