Il Camunia Rally visto da Matteo Ferrari
La mia prima esperienza agonistica di questo 2019, purtroppo non si è conclusa in maniera felice, con un amaro ritiro nel Franciacorta RallyShow di febbraio: ho aspettato fiducioso l’occasione per mettermi nuovamente tuta e casco e riscattarmi dopo la delusione di qualche mese fa; l’occasione è arrivata nel weekend del 18 e 19 maggio, con il Camunia Rally, che ho corso nuovamente come copilota di Walter Moscardi, sulla Citroen Saxo di classe RacingStart 1.6.
La gara che si disputa in Valcamonica è giunta alla sua sesta edizione e il percorso di quest’anno si è rivelato molto stimolante per gli equipaggi che lo hanno affrontato, reso ancora più impegnativo dalle avverse condizioni meteo.
Si parte sabato pomeriggio, dal parco assistenza ricavato nella zona industriale di Breno (fortuna vuole che proprio lì si trovi l’officina AutoTech, che segue la nostra vettura) per disputare la prima prova cronometrata, che è una novità assoluta: si passa infatti per il centro abitato di Bienno e vogliamo cominciare con il piede giusto, anche perché lo start è a due passi dalla casa del mio pilota.
L’inizio è buono, dato che dopo aver offerto una lunga derapata (non del tutto volontaria… gomme fredde!) agli spettatori presenti sulla prima curva, riusciamo subito a metterci dietro varie auto di categorie superiori e guadagniamo alcuni secondi nei confronti dell’unica altra vettura di pari categoria presente. Continuiamo bene anche sulla seconda prova, a Deria (poco fuori Capo di Ponte), dove cerchiamo di non prenderci grossi rischi ma abbassiamo comunque il miglior tempo ottenuto su quel tratto un anno fa.
Il tempo di una pausa e di dare una controllata alle auto in parco assistenza e si riparte per percorrere nuovamente il tratto di Deria ma con il buio… e anche con un fondo stradale decisamente più infido rispetto a qualche ora prima; l’asfalto viscido per via della pioggia che inizia a cadere dopo che abbiamo già lasciato l’assistenza, non va molto d’accordo con le gomme da asciutto che abbiamo montato… anzi, fa decisamente a cazzotti e su un tratto veloce, la nostra Saxo decide di farci vedere la strada da una nuova prospettiva: finiamo in testacoda e ci ritroviamo a percorrere alcuni metri in retromarcia. La macchina sembra avere una volontà propria e un’ulteriore sbavatura alcune curve più avanti ci fa perdere altri secondi, cosicché terminiamo la prima tappa in 68. posizione, alle spalle dell’unica altra auto di classe RacingStart 1.6.
Ma la gara è ancora lunga: per la giornata di domenica, il “menù” propone quasi 60 KM cronometrati, con due prove molto impegnative da ripetere ciascuna per tre volte; il tutto sotto una pioggia che ci fa compagnia per quasi l’intera giornata.
Il primo tratto cronometrato è una sfida interessante: la PS di Lozio è una classica del Rallysmo camuno e provo una certa emozione nel momento in cui ci schieriamo sulla linea di partenza; mi rendo conto che sto per affrontare una prova che ho visto varie volte da bordo strada… è una sensazione difficile da descrivere, ma l’eccesso di adrenalina ha solo un effetto positivo sul nostro rendimento. Con gomme adatte al fondo bagnato, la Saxo si comporta esattamente come vogliamo, il pilota la sfrutta al meglio e iniziamo a recuperare posizioni riportandoci anche davanti nella sfida a due della nostra classe, che andremo a vincere. Facciamo molto bene anche sugli altri due passaggi a Lozio, con un asfalto sempre più fradicio, così come nelle uniche due occasioni in cui affrontiamo l’altra prova della giornata, quella di Astrio (particolarmente apprezzata da Walter) che al mattino percorriamo in trasferimento a causa di un incidente (senza conseguenze per l’equipaggio) che ha visto protagonista una vettura partita prima di noi.
Sulla strada che porta all’ultimo tratto cronometrato, si verifica anche un curioso imprevisto: fuori dall’abitato di Malegno, il passaggio a livello della ferrovia Brescia-Edolo rimane chiuso per un malfunzionamento delle sbarre ma la direzione gara (avvisata da me e da altri copiloti dell’accaduto) risolve la situazione facendoci percorrere una strada alternativa scortati da un’auto di servizio e, seppur in ritardo, ci consente di affrontare l’ultimo passaggio ad Astrio dove il sottoscritto perde un po’ di concentrazione nel finale e, con essa, pure il filo delle note da comunicare a Walter, il quale comunque non risparmia qualche numero sugli ultimi tornanti per festeggiare la bella rimonta che ci porta alla 47. posizione finale, mettendoci alle spalle anche alcune vetture più prestazionali della nostra Saxo, che è stata impeccabile per tutto il Rally.
Una competizione davvero densa di emozioni che alla fine ci ha premiato con un bel risultato e la festa sul palco d’arrivo situato in centro a Bienno.
Emozioni per le quali devo ringraziare Walter Moscardi che mi ha voluto ancora al suo fianco, suo figlio Nicola e i ragazzi dell’AutoTech che ci hanno fornito assistenza e supporto tecnico (oltre che un tifo sfegatato!).
Faccio i complimenti ai nostri compagni di squadra, Francesco Vaira e Andrew Dormia, secondi nella combattutissima classe N2 e… protagonisti di uno dei video più spettacolari di questa edizione del Camunia Rally, con il loro passaggio alla prima rotonda di Bienno dove la loro
106 si è fatta notare con una piega su due ruote degna di un film d’azione!
Voglio inoltre ringraziare tutti coloro che ci hanno sostenuto e ci hanno offerto sostegno morale, in particolare, per quanto mi riguarda, mio padre e mia madre (a cui dedico questo importante risultato), costantemente collegati a Internet per avere aggiornamenti sull’andamento della gara.
Sapendo che, come dico sempre, in questo mondo entrano in gioco molte variabili (soprattutto economiche) e quindi ogni gara può essere l’ultima, concludo dando l’appuntamento (incrociando le dita) alla prossima gara!