A CIVIDALE MANCIN, SECONDO, IPOTECA IL TIVM

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Michele Mancin è tornato in forma ed il secondo posto, in classe A 1600, siglato in occasione dell’edizione numero quarantuno della Cronoscalata Cividale – Castelmonte, tenutasi nel recente weekend, conferma la ritrovata competitività del due volte tricolore.

Abbandonato il programma nel Campionato Italiano Velocità Montagna, al culmine di un 2018 costellato da cronici problemi tecnici, il pilota della Citroen Saxo gruppo A, curata da Assoclub Motorsport, ha ritrovato una sorta di seconda giovinezza nel Trofeo Italiano Velocità Montagna, serie che lo vide siglare i primi successi una decina di anni orsono.

Aveva bisogno di risposte chiare, il portacolori della scuderia polesana Mach 3 Sport, e la salita friulana gliele ha concesse, infondendogli quella fiducia che si è tradotta in un bottino di punti, probabilmente decisivi, per sigillare il successo in campionato.

Il profondo restyling, che ha visto protagonista la trazione anteriore del double chevron ha dato i suoi frutti, ed il pilota di Rivà allunga in vetta al TIVM, nella zona riservata al nord Italia.

“Avevamo tremendamente bisogno di riscontri positivi” – racconta Mancin – “perchè il percorso vissuto nel CIVM poteva essere paragonato ad un tunnel senza fine. Tanti, tantissimi problemi di natura tecnica ci hanno reso la vita impossibile. La salita di Cividale, a parte qualche raro caso, ci ha portato sempre bene e, anche quest’anno, non ci ha voltato le spalle. Abbiamo lavorato sodo sulla Saxo prima di salire in Friuli, identificando vari problemi sul setup, ed i risultati, finalmente ci hanno gratificato. Abbiamo ritrovato parte della competitività che avevamo anni fa. Le sensazioni sono state molto buone e ora siamo certi di lavorare nella giusta direzione. Abbiamo ancora tante cose da perfezionare ma quel che conta è invertire la rotta. Un grazie di cuore a Stefano Petean che mi ha seguito in questo weekend di rilancio.”

Una sessione di prove, finalmente, serena vedeva un Mancin infilarsi nella scia del locale Grudina, quest’ultimo alla guida di una più evoluta Renault Clio Super 1600, vettura abitualmente utilizzata nei rally.

In gara 1 il pilota di Rivà, complice alcune bandiere gialle segnalate lungo il tracciato, incassava un passivo di 5”66 dal casalingo mentre, sulla seconda tornata, il gap si alzava a 8”10, complice un dritto del pilota della Citroen Saxo gruppo A.

Un secondo posto che vale una vittoria per Mancin, pronto a scendere in quel di Orvieto, il prossimo weekend, per chiudere la partita nel Trofeo Italiano Velocità Montagna 2018.

“Non siamo perfetti” – sottolinea Mancin – “ma abbiamo ritrovato il bandolo della matassa. In gara 1 ho trovato due commissari che segnalavano un pericolo. La curva era cieca ed ho alzato il piede. In gara 2 ho forzato il ritmo, arrivando lungo su una staccata con la vettura scomposta. Non importa, va bene così. Avevamo come punto di riferimento Grudina, il quale abita a tre chilometri di distanza, su una vettura più evoluta. Sono arrivati punti buoni in chiave TIVM ed ora dobbiamo concentrarci per Orvieto. Vogliamo chiudere la pratica con una gara di anticipo.”