19° RALLY ADRIATICO : VITTORIA DI ANDREUCCI-ANDREUSSI

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Due giorni di grande spettacolo ed agonismo, sulle strade dell’entroterra marchigiano hanno nuovamente rimesso sul grandino più alto del podio la coppia Campione d’Italia. Notevole la bagarre generata con gli ufficiali Skoda Scandola-D’Amore, con Trentin-De Marco terzi. Ha interrotto un digiuno di allori – in terra marchigiana – che durava dal 2009, Paolo Andreucci, che ha vinto oggi il 19° Rally Adriatico, terza prova del Campionato Italiano Rally (prima su fondo sterrato) e seconda del Trofeo Rally Terra, cui sono state aggregate anche le prove del tricolore Cross Country (terza gara stagionale) e del Challenge di IV e V zona.

Il pilota ufficiale Peugeot, affiancato da Anna Andreussi sulla Peugeot 207 S2000 della Racing Lions ha dunque consolidato il suo primato in classifica di Campionato dopo la vittoria al Ciocco e la seconda piazza al “1000 Miglia”, cercando il primo deciso allungo stagionale.

Andreucci ha ingaggiato un duello decisamente acceso ed avvincente con il giovane veronese Umberto Scandola, al via con la Skoda Fabia S2000 ufficiale, affiancato da Guido d’Amore. Proprio quest’ultimo aveva iniziato, ieri, la contesa al comando, per poi vedersi oggi ridotto lo scarto con le prime due prove mattutine e successivamente con la terza (ripetizione della prima) ha visto il sei volte Campione tricolore operare il sorpasso.

Successivamente Andreucci ha forzato il ritmo mentre Scandola prima è incappato in un errore arrivando “lungo” in una curva durante l’ottava prova perdendo tempo prezioso e nella successiva ha forato lasciando per strada circa circa 20”. Da quel momento in poi, Andreucci, ha allungato progressivamente andando quindi a vincere sul portacolori della Casa boema, il quale si è confermato comunque il suo più agguerrito rivale per la corsa al titolo 2012.

I due si sono lasciati alle spalle un’accesa bagarre, fatta di avvicendamenti continui: ieri sera la terza piazza provvisoria l’aveva fatta sua il bresciano Luigi Ricci (Subaru Impreza R4), poi stamani affondato in classifica da problemi alla turbina e poi fermatosi per incidente. Dal notevole fermento vissuto, davanti al pubblico delle grandi occasioni, è emersa la terza posizione andata nelle mani del trevigiano Mauro Trentin, in coppia con Alice De Marco, su una Peugeot 207 S2000, quindi primi degli iscritti al Trofeo Terra.

Il due volte Campione del Trofeo Terra, dopo una prima tappa di attesa, in quella odierna si è espresso su alti livelli, ingaggiando accesi duelli per tutta la giornata con il sammarinese Daniele Ceccoli (Peugeot 207 S2000) ed anche con il bergamasco Matteo Gamba (idem). Ceccoli, arrivato ad occupare la terza piazza dopo sette prove, durante la penultima fatica cronometrata è incappato in un errore capottando ed anche l’altro non è stato esente da errori, riuscendo comunque a chiudere in una lodevole quarta posizione finale.

Quinto assoluto è arrivato il bresciano Stefano Albertini, alla sua seconda gara con la Peugeot 207 S2000 del programma promosso da ACI CSAI e Pirelli con Peugeot. Il pilota di Vestone era qui alla sua prima vera esperienza su sterrato con una trazione integrale ed ha cercato soprattutto di sentire le giuste sensazioni con la vettura francese, meritandosi il rinnovato apprezzamento di tutti.

Sesta posizione sotto la bandiera a scacchi per il trentino Renato Travaglia, con una Mitsubishi Lancer EVO IX. Una gara regolare, quella del blasonato pilota di Cavedine, affiancato da Granai, che a metà della giornata odierna è stato rallentato da problemi alla turbina (PS 7) ed alla fine ha rilevato la posizione dall’altro sammarinese Loris Baldacci (Skoda Fabia S2000), pure lui incappato in un incidente al termine della nona prova speciale.

Ancora una volta assai interessante la gara riservata agli Junior “Under 28”, la cui vittoria è andata nuovamente in mano all’ufficiale Citroën Simone Campedelli (Campione in carica di categoria), anche settimo assoluto. Pur avendo avviato la sfida con la condizione di un’uscita di strada durante lo Shakedown ieri mattina, con la sua DS3 R3 già al termine della prima serie di quattro prove il romagnolo era al comando della categoria, posizione consolidata oggi con una prestazione ancora sopra le righe, quella che appunto gli ha assicurato il terzo successo consecutivo stagionale. Ieri Campedelli aveva lottato con forza contro il veloce finlandese Mikko Pajunen, con una Renault Twingo R2, autore di una gara pregevole, con la quale ha chiuso secondo di Junior e primo del Trofeo Renault Top.

Tornando alla top ten assoluta, ottavo è arrivato Alessandro Perico (Peugeot 207 S2000), in coppia estemporanea con Matteo Chiarcossi. In palese debito di esperienza sui fondi sterrati, Perico ha cercato soprattutto di trovare con essi il feeling ottimale per andare ad acquisire punti importanti nella corsa riservata agli equipaggi indipendenti.

Il fazzoletto dei primi dieci dell’assoluta è completato dal giovane trevigiano Giacomo Costenaro (in coppia con Ciucci su una Peugeot 207 S2000), in forte crescita tecnica sulle strade bianche e da Pajunen.

Nella gara riservata al Cross Country, dopo quattro delle sei prove in programma la leadership è per l’equipaggio ufficiale Suzuki Codecà-Fedullo, su una Grand Vitara 3.6 V6, tra i due contendenti del Challenge di zona, i fratelli Balletti con una Mitsubishi Lancer Evo IX e il giovane veneto Marchioro, con una meno potente Renault Clio R3, si è sinora assistito ad un duello ravvicinato .

La gara, che ha inaugurato la nuova regola Federale che prevede sia lo Shakedown a determinare l’ordine di partenza, ha confermato il proprio status di evento di riferimento per le gare su fondo sterrato italiane, confortata anche dal notevole appoggio avuto dal Comune di Cingoli, che da alcune stagioni si è impegnato in prima persona al fianco dell’organizzatore PRS Group credendo nel forte potenziale dello sport come veicolo di promozione del territorio. 

CLASSIFICA ASSOLUTA (top five) :  1. ANDREUCCI-ANDREUSSI (Peugeot 207 S2000) in 1:22’14.2; 2. SCANDOLA-D’AMORE (Skoda Fabia S2000) a 32.8; 3. TRENTIN-DE MARCO (Peugeot 207 S2000) a 1’36.3; 4. GAMBA-INGLESI (Peugeot 207 S2000) a 1’54.0; 5. ALBERTINI-SCATTOLIN (Peugeot 207 S2000) a 2’13.2.

foto: Andreucci in azione (Passaniti/Peugeot)