40° Rally Appennino Reggiano: De Tommaso-Ascalone (Skoda Fabia – R5) aprono l’International Rally Cup 2019

detommaso_0704

Rocambolesco epilogo per la gara organizzata da Grassano Rally Team: il varesino Damiano De Tommaso e la leccese Giorgia Ascalone hanno sopravanzato nella prova finale i lariani Porro-Cargnelutti (Ford Fiesta – WRC), leader sin dall’inizio. Terzo posto per i reggiani Tosi-Del Barba (Skoda Fabia), Re-Turati (Skoda Fabia) in extremis quarti sulla Volkswagen Polo (R5) di Rusce-Farnocchia. Il rally Nazionale vinto da Vellani-Amadori (Peugeot 208 – R5) su Gatti-Baroni (Mitsubishi Evo X – R4) e Beggi-Alicervi (Skoda Fabia – R5).

SAN POLO D’ENZA, 07.04.2019. Damiano De Tommaso, 23 enne di Ispra (Varese), e Giorgia Ascalone, coetanea di Maglie (Lecce), sono i vincitori della spettacolare 40° edizione del Rally Appennino Reggiano, prima prova della International Rally Cup.

Gara molto equilibrata, quella che ha segnato l’esordio della ‘creatura’ di Grassano Rally Team ed Automobile Club Reggio Emilia nella serie dedicata ai rally internazionali su asfalto: la pioggia (e pure la grandine, vista brevemente a metà gara) ha complicato tutto, rendendo indecifrabile la scelta di assetti e pneumatici. In questo rebus agonistico, i due equipaggi di testa hanno fatto gara a sé, prendendo subito il largo (e spartendosi equamente il primato nelle dieci prove speciali in programma).

Il successo dell’equipaggio a bordo di una Skoda Fabia (classe R5) di Munaretto è maturato proprio nella frazione conclusiva: staccato di 11”7 dai battistrada lariani Paolo Porro e Paolo Cargnelutti, De Tommaso ha strappato il successo all’incredulo rivale nei ventuno, viscidissimi chilometri della prova di Trinità, rifilando alla Ford Focus (WRC) 18”8. La condotta di De Tommaso ha messo in luce una volta di più tutto il talento di quello che è senz’ombra di dubbio uno dei migliori giovani rallysti italiani e rappresenta un inequivocabile segnale per tutti coloro che vorranno battersi per il titolo della International Rally Cup 2019.

“Un’emozione bellissima – il verbo del campione italiano 2018 Junior e Due Ruote Motrici -. Siamo sempre rimasti incollati a Porro e abbiamo iniziato a credere al successo dopo che sulla penultima prova ci siamo imposti nonostante una piccola uscita di strada. A quel punto, abbiamo attaccato e siamo stati premiati. Vittoria che dedico a tutta la squadra ed alla mia navigatrice. L’Appennino Reggiano? Strade bellissime, veloci e sconnesse, una gara davvero molto impegnativa per la quale posso solo complimentarmi con chi l’ha creata”.

Spumante decisamente amaro per Paolo Porro: in testa sin dalla prima prova speciale, l’esperto lariano ha corso con intelligenza e lucidità, sfruttando al meglio la superiorità tecnica della sua Ford Focus. Unico neo, la prova conclusiva: “Non mi riesco a spiegare questo tempo – rimugina il lombardo -; non abbiamo corso al risparmio e la macchina era perfettamente a posto. Dovremo riflettere per capire cos’è successo, perché questa gara dovevamo vincerla. Di buono, tengo il risultato, che potrà certamente tornare utile nel prosieguo del campionato, ed il piacere di essere tornato a disputare una corsa di alto livello”. Porro e Cargnelutti si consolano con la vittoria del ‘Memorial Fabrizio Tosi’ grazie al miglior tempo assoluto staccato nei due passaggi sulla prova di San Polo.

Il terzo posto è dei migliori locali: il carpinetano Gianluca Tosi ed il castelnovese Alessandro Del Barba (Skoda Fabia – R5) hanno confezionato una prestazione maiuscola, cogliendo un podio tutt’altro che scontato. “Abbiamo tenuto un buon passo, gestendo il risultato nel finale; eravamo alla quinta gara su una vettura a trazione integrale e non sarebbe stato possibile fare di meglio; la gioia raddoppia considerando che abbiamo corso il rally di casa e questa è stata davvero l’edizione più bella ed impegnativa. Risultato importante anche in ottica campionato”. Il bronzo è valso ad Alessandro Del Barba la conquista del Trofeo Lombardini, prestigioso premio legato alla gara e destinato al miglior navigatore reggiano nella classifica assoluta.

C’era molta attesa per la prova di Alessandro Re (in gara con Mauro Turati), grande protagonista (ed unico reale antagonista di Rossetti) nella passata edizione dell’IRCup; sulle strade reggiane, però, il bravo comasco ha sofferto, lottando per tutto il fine settimana con qualche noia di assetto della propria Skoda Fabia. Solo nel finale, Re ha sopravanzato il rubierese Antonio Rusce (con Sauro Fornacchia su Volkswagen Polo – R5): il reggiano non ha mai spinto realmente, utilizzando la gara di casa come probante test in vista dell’imminente prova del campionato italiano.

Concreta la gara dei lombardi Roncoroni-Brusadelli (Skoda Fabia) e dei liguri Giacobone-Cicognini (idem), di grandissimo spessore l’ottavo posto assoluto – con successo tra le auto a due ruote motrici – del pilota di Castelnovo Monti Ivan Ferrarotti, affiancato dal bresciano Manuel Fenoli su una Renault Clio R3T, addirittura terzi nella frazione maggiormente avversata dal maltemo.

Subito dietro, gli eccellenti Nicoli-Romei, primi di classe R2B e del trofeo Peugeot Competition Rally Cup Pro – riservato alle Peugeot modello 208 – al termine di un’estenuante duello con Gubertini-Ialungo (undicesimi assoluti); in questa classe, da segnalare i problemi che hanno attardato Zorra-Carbognani e, soprattutto, Rovatti-Cavicchi. La top-10 si è completata con Marco Belli ed Andrea Albertini: il veterano di Castelnovo Monti, alla trentunesima partecipazione consecutiva alla gara, ha firmato un’ennesima prova da incorniciare.

Altri protagonisti di questo 40° Rally Appennino Reggiano condizionato dal maltempo (a metà gara ha fatto capolino persino la grandine) sono stati i modenesi Turrini-Bucciarelli (dodicesimi e terzi di classe con una meno competitiva Citroen C2), i veronesi Targon-Prizzon (sempre molto veloci con la loro Honda Civic – N3), ma meritano una nota di merito anche l’abruzzese Giuseppe Polisini ed il campano Fiorentino Iscaro, in grado di tenere sotto scacco Belli sino a quando un problema al cerchio della loro Mitsubishi (R4) li ha fatti precipitare nelle retrovie. Interessante l’esordio dell’ex pilota di motocross Matteo Bonini: attardato per un’uscita di strada sabato sera, il carpinetano (assecondato dalla parmenese Giancarla Guzzi su Renault Clio R3C) ha mostrato buone cose domenica, staccando in un paio di occasioni tempi decisamente buoni.

Appennino Reggiano senza sorrisi per Riccardo Gatti e Marco Mori (Skoda Fabia – R5), molto attesi dopo il secondo posto del 2018 ma fermati da problemi meccanici innescati da un’uscita di strada ad inizio gara; il girone dei delusi ha fagocitato anche i siciliani Di Benedetto-Longo (Skoda Fabia) – terzi sino a quando hanno ‘stallonato’ uno pneumatico nella prova finale di sabato e poi subito ko alla ripartenza di domenica per una piccola toccata – e Cresci-Ciabatti (Volkswagen Polo – R5), fermati da un’innocua uscita di strada.

RALLY NAZIONALE

Vittoria come da pronostico per il matildico Roberto Vellani ed il pavullese Luca Amadori, in gara su Peugeot 208 (R5). L’equipaggio emiliano ha rimontato con veemenza dopo il testa-coda di sabato, che l’aveva fatto precipitare a 27” dai leader Beggi-Alicervi (Skoda Fabia – R5). Il duello tra i due, però, non c’è mai stato: mentre Vellani-Amadori hanno proseguito a ritmo deciso verso il traguardo (vincendo le quattro prove di giornata), Beggi-Alicervi perdevano tempo prezioso a causa di una foratura. Ad approfittarne sono stati così il rientrante Davide Gatti e Maurizio Barone, ottimi secondi al traguardo con la loro Mitsubishi Evo X (R4); Beggi-Alicervi si sono consolati con il terzo gradino del podio.

Ghirri-Cangini (Ford Fiesta – R5) hanno terminato quarti, davanti ai veloci Giovani-Aldini (Peugeot 106 – K10), ai bergamaschi Danilo ed Alberto Scanzi (Skoda Fabia – R5), ai sorprendenti modenesi Turrini-Aldini (Citroen Saxo – RS Plus 1.6) ed ai non meno competitivi reggiani Dodaro-Aldini (Renault Clio – N3). Gli alti locali Leoni-Marciani (Mitsubishi Evo X – N4) e Ravazzini-Sforacchi (Renault Clio – N3) hanno chiuso la classifica dei migliori dieci; questi ultimi hanno fatto loro il 1° Memorial Roberto Costi per il miglior pilota Under 30 reggiano nella seconda prova speciale della gara.

LA CLASSIFICA FINALE (PRIMI DIECI CLASSIFICATI): 1. De Tommaso-Ascalone (Skoda Fabia R5) in 1:35’53.4; 2. Porro -Cargnelutti (Ford Fiesta WRC) a 7.1; 3. Tosi-Del Barba (Skoda Fabia R5) a 1’33.2; 4.Re -Turati (Skoda Fabia R5) a 2’22.5; 5. Rusce -Farnocchia (Volkswagen Polo R5) a 2’25.6; 6. Roncoroni-Brusadelli (Skoda Fabio R5) a 5’54.0; 7. Giacobone-Cicognini (Skoda Fabia R5) a 6’26.6; 8 Ferrarotti-Fenoli (Renault Clio R3T) a 6’57.2; 9. Nicoli-Romei (Peugeot 208 R2B) a 9’17.7; 10. Belli-Albertini (Mitsubishi Evo X R4) a 9’31.1.