Il Rally della Valdinievole pronto ad un’altra edizione spettacolare
La trentacinquesima edizione di una delle gare di rally toscane più apprezzate conta quest’anno 69 iscritti.
Scatterà sabato pomeriggio da Larciano, la sfida che quest’anno rispolvera tratti di “piesse” che fanno parte della storia del rallismo regionale e nazionale.
Pronostico difficile per il podio, con diversi “nomi” pronti a battersi per salire sul grandino più alto. Tutti ad inseguire il vincitore del 2018, Cavallini, ma attenzione ad Artino, Pierotti e Santini, con Tucci e Giordano outsider di lusso.
Larciano (Pistoia), 15 maggio 2019 – Questo fine settimana andrà in scena il 35° Rally della Valdinievole, con l’organizzazione di Laserprom 015, in collaborazione con l’ACI Pistoia. Esaurito il periodo delle iscrizioni, fissate in 69 equipaggi, si attende adesso che si accendano i motori e dare il via alle sfide, per le quali la bandiera a scacchi sventolerà nel pomeriggio di sabato 18 maggio da Larciano con la particolarità, quest’anno, di un percorso che va a “rispolverare” tratti storici di “piesse” tanto cari a piloti ed appassionati.
La gara sarà valida per il Trofeo Rally Toscano e per il Premio Rally ACI Lucca.
Rispetto all’edizione 2018, il rally varierà il programma di svolgimento, con al sabato prevista una sola prova speciale, un tratto che ricorda le sfide degli anni ottanta. Oltre a Larciano, sede della partenza e dell’arrivo (e del “quartier generale” dell’evento nelle strutture funzionali del Ready Center), vi sarà un sempre maggiore coinvolgimento della città di Lamporecchio, con un controllo a timbro nella ristrutturata piazza IV novembre, oltre che sede anche del riordinamento notturno tra il sabato e la domenica. La gara interesserà poi la città di Pescia, nel cui territorio verrà disputata una prova speciale, anche in questo caso decisamente storica (anni ottanta/novanta), e conferma anche la collaborazione con Monsummano Terme, nella cui centrale Piazza Giusti avrà luogo il secondo ed ultimo riordinamento della domenica.
I MOTIVI SPORTIVI:
CAVALLINI VUOLE IL BIS, ARTINO CERCA RISCATTO, PIEROTTI E SANTINI SUONANO LA CARICA
Tanta qualità di equipaggi e di vettura a questa trentacinquesima edizione del “Valdinievole”, che quindi prosegue nella sua tradizione di gara apprezzata da chi corre. Il che di riflesso porterà sul territorio tanti appassionati di motorsport. Un plateau di valore genera quindi molti argomenti, primo fra tutti quello per la vittoria, per la quale non sarà un pronostico facile. Punta al bis di allori Tobia Cavallini, che sarà al via con la stessa vettura, la Skoda Fabia R5, e lo stesso copilota, Giuliano Manfedi, un “pacchetto” che centrò la vittoria l’anno scorso.
Ma punta al successo, oltre che al riscatto dopo il ritiro al Ciocco ed un 2018 non facile, il locale Luca Artino, che di vittorie nella “sua” gara ne ha firmate due (2015 e 2016), deciso quindi al “tris”. Per farlo, insieme ad Andrea Gabelloni, si presenterà anche lui con una Fabia R5, la stessa che lo accompagna da due stagioni. Ma al successo ci pensa anche il lucchese Luca Pierotti, pure lui con una Fabia, affiancato da Manuela Milli, confortato dal terzo posto ottenuto a marzo nel “Ciocco” regionale. La lista dei pretendenti al primo gradino del podio prosegue con il garfagnino Federico Santini, quest’anno impegnato nel Campionato Italiano WRC con l’ennesima Skoda Fabia R5, pronto a capitalizzare, con il copilota Romei, l’esperienza sulle strade del tricolore che “batte” dal 2018. Atteso ad una prova di forza anche il montecatinese Paolo Moricci, con Garavaldi a fianco, di nuovo sulla Hyundai i20 R5, vettura che avrà per la quarta occasione, da sfruttare come riscatto dal ritiro del recente “Ciocco”. Davide Giordano torna in lizza poi con la Mitsubishi Space Star R5, esemplare unico e marciante in Italia, sul quale il pilota pistoiese proseguire, insieme al fratello copilota/ingegnere, lo sviluppo per le strade italiane ed attenzione anche al livornese Roberto Tucci, con Micalizzi alle note, di nuovo in “versione R5”, anche lui con la Fabia, che guiderà per la terza volta, andando alla ricerca del primo arrivo dopo due ritiri.
Lunga comunque la lista di coloro che cercano gloria in Valdinievole, come il maremmano Francesco Paolini il primo della lunga sequenza di Renault Clio S1600, portate in gara da ottimi piloti. Con la francesina “tuttopepe” ci correrà per la settima volta, affiancato da Nesti, ed è “carico” grazie al secondo posto assoluto ottenuto lo scorso mese a Piombino, al “Colline Metallifere”. Come carico sarà il fiorentino Lorenzo Ancillotti, coadiuvato dal fratello e da seguire sarà anche Luca Fagni, con Massaro, gara per loro di casa.
Assai atteso anche l’altro lucchese Andrea Simonetti, con una Renault Clio R3, assecondato a destra da Menchini, e con la Peugeot 208 R2 si presentano al un paio di giovani da tener d’occhio: Michele Friz, insieme a Bertini, ed il pisano Mirco Straffi, con Butelli, oltre ai fratelli Andrea e Luigi Giovacchini, innamorati della gara. Restando in tema di giovani, si segnala anche la presenza del pistoiese Simone Baroncelli, impegnato quest’anno nel tricolore “terra”, qui al via con una Renault Clio RS gruppo N ed il versiliese Manuele Pardini, con una MG Rover. Due, infine, le “dame” in gara: l’esperta lucchese Luciana Bandini con la Renault Clio Williams, e la locale Maila Cammilli, con una meno potente Peugeot 106.
LE PROVE SPECIALI ISPIRATE AGLI ANNI OTTANTA
Sono nove, in totale, le prove speciali previste, per arrivare al chilometraggio complessivo di 82, 540 chilometri (288,200 la distanza totale), il massimo consentito dalla regola Federale per tale tipo di manifestazioni.
Quattro diversi tratti cronometrati che ritrovano il proprio status dagli anni ottanta, quando il “Valdinievole” muoveva i primi passi, infiammando le sfide regionali; sfide che portarono la gara ad una celebrità nazionale già nel 1988, quando venne designata come finale della Coppa Italia, dopo soli tre anni di vita.