VENEZUELA GP LAZARUS A MONTECARLO MANCA IL RISULTATO, MA CRESCONO LE PRESTAZIONI

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Il fascino del circuito cittadino di Monaco anche quest’anno ha attirato un folto numero di appassionati che non solo hanno applaudito Mark Webber, sesto vincitore diverso su sei gare disputate in questa stagione in F1, ma hanno seguito con grande interesse tutti gli altri appuntamenti, primo fra tutti la GP2 che non ha mancato di dare spettacolo. Due gare ricche di colpi di scena che, se da un lato sono state avare di soddisfazioni per il Venezuela GP Lazarus, dall’altro hanno confermato gli evidenti progressi compiuti dalla scuderia nell’anno del suo debutto.

Sia Crestani che Serenelli si sono presentati a Montecarlo senza avere mai percorso un solo chilometro tra le strade ricche di insidie del principato: un grave handicap rispetto alla maggioranza degli avversari che già conoscevano il tracciato, per cui il 22° posto in qualifica di Crestani e il 25° di Serenelli erano nelle previsioni.

Partire nella parte conclusiva della griglia a Montecarlo non è certo semplice e i contatti sono estremamente probabili: in gara 1 è stato Crestani a pagare le conseguenza di un contatto nei primi giri che ha seriamente danneggiato il musetto. Fabrizio è dovuto tornare ai box ben prima del previsto e i meccanici del Venezuela GP Lazarus si sono esaltati cambiando il musetto (oltre ai pneumatici posteriori) in soli 15 secondi: un record! Come se non bastasse Fabrizio ha dovuto scontare un drive-through perché i commissari hanno ritenuto che non avesse agevolato un sorpasso con bandiere blu, dovendosi alla fine accontentare della 19° posizione. Più regolare invece la gara di Serenelli che non commette errori (un dato positivo per un pilota all’esordio su questa pista) e taglia il traguardo al 22° posto.

Ancora più movimentata gara 2, per colpa del terribile incidente multiplo che ha messo KO addirittura dieci i piloti, tra cui il nostro incolpevole Serenelli: safety car subito in pista e commissari al lavoro per rimuovere tutte le vetture coinvolte. Nel parapiglia Serenelli riporta la rottura del musetto e di una sospensione anteriore, essendo costretto al ritiro.

Crestani invece riesce a districarsi tra le vetture incidentate e ripartire indenne, ma nel corso del’ottavo giro, quando si trovava in 12° posizione, perde il controllo della vettura alla Sainte Devote, sbatte e deve dire addio ai propri sogni di gloria: purtroppo una occasione sprecata per concludere nella top ten, tenuto conto che il pilota che era dietro di lui ha terminato la gara al decimo posto.

Tancredi Pagiaro, Team Principal

“Delusi dal risultato, ma consapevoli delle difficoltà che avremmo incontrato. Ecco riassunto in poche parole il weekend nel Principato di Monaco. Avere dei piloti al debutto qui a Montecarlo vuol dire non poter puntare alle prime file dello schieramento. Per Crestani partire a meno di due secondi dalla pole è stato onorevole, mentre per Serenelli qualificarsi abbondantemente dentro il 107% e non come fanalino di coda è stato ancor più un risultato di tutto rispetto. Montecarlo non è paragonabile ad un normale circuito permanente e in più con questo sistema di prove libere e qualifiche i piloti non riescono a percorrere più di 15 giri: uno scoglio duro da superare per chi non conosce già la pista. In ogni caso qui a Monaco siamo riusciti a fare lavorare bene le gomme soft e super soft per tutto l’arco del fine settimana di gara, cosa che nelle prime gare ci avevano causato qualche grattacapo. Abbiamo effettuato due cambi gomme in tempi ottimi e continuando di questo passo i risultati non tarderanno ad arrivare. Non dobbiamo mai dimenticarci che siamo entrati in GP2 a febbraio inoltrato in piena corsa e che già oggi siamo in grado di lottare con team che corrono in questo campionato da molti anni. Se continueremo a progredire in questo modo potremo toglierci qualche bella soddisfazione nella seconda parte della stagione.”

Fabrizio Crestani

“Avevo memorizzato il percorso vedendo numerosi video e camera car, ma quando sono sceso in pista mi sono reso conto di quanto sia emozionante ma anche difficile correre sulle strade del Principato. L’asfalto è molto sconnesso rispetto ad un circuito permanente, per non parlare dei guardrail e della pista molto stretta in alcuni punti. Ho scontato dunque, rispetto ad altri piloti, l’inesperienza su questo tracciato, e il formato di gara, con solo 30 minuti di prove libere, non aiuta certo a prendere dimestichezza con le piste nuove. In gara 1 purtroppo sono dovuto rientrare ai box prima del previsto per la sostituzione dell’alettone anteriore danneggiato nelle fasi della partenza e quando sono rientrato mi sono trovato di fronte al leader della corsa. La vettura era bene bilanciata e con le gomme fresche non facevo alcuna fatica a tenere il ritmo dei primi e quando mi hanno esposto le bandiere blu non ho lasciato strada semplicemente perché avevo un ottimo ritmo e non stavo rallentando nessuno. Non capisco dunque perché io sia stato penalizzato con un drive through per avere rallentato i primi. Su gara 2 purtroppo c’è poco da dire: sono partito bene evitando l’incidente che ha coinvolto parecchie vetture, ma al sesto giro, mentre ero in scia a chi mi precedeva nel tentativo di trovare un varco per il sorpasso, ho perso improvvisamente aderenza e sono finito contro il guardrail alla Saint Devote.”

Giancarlo Serenelli

“Sin da piccolo ho sognato un giorno di potere correre su questa pista e finalmente il sogno si è avverato! Nei primi chilometri ho girato lentamente per potere memorizzare il tracciato, poi purtroppo quando ho cominciato a spingere mi sono girato e nella sessione di libere ho completato solo sei giri. Mi sono quindi ripromesso di portare a termine gara 1 evitando tutte le situazioni di pericolo e ho centrato il mio obiettivo, girando alla fine su tempi di piloti che occupavano posizioni di metà classifica. Peccato che non sia riuscito a mettere a frutto questa esperienza in gara 2, dove contavo di fare decisamente meglio. Purtroppo di fronte a me c’è stato un mucchio selvaggio di vetture e, pur frenando con forza, non sono riuscito ad evitare il contatto, perché tutta la pista era occupata da vetture incidentate. Oltre all’ala anteriore, si è purtroppo danneggiata la sospensione anteriore destra, per cui era impossibile proseguire.”