Prove quasi in fotocopia al Mugello: i piloti dei quattro anelli in griglia in terza fila

Purtroppo nella qualifica del GT Sprint Italiano al Mugello si è interrotta la recente buona abitudine dei piloti Audi Sport Italia di segnare almeno una pole position. In Toscana quindi non c’è stato il… due (ovvero le due pole di Vallelunga ed Imola, siglate da Andrea Fontana e Mattia Drudi) senza tre. Al Mugello Pierre Kaffer riprendeva il suo posto in campionato rilevando il velocissimo “supplente” romagnolo. Kaffer ha iniziato la sua qualifica virtualmente molto bene perché dopo meno di dieci minuti aveva la pole position provvisoria nel momento in cui la prima sessione è stata interrotta da una breve bandiera rossa. Il crono del tedesco molto alto rispetto ai record GT3 era però una certezza che le cose sarebbero cambiate presto. E in effetti nella seconda parte della sessione a dominare ed alternarsi in vetta sono stati Antonio Fuoco con la Ferrari 488 e Jeroen Mul con la Lamborghini Huracan: alla fine con due decimi di secondo di margine ad aggiudicarsi la pole è stato l’italiano col suo tempo (1’45″633) ottenuto a cinque minuti dalla bandiera a scacchi. Nel frattempo sulla R8 LMS GT3 Kaffer lottava con vari problemi di guidabilità, il più pronunciato dei quali era un elevato sottosterzo: concludeva al quinto posto finale (1’47″731) alle spalle della BMW M6 di Erik Johansson e della Lamborghini di Ben Gersekowski, i cui paraurti vedrà stamattina alle 13:10 al momento del semaforo.

Nella seconda sessione la prima parte è stata condotta dalla Ferrari 488 di Daniele Di Amato, alla fine terza. È stato però col secondo set di gomme che sono venuti fuori i veri valori in campo, con la Mercedes AMG GT3 di Alessio Rovera che si è issata al primo posto a otto minuti dalla fine (1’45″583), davanti alla Lamborghini del leader del campionato Vito Postiglione (1’46″143). Andrea Fontana a metà sessione occupava la quinta posizione, e un minuto dopo il tempo record del pilota Mercedes si migliorava col tempo di 1’47″592. Il giovane bellunese non aveva ancora a disposizione un setup vicino a quello ideale e nel finale non c’erano ulteriori miglioramenti, anche se a un tratto si avvicinava a due Mercedes, tra le quali quella dell’autore della pole position, ma non abbastanza da approfittare della loro scia sul lungo rettifilo dei box. Percorrere altri giri con le gomme col grip non più ai massimi livelli non serviva a migliorare la sua sesta posizione, posizione che domani comporta un via alle 11.30 in terza fila.