“Targa” stregata per Christopher Lucchesi: il motore lo tradisce dopo nove prove
Altra doccia fredda, per Christopher Lucchesi, costretto al ritiro nel primo pomeriggio odierno alla 103^ Targa Florio, in Sicilia, terzo atto del Campionato Italiano Rally, nel quale il ventenne di Bagni di Lucca partecipa per la classifica “Due Ruote Motrici” oltre che per il monomarca Peugeot.
In coppia con Marco Pollicino, Lucchesi era arrivato alla “targa” con una nuova vettura, la Renault Clio R3, sempre della Rally Experience in luogo Peugeot 208 R2 indisponibile perché in via di ripristino dopo l’incidente al recente Rallye Elba con altro pilota e nonostante la nuova dimensione aveva avviato bene la gara: ieri, la prima porzione di sfide l’aveva conclusa al terzo posto, risultato estremamente positivo, avvalorato da ottimi riscontri cronometrici, nonostante alcune difficoltà all’impianto frenante, con il pedale che non dava le sensazioni giuste per affrontare le sfide, peraltro estremamente tirate, in tranquillità.
Purtroppo nel corso della mattina la vettura affidata al portacolori della Scuderia Rally Revolution+1, ha palesato problemi di motore, durante l’ottava prova a circa tre chilometri dalla fine dell’impegno si è avuto un verticale calo di potenza, proseguito poi anche nella successiva, costato molto in termini di tempo perduto. Dopo la successiva assistenza Lucchesi aveva ripreso la gara ma ha dovuto fermarsi prima di entrare nella prova speciale numero 10, avendo di nuovo riscontrato le stesse problematiche precedenti, evitando anche danni successivi al propulsore.
CHRISTOPHER LUCCHESI: “Se nelle due gare precedenti la Dea Bendata chissà dov’era, anche qui in Sicilia non sì è fatta certo vedere. La trasferta della Targa Florio era iniziata non certo bene per aver dovuto operare il cambio di vettura con tutte le incognite del caso, in gara poi la prima parte credo l’avessimo disputata bene, non eravamo troppo lontani da Ciuffi e Panzani, poi siamo affondati. Prima un problema al pedale del freno, che non mi dava la sicurezza necessaria per le “staccate” ma lì, ci abbiamo messo una pezza sopra, poi il motore ha iniziato ad andare a tre cilindri, proprio nel momento in cui iniziavamo davvero a far girare tutto al meglio, senza anche strafare. Abbiamo cercato, con la squadra, di capire il problema e la sua entità, ma purtroppo non siamo arrivati a nulla e ci siamo dovuti fermare per evitare problemi ulteriori. Due ritiri su tre gare è un bilancio fallimentare, dico io, adesso dovremo fare, a mente fredda, una disamina completa su tutto quanto accaduto in tre gare fatte e capire cosa fare per il prosieguo della stagione”.
FOTO L. D’ANGELO