Entusiasmanti sfide tricolori al 25° Rally Adriatico

Paolo Andreucci, Anna Andreussi (Peugeot 208T16 R5 #1)

Riflettori puntati sul 25° Rally Adriatico, questo fine settimana, settimo e penultimo appuntamento del Campionato Italiano Rally, a coefficiente maggiorato di punteggio di 1,5, ed anche quarta prova del Campionato Italiano Rally Terra.

L’evento, che vede confermata Cingoli come centro nevralgico (insieme a Iesi con il Parco Assistenza), si presenta in una collocazione temporale capace di dare una scossa forte al rush finale di campionato (che terminerà a Verona in ottobre), grazie ad una classifica corta ed incerta e grazie anche al coefficiente di punteggio maggiorato. Sicuramente gli sterrati sul “balcone delle marche” potranno dire e dare molto per le vicende stagionali. Come certamente diranno e daranno molto anche per quelle del Campionato Italiano Rally Terra, i cui interpreti cercheranno nuove sfide tra loro oltre che sicuramente anche contro “quelli” del tricolore assoluto.

Un rally, quello dell’Adriatico, che ribadisce con forza il proprio ruolo di ambasciatore del territorio cingolano e certamente anche di tutte le Marche, che proprio grazie alle gare su strade bianche sono diventati una sorta di luogo “di culto” per gli amanti di questa vivace branca dell’automobilismo sportivo.

I MOTIVI SPORTIVI: PREVISTA BAGARRE E SPETTACOLO IN OTTICA TRICOLORE

Nelle ultime quattro edizioni ha sempre vinto il veronese Umberto Scandola, sempre al volante di una Skoda. L’ufficiale “italiano” della Casa boema, non troppo fortunato quest’anno, conta sul proprio alto gradimento della compatta e veloce terra marchigiana per mettere ancora davanti a tutti il muso della sua Fabia R5 che divide con D’Amore per siglare la cinquina e rilanciarsi per il gran finale di stagione che si svolgerà proprio nella sua gara di casa a metà ottobre (Rally 2Valli). Scandola favorito dai pregressi, ma attenzione al capoclassifica Paolo Andreucci, con la Peugeot 208 T16 R5 ufficiale della filiale italiana “del leone”. Dopo la disavventura dell’incidente nei test a metà luglio, dopo anche la sfortuna del ritiro a Roma, arriva sul Balcone delle Marche con voglia di riscatto pieno, ritrovando al suo fianco Anna Andreussi. Terzo lo scorso anno, ad Andreucci lo stesso risultato gli potrebbe andar bene persino stavolta, perché gli consentirebbe di conservare un buon margine sullo scaligero, con la non certo remota possibilità di aver poi bisogno soltanto di un quinto posto al “Due Valli” per laurearsi di nuovo campione.

Se il dieci volte Campione d’Italia nutre pensieri di rivalsa ed anche “da scudetto”, propositi di attacco totale li cova di certo Simone Campedelli, uno dei più brillanti esponenti della filiera “verde” del rallismo italiano. Con la Ford Fiesta R5, specialista delle gare sterrate, cercherà di dimostrare nuovamente che quest’anno certi risultati mancati sono stati soprattutto per la sorte avversa che non per suo demerito. Il cesenate, affiancato da Tania Canton, è terzo in classifica di un solo punto dietro a Scandola e dietro a lui preme (ad un solo punto) il varesino Andrea Crugnola, affiancato da Fappani sulla Ford Fiesta R5, chiamato quindi ad una prova di forza e pronto anche a rimescolare le classiche carte del mazzo.

Da seguire con interesse anche il debutto su sterrato del reggiano Antonio Rusce, ben guidato dall’esperto Sauro Farnocchia, sulla Fiesta R5.

Iscritti pure due stranieri, a conferma che lo sterrato italiano piace e fa scuola: sono entrambi finlandesi. Sono Emil Lindholm (22 anni, su Hyundai i20 R5) e Eerik Pietarinen (25 anni, su Peugeot 208 T16 R5). Non prenderanno punti per la classifica, ma potranno toglierli ai “nostri”, tanto a ribadire l’incertezza della gara e di quello che potrà generare tanto di spettacolo quanto di esiti per le vicende della corsa verso lo scudetto.

Tutta da gustare anche la sfida del tricolore Junior, con il varesino Damiano De Tommaso (50 punti ed ancora un risultato utile da sommare) che cercherà l’ulteriore allungo sul piacentino Andrea Mazzocchi (38 punti) e con il fiorentino Tommaso Ciuffi, terzo in classifica (27 punti), penalizzato sinora dai due ritiri consecutivi di San Marino e Roma, quelli che lo hanno messo in difficoltà per la conquista del Trofeo Peugeot Competition 208 Top che vale il posto da pilota ufficiale Peugeot 2019. De Tommaso, ha poi davanti sé la ghiotta possibilità di creare scompiglio nella classifica tricolore “due ruote motrici”, nella quale è secondo insieme a Canzian, mancando al via sia il leader Ferrarotti che anche quest’ultimo.

Frizzante si prospetta anche il dualismo alla distanza tra i Costruttori: Ford e Skoda sono vicine, la classifica è corta. Il marchio “dell’ovale blu” è avanti di tre punti sul marchio ceco, mentre Peugeot si trova ad inseguire con l’abisso di ben 17 punti da recuperare.

Non da meno sarà lo scenario che si presenta per il tricolore “terra”. Chi pensa in grande, quindi al titolo, ci sarà: sarà nel mirino di molti il padovano Nicolò Marchioro, con il sempreverde Marco Marchetti al suo fianco sulla Skoda Fabia R5. Leader della classifica con l’inezia di 0,50 punti sul sammarinese Daniele Ceccoli (Campione in carica e vincitore nella gara per lui di casa a San Marino di inizio luglio), Marchioro dovrà difendersi dai sicuri attacchi del pilota “del Titano”, coadiuvato da Capolongo. Ma premono e fremono in diversi altri, pronti a tirar su punti avendo già uno zero in casella: si parla dei due veneti Giacomo Costenaro (affiancato da Bardini -Peugeot 208 T16 R5) ed il due volte Campione del “terra” (2012 e 2015) Mauro Trentin (con Alice De Marco, su Skoda Fabia) e sicuramente vorrà dire la sua anche il bresciano Luigi Ricci (Ford Fiesta, con Biordi alle note), andato a punti solo al “Nuraghi” in Sardegna ad aprile e pronto a creare scompiglio in alta classifica. Da non sottovalutare poi anche la presenza dell’esperto Alessandro Taddei, anche lui con la Skoda Fabia R5, con Gaspari alle note, e dello svizzero Lorenzo Della Casa, con una Fabia R5 pure lui, in coppia con Pozzi.

Da osservare anche la corsa riservata al Campionato Italiano R1, quello delle “piccole”, dove il favorito, nonché leader della classifica, è il ventiduenne piacentino Giorgio Cogni con la Swift R1B, con il campione uscente Stefano Martinelli con la Swift Boosterjet RS deciso ad attaccare per ridurre il gap dei 6 punti di passivo che ha. Il loro dualismo caratterizzerà anche il monomarca Suzuki Rally Trophy, dove sono iscritti anche Poggio, Rivia e Gozzoli.

Due le “dame” al via: la leader della classifica Rachele Somaschini (Citroen DS3 R5) e la toscana Corinne Federighi (Renault Clio R3), dietro di lei ad 1,5 punti nella classifica femminile.

QUATTORDICI PROVE SPECIALI SU UNO STERRATO CHE PROMETTE SPETTACOLO

Il tracciato sarà come tradizione vuole molto tecnico e selettivo, punteggiato da 14 prove speciali in totale (sei diverse), pronte ad esaltare i cultori dei rallies su strada bianca: cinque impegni cronometrati sono in programma venerdì 21 settembre, tra i quali anche la “Superprova” Speciale, la “spettacolo” prevista dentro il crossdromo “Tittoni” di Cingoli (km 2,600), uno dei templi mondiali delle “due ruote artigliate”, già utilizzato in diverse occasioni ad uso e consumo dei rallisti, con evidente soddisfazione. Le vetture percorreranno due giri del percorso nelle strade sterrate adiacenti al Crossodromo, interessando per circa il 50% un percorso ricavato all’interno dell’impianto stesso.

La PROVA SPECIALE N. 2/4 “Avenale” (km 5,180) è già stata utilizzata in passato, ma con la parte finale allungata. La PROVA SPECIALE N. 3/5 “Saltregna” (km 5,470) è inedita, mai utilizzata prima. Si svolge nelle vicinanze dell’Acquaparco VerdeAzzurro e come conformazione di territorio ricorda quella “Dei Laghi”.

La PROVA SPECIALE N. 6/9/12 “Cupramontana” (km 6,040) è una “piesse” già percorsa varie volte da questa gara, stavolta accorciata nella parte iniziale a causa di previsti lavori di asfaltatura.

La PROVA SPECIALE N. 7/10/13 “Castel Sant’Angelo” (km 10,600) è una classica del Rally Adriatico, effettuata in varie conformazioni e lunghezze negli anni. La prova avvia alle porte dell’abitato di Santo Stefano. La PROVA SPECIALE N. 8/11/14 “Laghi” (km 11,930) è l’unica rimasta completamente invariata rispetto allo scorso anno ed anch’essa è un “classico” del Rally Adriatico.

La distanza completa del percorso è di 450 chilometri, dei quali 110 di distanza competitiva, mentre la gara riservata al Campionato Regionale (Coefficiente 2) si presenta più corta, con 70 chilometri di prove speciali, sui 305 totali.

La partenza sarà venerdì 21 settembre alle ore 13,31 da Viale Valentini in Cingoli e la prima giornata chiuderà alle 19,10, con l’ingresso nel riordino notturno. L’indomani, sabato 22, il primo concorrente ne uscirà dalle 8,01 e l’arrivo finale, sempre a Cingoli, a partire dalle ore 19,00.

NELLA FOTO : Il leader del campionato Andreucci, lo scorso anno in gara al rally Adriatico (foto Bettiol)