Manuel Sossella vince il 39° Rally del Casentino. La PS “Talla” ancora decisiva
Manuel Sossella e Gabriele Falzone, su Ford Fiesta WRC, sono i vincitori della 39ª edizione del Rally del Casentino che, come da tradizione, ha tenuto tutti con il fiato sospeso fino alla fine. Alle spalle di Sossella si sono piazzati Porro-Cargnelutti in seconda posizione e Gentilini-Zanchetta in terza (entrambi su Ford Fiesta WRC). A scrivere il podio è stata la prova conclusiva “Talla” di oltre 36 km che, disputata in notturna, ha ribaltato le gerarchie: Stefano Albertini, leader all’ingresso della PS10 è stato costretto a fermarsi dopo pochi chilometri per cambiare una ruota e ha dovuto dire addio ai sogni di vittoria (sarà ottavo al traguardo); Sossella – terzo dopo la PS9 nonostante il miglior tempo in cinque prove speciali – è riuscito a rimontare lo svantaggio su Porro e ha chiuso con 26 secondi di margine.
Per il pilota vicentino si tratta del terzo successo al “Casentino” dopo quelli del 2012 e del 2013, ma per lui è stata tutt’altro che una passeggiata: 40’’ di penalità pagati per un ritardo a un controllo orario prima dell’ultimo giro di prove hanno rischiato di estrometterlo dalla lotta per la vittoria.
Questo è stato solo l’ultimo dei colpi di scena cominciati al mattino: sulla PS2 Alessandro Re e Damiano De Tommaso – due dei favoriti per la vittoria finale e in lotta per l’International Rally Cup Pirelli, entrambi su Skoda Fabia R5 – hanno forato e hanno accusato un ritardo superiore ai due minuti.
De Tommaso, navigato da Giorgia Ascalone, ha chiuso poi quarto nella classifica generale al termine di una furiosa rimonta culminata con il record sulla PS “Talla” (con 22’53.2 battuto di oltre sette secondi il precedente miglior tempo detenuto da Rossetti). Alex Re, invece, pur avendo fatto segnare il tempo nell’ultima PS ha deciso di non proseguire fino al traguardo per assistere il padre Felice ricoverato in ospedale a causa di un malore al termine della stessa prova. Sarebbero arrivati terzo (Felice) e sesto (Alessandro). Nessuna conseguenza per il pilota comasco, situazione subito rientrata dopo i controlli di rito.
La classifica dell’IRCup Pirelli – trofeo più importante tra le validità del Casentino – ricalca nelle prime sette posizioni quella del Rally, che ha visto l’equipaggio locale Cresci-Ciabatti (Ford Fiesta WRC) quinto al traguardo davanti a Gatti-Toni e Roncoroni-Orian ( entrambi su Skoda Fabia R5).
A completare la top 10 della generale ci sono Luigi Caneschi, con Piras alle note – primo tra le Super 1600 con la Renault Clio – e Mirco Straffi in gara in coppia con Marco Nesti, decimi assoluti e vincitori nel Trofeo IRC R2b Peugeot dopo una accesa lotta con Rovatti.
Nelle altre classi Mariani vince nella A7 dell’IRC mentre Trinca Colonel è primo nella N2 dello stesso campionato.
Rally Nazionale
Alessio Santini e Susanna Mazzetti su Skoda Fabia R5 hanno dominato la quinta edizione del Rally Nazionale, versione ridotta a “soli” 84 km di tratti cronometrati rispetto all’Internazionale. Il pilota di Follonica ha vinto tutte e nove le speciali accumulando un vantaggio di 3’32’’ sul secondo, l’equipaggio Crippa-Pecis (Skoda Fabia R5). Per Santini si tratta del secondo successo consecutivo al Rally Nazionale del Casentino dopo quello del 2018. Sul gradino più basso del podio Luca Della Rossa e Fiorenzo Pancaldi sulla non più giovanissima, ma sempre spettacolare, Renault Clio Williams.
Rally Storico
Gara ad eliminazione nella categoria storiche dove si sono ritirati quando erano in testa alla gara prima Openauer-Baumgartner (Ford Fiesta RS), poi Bertelli-Neri (Opel Ascona 400) e infine Merencsic-Laboncz (Suzuki Swift GTI). Con due sole prove ancora da disputare a ereditare la leadership è stata la coppia Gragnoli-Domini (Peugeot 205 Rallye) che è riuscita a mantenerla fino a fine gara.
Mitropa Rally Cup
La Mitropa Rally Cup è stata un affare della famiglia Gassner, con Hermann padre (Mitsubishi Evo X) che ha preceduto al traguardo il figlio Hermann Jr (Toyota Gt 86). A completare il podio tutto tedesco di uno dei campionati più antichi d’Europa la Mitsubishi Evo VII di Martin Kainz.