ANDRIOLO, UN LAMPO NELLA NOTTE DI SAN MARTINO

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Il vincitore del Benacus Rally, in gara con una Ford Fiesta di Xmotors, parte forte la sera ma è costretto ad un prematuro ritiro, complice noie tecniche, al Sabato.

Una trentottesima edizione del Rally San Martino di Castrozza abbastanza complicata, quella che ha visto protagonista Xmotors nel recente weekend.
Archiviato il forfait anticipato di Forato, rimasto comunque leader del Campionato Italiano WRC tra le R5 quando all’appello manca solo l’appuntamento di Como, tutti gli occhi erano puntati sul fresco vincitore, all’esordio sulla Ford Fiesta del sodalizio trevigiano, del Benacus Rally: Rudy Andriolo.
Affiancato da Andrea Saioni, alle note, il portacolori della scuderia Daytona Race si presentava ai nastri di partenza del San Martino, con tanta voglia di confrontarsi in un contesto dall’elevato livello tecnico e sportivo.
Una sfida nella sfida, essendo alla guida dell’esemplare ex tricolore con Giandomenico Basso nella stagione 2016, che il pilota trevigiano approcciava nel giusto modo.
Pronti, via e nella roulette meteo della super speciale spettacolo “San Martino Cittadina” Andriolo, complice l’aiuto della dea bendata, si permetteva il lusso di mettere tutti in riga: 11”5 a Zanazio, 24”6 a Soppa, 25”5 a Bianco, 27”1 a Maestrini, 43”3 a Carella e 51”1 ad Erbetta.
La roulette della prima prova dava già un’importante scossone alla classifica provvisoria tra le R5, dove Andriolo si poneva nel ruolo insidioso della lepre da inseguire.

“La prima prova è stata un autentico terno al lotto” – racconta Andriolo – “perchè, non appena partiti, è arrivato il finimondo. Ha cominciato a diluviare ad un ritmo impressionante e ci siamo trovati a percorrere la speciale con gomme chiuse. Nonostante tutto abbiamo segnato, con sorpresa, il tempo migliore, con distacchi importanti dagli avversari. Sapevamo che la gara sarebbe stata lunga ma partire con il piede giusto e lasciare gli altri a rincorrere è sempre buono.”

Purtroppo le ambizioni del pilota trevigiano venivano pesantemente ridimensionate, il giorno seguente, sulla speciale di “Manghen”.
Un guasto tecnico, che lo costringeva a fermarsi ripetutamente nel corso del tratto cronometrato, si traduceva in un passivo di oltre un minuto dalla leadership.

“Sulla seconda prova” – sottolinea Andriolo – “dopo circa cinque chilometri si è accesa una spia e la vettura andava in protezione. Ci siamo dovuti fermare per eseguire la procedura di reset e siamo ripartiti. Questo è successo tre volte lungo la speciale. Una volta portata fuori dalla prova abbiamo deciso, assieme al team Xmotors, di ritirarci perchè non era chiara la causa di questo problema. Davvero un peccato. Il team è fantastico. Grazie di cuore a Francesco, di Xmotors, e a Dario, di Daytona Race. Grazie a tutti i nostri partners, i quali ci han sostenuto in questo importante evento. Ci piacerebbe essere al via del Due Valli, per riscattare questa sfortuna.”