40° Rally Città di Modena: la vittoria è per la “star” Simone Campedelli (Ford Fiesta R5)

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Si è chiuso con la vittoria della “guest star” Simone Campedelli, in coppia con Tania Canton, il 40° Rally Città di Modena, partito quest’anno con un elenco iscritti da grandi firme fissato a ben 127 adesioni, presenze importanti che hanno assicurato uno spettacolo di spessore e grandi momenti di sport sulle strade dell’appennino modenese.

Maranello, il tempio del motorsport per eccellenza a livello mondiale, ha ospitato per la seconda volta la gara, che il giovane pilota cesenate con la Ford Fiesta R5 ha sfruttato al meglio per allenarsi in vista del rush finale del Campionato Italiano Rally (CIR) di Verona in ottobre, nella cui classifica provvisoria si trova al terzo posto.

E’ stata una gara avvincente, che già dalle prime battute del sabato (con previste quattro prove speciali) ha conosciuto un notevole agonismo. Ad ogni attacco e tentativo di allungo di Campedelli ha sempre risposto in concreto un altro grande protagonista del “tricolore” il reggiano Antonio Rusce, in coppia con Sauro Farnocchia su una Skoda Fabia R5. Il duello tra loro è stato spesso sul filo dei decimi di secondo, assai spettacolare, con Campedelli ha mantenendo sempre la concentrazione ha saputo tener testa all’altro, anche lui in training per il finale di stagione del CIR.

Alla fine sotto la bandiera a scacchi Campedelli ha fatto sua la significativa edizione dei quaranta anni della gara, con Rusce secondo, il quale è andato a ripetere lo stesso risultato del 2018, quando dovette cedere all’acclamato Andrea Dalmazzini.

Proprio il driver di Pavullo, ex Campione Italiano su terra, stavolta affiancato da Alessandra Avanzi, non ha trovato fortuna con due forature, una per ogni giornata di sfide, con la seconda che lo ha affondato decisamente in classifica. “Dalma” aveva vinto con forza la prima prova, per poi forare sulla seconda e prodursi quindi in una rimonta che a fine della giornata del sabato lo aveva portato all’ottava piazza. Poi, stamane, con di nuoo una gomma “pizzicata” nella quinta prova (la prima del giorno) è precipitato in retrovia, finendo poi solo tredicesimo sotto la bandiera a scacchi.

Lotta serrata, senza respiro e senz’altro spettacolare per il “bronzo”, il terzo gradino del podio. La scena è stata tutta tra il reggiano Gianluca Tosi ed il parmense Marcello Razzini, entrambi con una Skoda Fabia R5. Arrivati alla soglia dell’ultima prova speciale divisi da solo 1”8 secondi, alla fine con il classico colpo di reni ha avuto la meglio Razzini, con Virginia Lenzi alle note, pur se Tosi ha attaccato fino all’ultimo metro di gara, finendo poi dietro di lui di 1” netto. Il pilota di Castelnuovo Monti, affiancato da Del Barba, si è comunque dichiarato soddisfatto dell’ottimo training svolto in vista del suo ultimo impegno del Campionato IRCup di Bassano a fine mese ed anche l’altro ha preparato al meglio pure lui l’ultimo atto stagionale tricolore di Verona.

Ha poi completato la “top five” il piacentino Gabriele Cogni, anche lui con una Fabia R5, assecondato da Mangiarotti, pure loro al debutto in questa gara, certamente un deterrente per puntare più in alto, ma comunque meritevoli di elogio per la progressione compiuta, in considerazione del fatto che il pilota corre oramai in poche occasioni. Sesta posizione, invece, per i modenesi Gatti-Toni (Skoda Fabia R5), davanti al reggiano Vellani (assecondato da Amadori), settimo con la Peugeot 208 R5, che ha certamente sofferto l’iniziativa dell’armata Skoda che lo ha preceduto.

Di alto livello anche la sfida “historic” del TRZ , che ha conosciuto un nuovo successo di Lorenzo Gilli, con la sua Ford Sierra Cosworth, assecondato da Simone Giorgio. Un dominio pressoché assoluto, quello del driver di Maranello, che quindi giocava “in casa”, per una vittoria mai messa in discussione. Per Gilli la vittoria tra le strade amiche ha voluto dire poker (dopo i successi del 2016, 2017 e 2018), oltre ad aver fatto suo il 4° raggruppamento, ed al secondo posto ha poi chiuso il reggiano Andrea Tonelli, in coppia con Debbi, sulla rossa Ford Escort RS 2000, come consuetudine veloce ma anche spettacolare. Partito per quarto, Tonelli ha ingaggiato duelli con diversi validi driver ed alla fine oltre al podio assoluto ha incamerato anche l’alloro del terzo raggruppamento. Tutto toscano il duello per il gradino più basso del podio, andato poi al lucchese Giovanni Mori, con la BMW M3 autopreparata, condivisa con il conterraneo Cesaretti. Per la prima volta sulle difficili e selettive strade modenesi, Mori ha sfruttato al meglio l’agilità della vettura bavarese per andare a cogliere un altro risultato importante per il TRZ in attesa dell’ultimo round del “Trofeo Maremma” di fine ottobre ed a coronare una prestazione cristallina è arrivato anche il miglior tempo assoluto sull’ultima “chrono”, che ha fatto dimenticare un “lungo” nella prima prova odierna, con il quale ha danneggiato il posteriore della vettura. Quarto ha poi finito il pisano Gianmarco Marcori, con Innocenti a destra, anche loro alla prima esperienza in terra modenese risultata ostica, e quinti hanno chiuso Lo Presti-Zanini con una Porsche 911. Il secondo raggruppamento è stato appannaggio di Ghezzi-Benenti (Porsche 911 Sc).

Sfortuna, invece per Rossi-Handel, che cercavano il riscatto dalle precedenti sfortune, ma anche l’assalto del “Modena” è andato a vuoto, con il ritiro per problemi prima di freni e di elettronica alla loro Ford Sierra Cosworth.

Nel Trofeo “Tre Regioni” di “Regolarità Sport”, dopo sei prove delle nove in programma la classifica è in mano alla Fiat 128 di Turri-Moscato.

EventStyle, l’organizzatore ha messo in archivio un’ealtante edizione del rally, aggiungendo un nuovo ed importante tassello, insieme ad Aci Modena, per il rilancio in concreto della gara, che anche quest’anno ha sentito forte il sostegno del territorio, come quello della provincia di Modena, dell’Amministrazione Comunale di Maranello, dei Comuni di Serramazzoni, Sassuolo, Prignano sulla Secchia e Castelvetro di Modena.

Le classifiche sono visibili qui: https://bit.ly/2lVwuQs

FOTO: SIMONE CAMPEDELLI (Foto Simonelli)