Al Rally del Ciocco solo la sfortuna corre più veloce di Razzini

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Due forature fanno perdere al pilota di Parma (foto Mario Leonelli – Actualfoto) il podio all’esordio nel tricolore Asfalto: alla fine il bottino è un quinto posto (ed un undicesimo assoluto), ma soprattutto restano prestazioni di alto livello che lasciano ben sperare per il prosieguo della campagna tricolore dell’equipaggio di Collecchio Corse.

L’impresa è solo sfiorata, ma l’impronta che Marcello Razzini e Gianmaria Marcomini hanno lasciato all’esordio nel Campionato Italiano Rally resta. Ed è indelebile. Manca davvero solo il risultato a suggellare la prova maiuscola firmata dal 30enne pilota parmigiano e dal 47enne navigatore piacentino (ma trapiantato nel lodigiano) al rally del Ciocco, gara d’apertura del principale campionato nazionale. Sulle strade garfagnine, l’equipaggio di Collecchio Corse chiude undicesimo assoluto e quinto nella classifica del Campionato Rally Asfalto, ma attardato pesantemente da un paio di forature subìte nella prima metà della corsa lucchese, senza le quali la bandiera a scacchi finale avrebbe sancito un piazzamento nella zona centrale della top10 assoluta ed un podio nel tricolore Asfalto.

Marcello Razzini va subito dritto al punto, esternando una lodevole autocritica: “Le forature sono avvenute per due mie sbavature di guida; purtroppo, però, si sono verificate nei punti meno fortunati, tanto che nella prima occasione – sulla terza prova – abbiamo fatto una quindicina di chilometri con lo pneumatico posteriore destro a terra, perdendo due minuti abbondanti. Mi scuso con team e scuderia, perché senza questi episodi il nostro debutto avrebbe avuto tutt’altro epilogo”.

Il Ciocco di Razzini e Marcomini non può essere circoscritto a questi due frangenti; l’analisi della gara fornisce indicazioni positive ed incoraggianti, come sottolinea giustamente lo stesso pilota: “In termini di prestazioni, credo siamo andati oltre le aspettative – chiarisce subito Marcello -; siamo partiti subito molto forte ed abbiamo comunque tenuto un buonissimo ritmo anche dopo la foratura sulla terza prova, che ci ha di fatto estromesso dai giochi per le posizioni che contano. A quel punto, ci siamo concentrati sulla macchina, facendo qualche esperimento di assetto e con le mescole degli pneumatici. Nonostante un’andatura non certo al limite, in sei delle quattordici prove siamo stati tra i tre più veloci nella classifica del Campionato Rally Asfalto, e questo la dice lunga sulle nostre potenzialità. Sono rimasto molto impressionato dalla Skoda Fabia che ci ha affidato DP Autosport: veloce, subito perfetta nell’assetto, una favola, e mi sono trovato a mio agio anche con gli pneumatici Michelin. Molto buono anche il rapporto con il team, così come è stato un piacere tornare a condividere l’abitacolo con Gianmaria Marcomini, con il quale non correvo dallo scorso settembre”.

Ergo, il bilancio finale di questo primo atto tricolore non è in rosso: “Torniamo a casa con ottimi riscontri. Gli errori commessi sono lezioni preziose in prospettiva futura, per il resto il Ciocco ci ha detto che siamo sulla retta via. Il morale è alto – anche grazie ai complimenti dei nostri rivali, rimasti stupiti dalle nostre prestazioni –, adesso non ci resta che lavorare con la massima concentrazione per cercare di fare ancora meglio a San Remo”.

Foto Lionelli – Actualfoto