Christopher Lucchesi al “Nido dell’Aquila”: un debutto “d’argento” sullo sterrato

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Un apprendistato di alto profilo ed un risultato altrettanto tale, per Christopher Lucchesi, lo scorso fine settimana si al “Nido dell’Aquila” (a Nocera Umbra Perugia), penultima prova del Campionato Italiano Rally Terra (CIRT).

Il debutto su fondo sterrato, per il giovane figlio d’arte, portacolori della Scuderia Rally Revolution, ha coinciso con un interessante secondo posto di classe R2B e dodicesimo assoluto, dietro al vincitore Trevisani.

Lucchesi Jr ha ritrovato il volante della Peugeot 208 R2, nello specifico l’esemplare della squadra lombarda GF Racing, sulla quale è stato chiamato ad affiancarlo un nuovo copilota, il pratese Andrea Cecchi, esperto soprattutto di rallies su sterrato, rivelatosi utile consigliere per far affrontare al ragazzo con tranquillità un momento importante della carriera sportiva

Ottima la risposta in gara, per Lucchesi, sia sotto l’aspetto tecnico-sportivo che pure come approccio psicologico ad uno scenario mai visto prima, ben aiutato nel suo percorso sia dal copilota che dalla squadra. Il rally in ampia parte del suo svolgimento è stato avversato dal maltempo, affrontato quindi da Lucchesi con molte difficoltà, quelle che sotto la bandiera a scacchi hanno definito una prestazione importante, soprattutto sotto l’aspetto didattico, per acquisire esperienza di guida. La soddisfazione è ampia, il divario tecnico con gli avversari, tutti con significativa esperienza su strada bianca, è stato tutt’altro che un solco profondo ed anche i riscontri cronometrici nelle otto prove regolarmente disputate forniti hanno soddisfatto in pieno, con una progressione importante, man mano che i chilometri di gara scorrevano.

“E’ accaduto quello che temevo – commenta Lucchesi il quale, con i suoi 19 anni, era il più giovane conduttore al via del rally umbro – con lo sterrato è stato amore a prima vista. Adesso il difficile sarà tornare . . . sull’asfalto! Una gara molto bella, un percorso difficile, condizioni meteo che ci hanno fatti dannare e tanta, tanta scuola, tanta esperienza immagazzinata. Sono stato davvero fortunato, sia la squadra che il mio copilota Cecchi ed ovviamente i miei genitori mi hanno messo in condizione di poter portare a termine un’esperienza importantissima, unica, che rimarrà per sempre nel cuore e nella mente. Spero di poterci tornare a breve sullo sterrato, dico la verità, non mi dispiacerebbe farci tutta la stagione prossima. Le sensazioni che si provano sono uniche! ”.

FOTO L. D’ANGELO