Simone Faggioli si aggiudica la 37^Pedavena-Croce d’Aune

Simone Faggioli (Best Lap, Norma M20FC #1)

E con questa fanno undici! La XXXVII ^ edizione della Pedavena-Croce d’Aune ha incornato nuovamente il suo re: Simone Faggioli da Firenze non ha lasciato scampo agli avversari nonostante che pure le condizioni climatiche del fine settimana avessero provato a rimescolare le carte in tavola.
Partiti puntualmente alle 9.00 i 42 concorrenti delle auto storiche ed i 192 delle moderne, con quest’ultimi che hanno corso anche per il Trofeo New Bassani Auto, hanno trovato una giornata dal clima molto incerto, fortunatamente senza la pioggia del sabato ma, soprattutto nella prima manche, con tratti del tracciato ancora umidi e caratterizzato da sporadici piccoli banchi di nebbia. Fortunatamente durante la giornata in cui si è corso il 12° e ultimo round di Campionayto Italiano Velocità Montagna 2019, hanno fatto capolino in alcuni momenti anche dei timidi raggi di sole che hanno contribuito ad illuminare la valle degli splendidi colori autunnali che caratterizzano questo angolo delle Dolomiti, aiutando anche ad asciugare il percorso per la seconda manche.

Il primo round è vissuto soprattutto sulla “lotteria” delle gomme, l’incertezza su quale tipologia di pneumatici montare è stata quasi assoluta, all’arrivo il comune denominatore tra i discorsi dei piloti era proprio la scelta dei pneumatici, con vetture che passavano ad avere montato dai “pioggia” alle “asciutto” .
In questo contesto Cristian Merli ha visto le sue possibilità di battagliare per la vittoria finale assoluta subito compromesse a causa di una scelta di gomme intermedie che non hanno pagato l’azzardo e facendogli perdere già secondi preziosissimi su Simone Faggioli che metteva subito avanti le mani sulla gara organizzata dall’Associazione Amici della Pedavena-Croce d’Aune, staccando un perentorio 3’32”70 che relegava lo stesso Merli già a 7”90. Terzo, ma già a 17”21 Francesco Conticelli.
Con il leggero miglioramento delle temperature e delle relative condizioni dell’asfalto, la seconda e decisiva manche ha visto tutti i piloti avviarsi sulla linea di partenza ancora più agguerriti, intenzionati a sfruttare ogni cavallo dalle loro vetture e pronti a regalare le emozioni che la Pedavena- Croce d’Aune sa regalare in egual modo sia al pubblico che ai concorrenti che ogni anno non vogliono perdersi questa icona delle cronoscalate italiane.
In questo avvincente contesto Simone Faggioli ha dato ancora più fondo alla sua classe, ed abbassando con la sua Norma M20 FC il tempo del suo primo giro di 4”70 ha chiuso la gara con il tempo totale di 7’00”70 consacrandosi per l’undicesima volta vincitore della Pedavena Croce d’Aune: “Sono felicissimo di questo risultato – esclamava il campione fiorentino ancora dentro il suo prototipo – a causa delle condizioni meteo così incerte è stata ancora più dura del solito. In questi giorni abbiamo fatto un gran lavoro sulla macchina e con le gomme Pirelli, mi sarei aspettato anche un po’ più di aderenza sul secondo passaggio, ma va bene così, questa è una gara che mi piace moltissimo, sono sempre contento di venire qui e chiudere con una vittoria mi fa veramente tanto piacere.” La gara bellunese è stata per Faggioli anche un’occasione per testare delle novità, soprattutto di assetto anche in ottica 2020.
La seconda posizione assoluta non sfuggiva a Cristian Merli, che ha provato in ogni modo a recuperare il gap patito nella prima manche, abbassando sul secondo giro il suo tempo personale di ben 11”, non sufficienti però per scrivere per la prima volta il suo nome nell’albo d’oro della “Pedavena”: “Purtroppo ho pagato lo scotto della scelta di gomme sbagliate nella prima manche, e che purtroppo non ha pagato – spiegava il pilota trentino – nella seconda ho cercato di fare il meglio possibile, e devo dire che comunque sono molto contento di come si è comportata la vettura ed alla fine anche di questo risultato.”
Ottimo terzo il giovane trapanese in costante crescita Francesco Conticelli sulla Osella FA30 che ha portato a podio in tutte e quattro le gare che ha corso finora con lei: “E’ sempre bello venire a correre qui, perché è una gara che merita! – esordiva appena arrivato al traguardo – e sono contento di avere chiuso con il podio. Quest’anno poi è stata veramente dura per le condizioni del tracciato così variabili. A me poi sulla seconda manche si è rotto quasi subito il display delle marce e perciò ho dovuto fare tutta la salita tenendo a memoria il conto della marcia che stavo usando.”
Quarto, dopo aver fatto segnare il terzo tempo nella seconda manche il trentino Diego Degasperi su Osella FA 30. Quinto il catanese Domenico Cubeda su Osella FA 30.
Sesto il sardo Omar Magliona su Osella PA 2000 Honda. Settimo l’altro sassarese Sergio Farris.
Ottavo assoluto e vincitore nella classe E2SC1000 Achille Lombardi su Osella PA 21 Jrb BMW, rallentato da un doppiaggio durante la prima manche. Nono assoluto e vincitore in classe E2SS 1000 con la sua monoposto Gloria C8F Mirko Venturato. Decimo e vincitore in gruppo E2SH Manuel Dondi, il bolognese già più volte tricolore sulla Fiat X1/9.

Nella sempre avvincente e spettacolare classe GT vittoria al debutto alla Pedavena – Croce d’Aune per il laziale Maurizio Pitorri su Ferrari 488 Challenge che con il tempo di di 8’33”34 commentava così il suo esordio vincente: “E’ un successo bellissimo, il tracciato è molto bello ma estremamente impegnativo, sono veramente contento di questo risultato, anche perché essendo qui per la prima volta è stato molto difficile memorizzare tutto il percorso”. Alle sue spalle a 5”86 chiudeva il veterano Roberto Ragazzi sempre su Ferrari 488 Evo Challenge, terzo Rosario Parrino che dopo aver fatto segnare il secondo tempo nella prima manche con la sua Lamborghini Huracan perdeva secondi preziosi sulla seconda a causa di “traverso” molto coreografico.
In Gruppo N vittoria di carattere per Antonino Migliuolo su Mitsubishi Lancer EVO IX. Il sorrentino di Trento dopo aver vinto il titolo europeo della salita in Gruppo N ci teneva molto a conseguire un bel risultato anche in Italia. Alle sua spalle a 8”58 chiudeva sempre su Mitsubishi il veterano delle cronoscalate Rudy Bicciato, terzo Lorenzo Mercati a 14”72 sempre a bordo di una Lancer EVO IX.
Avvincente la battaglia in Gruppo A, conclusasi dopo due manche con solo 81 centesimi di distacco tra il vincitore “Brik” su Skoda Fabia R5 e Stefano Maccagnan su Ford Fiesta R5. Terzo a 9”88 Alex D’Agostini su Skoda Fabia.
In classe Prod E successo di misura di Kevin Lechner su BMW M3 che ha chiuso con un vantaggio di 1”64 su Daniele Amato su Renault Clio Williams. Terzo a 15”61 Manuel De Paoli su Peugeot 106. In Prod S vittoria di Marco Cappello su Honda Type R, secondo a 7”44 Gianantonio Corso su Renault Clio RS, terzo a 10”03 Igor De March su Renault 5 GT Turbo.
Nella RS vittoria di Antonio Scappa su Mini Cooper SD JCW. Nella classe RSE dedicata alle vetture completamente elettriche vittoria in solitaria per la Smart EQ Fortwo E-Cup portata in corsa da Marco Maffessoli. Nella RS Plus il successo è andato a Romy Dall’Antonia su Mini Cooper S.

Come nella giornata di sabato, ad aprire la gara sono state le auto storiche, che come una macchina del tempo hanno riportato gli appassionati a vivere suoni e profumi dell’automobilismo sportivo epico.
Valida per il 24° Trofeo Autostoriche Forgialluminio la competizione ha riservato sorprese fin dalla prima manche, quando uno dei protagonisti della vigilia, il campionissimo “Tony” Fassina, leggenda del rallysmo, ha patito un problema al cambio sulla sua splendida Lancia Stratos, inconveniente che comunque gli ha permesso di staccare il secondo tempo assoluto nel primo passaggio, ma che l’ha costretto al ritiro durante la seconda manche. A questo punto il testimone è passato nelle mani dell’altro papabile vincitore Antonio Lavieri e della sua monoposto di Formula 3 Ralt RT32 Toyota del 1988 ex Alain Menu. Il pilota di Matera, alla sua prima esperienza alla Pedavena- Croce d’Aune, dopo aver staccato il miglior tempo nella prima manche azzardando la salita con pneumatici da asciutto slick nonostante il fondo a tratti ancora umido e freddo, si è ripetuto nella seconda chiudendo la gara sul gradino più alto del podio con il tempo totale di 9’22”33 abbassando di oltre 30 secondi il tempo della prima manche a riprova anche del miglioramento delle condizioni del tracciato durante il corso della giornata. “Sono molto contento di questo risultato! – esclamava Lavieri al termine della gara – le condizioni ieri e oggi erano molto difficili, ma devo dire che mi sono divertito. Sono alla mia terza vittoria stagionale, e per essere il primo anno che corro con questa vettura posso essere molto soddisfatto.”
Secondo assoluto a 27”19 e primo delle vetture derivate dalla produzione si è classificato il bolognese Idelbrando Motti sull’inossidabile Porsche Carrera RS, terza l’altra vettura della casa di Stoccarda in versione 911 RS portata sul gradino più basso del podio dal vicentino Umberto Pizzato a 39”7 dal vertice.

Tutte le classifiche sono disponibili su www.pedavenacrocedaune.org