165 RICHIESTE DI PARECIPAZIONE: LA RONDE CITTÀ DEI MILLE COSTRETTA A SCREMARE

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Letteralmente sfondato il tetto delle 120 vetture ammesse per la corsa orobica. Chiesta la deroga per le 130 ma in trentacinque dovranno stare a casa.

Numeri altisonanti che creano entusiasmo ma anche imbarazzo. Gli organizzatori della Ronde Città dei Mille, nella fattispecie la Ares Communication e la Giesse Promotion, sono stati sommersi dalle richieste di partecipazione per la 14° edizione della gara che si svolgerà durante il prossimo fine settimana. Alla gioia, in queste ore, fa da contraltare l’ulteriore lavoro al quale sono chiamati i “timonieri” della corsa con relativo imbarazzo per le esclusioni.

Ben 165 –centosessantacinque- domande di partecipazione sono giunte al comitato organizzatore: ben oltre le 120 consentite e comunque maggiori rispetto anche ad un’eventuale concessione di deroga a 130 che gli organi federali stanno valutando.

Chi escludere? – Il taglio di almeno trentacinque equipaggi sta creando malumori negli esclusi ma dalla Giesse Promotion fanno sapere con estrema chiarezza le modalità di esclusione: “Prima di procedere con le eventuali estrazioni, abbiamo dovuto controllare ogni singola domanda di iscrizione escludendo tutte quelle giunte in ritardo e quelle incomplete; con “incomplete” l’annuario contempla anche quelle domande magari compilate correttamente ma non corredate dal pagamento della tassa di iscrizione.”

Musi lunghi tra i molti che hanno iniziato a ricevere le prime comunicazioni di esclusione ma “d’altronde non possiamo far partire una gara con 165 auto e qualcuno scontento ci sarà sempre” continua Nicola Colombo di Ares Communication.

Non appena verrà comunicata la decisione di un’eventuale deroga a 130 (la logistica di gara non consente numeri maggiori), verrà pubblicato l’elenco iscritti.

Nuova logistica= successo! – La nuova logistica che vedeva escludere la città di Selvino dalle operazioni di controllo della gara, aveva creato qualche apprensione negli organizzatori che però ora realizzano la bontà della scelta: la gara è inalterata nella prova speciale e quindi nel suo fascino: “Selvino è una location meravigliosa” ha concluso Colombo “ma la distribuzione del Parco Assistenza e la ricettività alberghiera ci metteva in ginocchio; evidentemente il pubblico ha apprezzato”.