Il 1° Rally Storico Costa Smeralda è di Iccolti e Zanchetta

Una riuscita prima edizione del Rally Storico e della gara di regolarità a media ha riportato le auto storiche sulle strade dove 40 anni fa s’iniziò a scrivere la storia del grande rally isolano.

Ottima la regia di Aci Sassari e tanti i ricordi e le emozioni di chi c’era anche nel 1978

Passione, agonismo, emozione: sentimenti che hanno fatto da corollario alla prima edizione del Rally Internazionale Storico Costa Smeralda, perfettamente organizzato dall’Automobil Club Sassari e andato in scena sulle strade della Gallura nelle giornate di venerdì 19 e sabato 20 ottobre; le stesse strade utilizzate nella prima edizione del 1978, ora asfaltate, ma sempre molto impegnative e tecniche, come confermato da diversi equipaggi dopo le ricognizioni. E come quarant’anni prima, anche la sede delle verifiche è stata ospitata presso l’Hotel Cervo Tennis, facendo riaffiorare a più di qualche addetto ai lavori presente, un brivido d’emozione.

Una manifestazione fortemente voluta nel quarantesimo anniversario della prima edizione di un rally entrato di diritto nella storia della specialità e non solo in Italia, riproposta con la formula del rally e della regolarità a media per auto storiche, grazie anche alla collaborazione della Regione Sardegna, del Comune di Arzachena, della Marriott, di Mirtò, nonchè di Aci Storico e dell’Automobile Club d’Italia, il cui Presidente Angelo Sticchi Damiani, era presente alle fasi salienti dell’evento.

Una cinquantina gli equipaggi regolarmente partiti, suddivisi in venticinque rallysti e ventiquattro regolaristi: numeri confortanti soprattutto visto il calendario affollatissimo – con altri due rally storici nello stesso fine settimana – e la stagione oramai agli sgoccioli.

Si parte con la storica “Isuledda” ed è la Porsche 911 di Iccolti e Zanchetta a piazzare la prima zampata precedendo la Lancia Stratos dei compagni di scuderia (Team Bassano) Costenaro e Zambiasi, la BMW M3 di Guarducci – Bazzani, l’altra Porsche 911 di Lo Presti – Zanella e la Lancia Delta Integrale dei locali Caragliu e Atzei riusciti a prender il via dopo una disavventura durante il test pre-gara e impegnati a prender le misure all’impegnativo mezzo; il primo crono emette già un verdetto, decretando il prematuro ritiro per rottura del differenziale della Ford Sierra Cosworth di Bentivogli e Musselli.

Iccolti impone il proprio passo anche sulle restanti tre prove della prima tappa che chiude con 32’8 su Costenaro, 44’4 su Guarducci, 46’3 su Lo Presti e 59’7 su Caragliu.

Nella seconda tappa iniziata con la “Campovaglio”, Costenaro reagisce e firmando anche la “Aglientu” si porta a soli 15″ dal leader penalizzato anche da 10″ per partenza anticipata. Nel frattempo hanno alzato bandiera bianca Guarducci, a causa di una toccata, e Lo Presti per un problema meccanico; manca all’appello anche l’Alfasud di Seddone e Idini. Si arriva quindi al riordino di Tempio Pausania col duo veneto al comando e Caragliu saldamente in terza posizione; in bella evidenza anche i locali Conti e Demontis a loro agio con la Peugeot 309 Gti e i torinesi Parisi e D’Angelo, ottimi quinti su Porsche 911 2.0.

Si riparte con tre prove da disputare e Costenaro che tenta l’assalto vincendo anche nella ripetizione della Campovaglio, ma Iccolti reagisce con gli scratch nelle altre due assicurandosi la vittoria.

E’ il palco posizionato al Molo Vecchio di Porto Cervo Marina, ad accogliere tra gli applausi di un pubblico festante, Agostino Iccolti e Giulia Zanchetta vincitori con la Porsche 911 RSR della prima edizione del Rally Storico Costa Smeralda davanti a Giorgio Costenaro e Lucia Zambiasi su Lancia Stratos; visibilmente emozionati, Bernardino Caragliu e Mauro Atzei hanno completato il podio con la Lancia Delta Integrale 16V con la quale i portacolori del Porto Cervo Racing Team, festeggiatissimi al momento della consegna delle coppe, si sono anche aggiudicati la classifica del 4° Raggruppamento.

Gian Battista Conti e Marco Demontis su Peugeot 309 Gti chiudono una gara tutta all’attacco in quarta posizione risultando i più veloci tra le “2 litri” e quinti si confermano Antonio Parisi e Giuseppe D’Angelo con la Porsche 911 S del 1969 con cui primeggiano nel 1° Raggruppamento. Il sesto gradino dell’assoluta è appannaggio dell’Opel Kadett Gsi Gruppo A di Gianni Coda e Sergio Deiana, seguiti dai velocissimi fratelli Marc e Stephanie Laboisse i quali con la piccola Autobianchi A112 Abarth si aggiudicano il 3° Raggruppamento precedendo la Volkswagen Golf Gti di Massimo Giudicelli ed Angelo Pastorino, ottavi. Noni chiudono Giuseppe Tedde e Maurizio Carta anch’essi su A112 Abarth e la top- ten viene chiusa da Corrado Lazzaretto e Giuseppe Pirisinu su Ford Escort RS.

Sui venticinque equipaggi partiti se ne sono classificati diciotto e la classifica delle scuderie ha premiato il Team Bassano che ritorna in Veneto con un bottino più che soddisfacente, ma soprattutto con un bellissimo ricordo di una manifestazione che ha regalato tante emozioni.

SPAGNOLI PIGLIATUTTO NELLA REGOLARITA’

Se in Italia la regolarità a media ha iniziato da poco a muovere i primi passi, in altri Paesi è disciplina ben consolidata e conferma ne è arrivata dagli equipaggi spagnoli che hanno monopolizzato il podio assoluto con Jordi Remù Espada e Nuria Bergel Petit vincitori su BMW 325 totalizzando 23 penalità; al secondo posto hanno piazzato la Porsche 911T di Marco Castellnou e Monica Perez Zortilla staccati di 51 punti e al terzo si è classificata la Volkswagen Golf Gti di Ramon Garcia e Alba Gayete a 91 punti dai vincitori. Primo degli italiani, l’equipaggio Massimo Corallo e Arminio Alicicco, quarto con la Lancia Fulvia Coupè, davanti a quello della Lancia Beta Montecarlo di Valentino Poddi e Alessio Bellisai che completano la top five.

Tra i conduttori in gara hanno destato molta curiosità Maurizio Verini, vincitore della prima edizione del 1978 con la Fiat 131 Abarth e in quest’occasione alla guida di una 124 Abarth, e il due volte Campione del Mondo Rally Tiziano Siviero impegnato a navigare Gabriele Deidda sulla Ford Escort RS.

Andrea Zanovello