Inizio in salita per Andrea Galeazzi (Jolli Corse)
Al rally Appennino Reggiano, il pilota di Lagrimone e Daniele Pellegrini (foto Massimo Carpeggiani) faticano a causa delle proibitive condizioni meteo, ma mette fieno in cascina per i futuri impegni stagionali.
Discreta la prima, per Andrea Galeazzi. Il Rally Appennino Reggiano non riserva al portacolori di Jolli Corse tutti i riscontri che si sperava di rastrellare in questo esordio stagionale. A complicare la due giorni oltr’Enza del pilota parmense sono state le condizioni climatiche che hanno condizionato la seconda giornata di gara: il continuo alternarsi di scrosci di pioggia (a tratti molto intensa, e non è mancata neppure la grandine, nelle ore centrali di domenica), che hanno reso la scelta degli assetti e degli pneumatici un rebus pressoché irrisolvibile.
La bandiera a scacchi ha ratificato un 20° posto assoluto ed un argento in classe R3T, quando in condizioni ottimale sarebbe potuto arrivare un risultato più soddisfacente soprattutto a livello di classifica generale. Resta, per contro, la prova molto ragionata dell’equipaggio composto dall’esperto pilota di Lagrimone e dal bravo navigatore varanese Daniele Pellegrini, grazie alla quale la Citroen DS3 è arrivata al traguardo indenne in una gara caratterizzata da molti ritiri; i portacolori di Jolli Corse hanno così lasciato San Polo d’Enza con un prezioso bagaglio d’esperienza che tornerà utile nel prosieguo del 2019.
“Questo Appennino Reggiano è stato uno dei rally più complicati affrontati in carriera – spiega Andrea -. Peccato per le frequenti scelte infelici di pneumatici, che ci hanno fatto perdere tempo e qualche posizione in classifica. Ma è stata una due giorni fruttuosa perché abbiamo comunque rotto il ghiaccio a quasi sei mesi dall’ultima apparizione, verificando che il lavoro svolto sulla vettura in inverno è stato perfetto. Diciamo che abbiamo svolto un collaudo probante, andato a buon fine. Ora guardiamo al primo rally di casa, il Taro, fra un paio di mesi, dove speriamo di essere più incisivi”.