Tanta qualità al Rally del Taro
Cento e quattordici equipaggi: ai sessantuno iscritti al Rally Internazionale del Taro che prenderanno il via sabato pomeriggio da Borgotaro, si aggiungeranno i cinquantatre iscritti al Nazionale che partiranno domenica mattina da Bedonia. E’ come sempre un appuntamento da grandi numeri, quello che nel fine settimana andrà ad accendere l’entusiasmo degli appassionati sulle strade belle e difficili dell’Appennino parmense.
C’è quantità, ma c’è anche e soprattutto qualità, quella garantita non solo dagli abituali protagonisti dell’International Rally Cup – Pirelli pronti a esibirsi nel terzo dei cinque atti di una piece ben strutturata. Ma in un eccitante gioco di trasparenze Damiano De Tommaso, primo sia all’Appennino Reggiano, sia al Piancavallo non dovrà infatti scontrarsi solamente con Paolo Porro, Fofò Di Benedetto, Alessandro Re, Gianluca Tosi, Manuel Sossella e (bella) compagnia elencando. Lungo i quasi cento e quaranta chilometri delle nove prove speciali in programma, per provare a garantirsi una volta ancor un posto sull’attico del podio, il varesino dovrà vedersela anche con tipi tosti come Fabio Federici e Alessandro Gino con le Ford Fiesta world rally car e come Felice Re e Marcello “Razzo” Razzini con le Skoda Fabia R5. E ce n’è più che abbastanza per far pensare a una sfida aperta come poche altre. Come quella che nella versione light del rally proposto dalla Scuderia San Michele vedrà Roberto Vellani con la Peuget 208 difendersi dagli assalti di Fausto Castagnoli, Luciano D’Arcio e Riccardo Brugo con le Skoda Fabia e pure da quelli di Fabio Rosi nel ruolo di quinto incomodo con una di quelle Peugeot 207 Super 2000 ancora in grado di esaltare chi sa come maneggiare un’auto da corsa. Tutta da vedere, infine, la gara nella gara fra Francesco Ceroni, Augusto Croci, Valeriano Toscani, Daniele Ardigò, Manulel Mussi e l’inossidabile Isabella Bignardi, i sei che hanno scelto di dare sfogo alla propria immensa passione con le Bmw 318.