L’ultima rincorsa al titolo GT dell’Audi di Bar Baruch partirà dalla posizione più scomoda

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È riuscita grazie ad un podio la difficile missione di Bar Baruch e Benoît Tréluyer di mantere il pilota israeliano dell’Audi in lizza per lo “scudetto” del GT3 italiano; tuttavia domani nella quattordicesima ed ultima gara della stagione Baruch scenderà in pista nella posizione più scomoda tra i quattro piloti che puntano al titolo. Partiti in pole position Stefano Gai e Giancarlo Fisichella hanno vinto la loro quarta corsa del 2018 con la Ferrari 488, scavalcando il duo Lamborghini oggi quarto Giacomo Altoé/Daniel Zampieri. Gai considerando gli scarti previsti dal regolamento sportivo parte con 149 punti, contro i 144 del duo della Huracan. Baruch ne avrà da recuperare ben 15 al ferrarista e 10 ai “cugini” di Sant’Agata, quando in palio ce ne saranno 20 per il vincitore. Domani alle 14.10 in pole partirà la coppia Lamborghini, con la Ferrari terza e l’Audi quinta. Oltre a non avere la pressione dei favori del pronostico, a mantenere accesa la speranza del pilota di Karmiel c’è il fatto di essere meno penalizzato al pit-stop dagli handicap-tempo: l’Audi dovrà fermarsi solo 5″ contro i 10″ della Huracan e i 15″ della Ferrari. Inoltre il meteo prevede maltempo, e l’ultima volta che Baruch e Tréluyer hanno corso insieme sul bagnato (al Paul Ricard) avevano fatto molto bene, restando al comando fino a pochi minuti dalla bandiera a scacchi, quando una gomma dechappata aveva tolto loro nn successo strameritato.

Se il finale della tredicesima corsa della stagione tricolore è stato favorevole all’equipaggio della R8 LMS, l’inizio al contrario non era stato dei più facili. Partendo dalla quarta fila il tre volte vincitore di Le Mans avava concluso il primo giro in settima posizione, riuscendo a contenere gli attacchi della prima guida Lamborghini Mirko Bortolotti per una decina di passaggi. Ma poi nella parte più elevata del tracciato la Lamborghini di Spinelli/Veglia prima di ritirarsi perdeva liquidi in pista e Tréluyer era uno dei piloti che rischiava di uscire di pista sull’asfalto scivoloso, evitando l’errore di un soffio ma lasciandosi scavalcare dalla Huracan del trentino. Il francese rientrava ai box staccato di circa mezzo minuto dalla Lamborghini allora provvisoriamente leader con Mapelli/Jiatong e di una ventina di secondi dalla Ferrari.

L’israeliano dell’Audi rientrava in pista al sesto posto, proprio davanti alla Lamborghini di Altoé e Zampieri che aveva scontato i 25″ di “handicap-premio” per i due arrivi a podio di Monza. Baruch guidava molto bene per tenere a bada il giovanissimo veneto e i due rivali, pur staccati dalla Ferrari di Stefano Gai al comando nella seconda parte di gara, recuperavano terreno sulla piccola flotta di Huracan che li precedevano. Per evitare di far perdere troppi punti ad Altoé e Zampieri rispetto al rivale del Cavallino Rampante in testa alla gara, al 26.imo giro si assisteva all’insolito spettacolo di tre Lamborghini che si facevano da parte per lasciar salire l’Audi al terzo posto (dietro all’unica BMW) e soprattutto la Huracan in lizza per il campionato al quarto; proprio in quest’ordine finiva la penultima manche del campionato italiano GT3.