Campionato Italiano GT – Il 5° posto di Monza tiene in gioco fino alla finale del Mugello il driver Audi Bar Baruch

Sulla storica pista del parco della Villa Reale non è riuscito ai giovanissimi dei quattro anelli Bar Baruch e Mattia Drudi il doppio “miracolo” di vincere due corse consecutive con una spettacolare rimonta dal settimo posto in griglia, ma l’emozionante successo del sabato sul bagnato ed il quinto posto ottenuto sotto il sole autunnale della domenica sono risultati sufficienti a tenere vive le speranze di “scudetto” del pilota israeliano. Baruch tornerà in pista nelle ultime due corse della stagione in programma al Mugello con un bottino di 132 punti, deciso a fare da terzo incomodo per il titolo tra il duo Lamborghini leader (oggi vincitore) Giacomo Altoé/Daniel Zampieri e l’alfiere Ferrari Stefano Gai, che di punti ne hanno rispettivamente 143 e 138.

Per il giovanissimo Drudi, cui oggi spettava il compito di prendere il via, il turno non è stato da brividi come quello di ieri, quando ha ottenuto la prima vittoria della carriera GT3 guidando da funambolo sul bagnato con gomme slick. Peraltro il romagnolo, partito dal settimo posto in griglia, ha subito guadagnato una posizione scavalcando la sola BMW in pista. Drudi ha dovuto tenere a bada il sottosterzo della sua R8 LMS nei primi giri, trovandosi meglio man mano che la distanza aumentava, tanto da fare il suo miglior crono appena prima di cedere il volante a Baruch al tredicesimo giro.

L’israeliano ha scontato i 15″ di “handicap-premio” che viene attribuito a tutti i vincitori ed è rientrato in pista alle spalle di un trio di Lamborghini Huracan che hanno monopolizzato il podio, tra i quali quella dei leader della classifica provvisoria Altoé-Zampieri e della Ferrari di Stefano Gai, rivale diretto per il titolo che aveva da poco scontato un drive-through per la partenza anticipata del compagno di team Giancarlo Fisichella, partito in pole. Malgrado il pilota di Karmiel si trovasse a suo agio con l’assetto della vettura di Emilio Radaelli, oggi sul tracciato brianzolo la scorrevolezza della 488 appariva superiore e Baruch ha potuto solo lottare per contenere il distacco dal rivale al minimo e tenere a distanza l’altra 488 di Daniel Mancinelli e Andrea Fontana.