43° TROFEO MAREMMA: E’ MICHELINI-POKER
Il lucchese Rudy Michelini, in coppia con Michele Perna, sulla VolksWagen Polo R5 della PA Racing gommata Michelin, ha vinto il 43° Trofeo Maremma, il classico appuntamento autunnale di rally, valido per il Trofeo Rally Toscano, con l’organizzazione curata dalla MaremmaCorse 2.0.
Per il driver lucchese si tratta di un poker, siglato dopo i successi del 2012, 2016 e 2017, alla seconda gara con la vettura tedesca con la quale due settimane prima aveva conquistato il “Città di Pistoia”. Un dominio annunciato alla viglia, quello di Michelini, che dopo aver lasciato il successo della prova spettacolo al PalaGolfo nella serata del sabato allo spezzino Claudio Arzà (Skoda Fabia R5), già con la seconda prova speciale ha preso il comando della classifica per poi allungare sensibilmente ad ogni appuntamento con il cronometro.
Una vittoria limpida, quella di Michelini, che non ha mai lasciato dubbi. La commenta così all’arrivo: “Il Trofeo Maremma dà sempre sensazioni forti, averci corso con la Polo, con la quale mi trovo davvero a mio agio nonostante sia la seconda gara che la prendo in mano, ed aver siglato il poker di vittorie è semplicemente esaltante. Non era nulla di scontato, le insidie di questa bellissima gara sono sempre tante, l’importante è saperla “leggere” bene e noi credo lo abbiamo fatto al meglio, anche sulla scorta delle altre volte che vi abbiamo corso”.
Dietro a Michelini aveva preso bene il posto d’onore lo stesso Arzà, in coppia con Moriconi, per poi dover alzare bandiera bianca dopo la sesta prova per rottura della scatola dello sterzo dopo la sesta prova, dopo che aveva saputo tener testa sia a Roberto Tucci che ad Alessio Santini, entrambi con la Skoda Fabia pure loro. Alla fine dalla bagarre che è durata sino alla bandiera a scacchi ha avuto la meglio il primo, livornese di Venturina, assecondato da Micalizzi, riuscendo anche a riscattare la delusione dello scorso anno quando una possibile vittoria gli sfuggì a causa di un incidente nel finale. Terza piazza, con merito, per Santini, idolo locale, che ha proseguito nel cercare a trovare il miglior feeling con la vettura boema, soprattutto sul set-up, su strade che sono un notevole banco di prova. Notevole la sua seconda parte di gara, con la quale ha cercato di mettere in difficoltà Tucci.
Quarto ha finito con grande merito un altro locale, Francesco Paolini, in coppia con Nesti, al suo debutto assoluto con una trazione integrale, dopo anni con le “tuttoavanti”. La vettura prescelta è stata una datata Peugeot 207 S2000, con la quale ha compiuto una impresa delle sue, concreta ed esente da errori, con la quale ha prodotto una notevole progressione sia si riscontri cronometrici che di sensazioni.
La top five è stata completata dal gentleman fiorentino Marco Cavalieri, anche lui con una Polo R5, con alle note il pratese Guerretti. Per Cavalieri, la competizione maremmana è stata la conferma dei grandi progressi ottenuti alla guida della vettura di Wolfsburg con la quale corre da inizio stagione, mentre sfortunato è stato l’alessandrino naturalizzato maremmano Matteo Ricaldone, tornato alle gare dopo tre anni di pausa. Per la prima volta al volante di una Fabia R5, in coppia con Ceschino, era riuscito ad insediarsi al terzo posto promettendo un finale scoppiettante, sino alla foratura durante la quinta prova, con la quale è arretrato di quattro posizioni, per poi finire sesto con la firma di diversi ottimi riscontri cronometrici nella fase finale di gara.
Settima piazza assoluta per il fiorentino Nicola Fiore, con navigatore Tondini (Skoda Fabia R5), ottavo, per un solo decimo di secondo, un altro attesissimo locale, Emanuel Forieri, navigato da Alicervi su una Peugeot 207 S2000,
Tra le vetture a due ruote motrici duelli spettacolari tra la Citroen C2 di un altro driver maremmano, Matteo Santucci (con Capilli) ed il pistoiese Emanuele Danesi, con alle note Sarti. Hanno combattuto con forza sino alla bandiera a scacchi, con il successo andato poi a Danesi, passato in testa alla categoria a due prove dal termine, ed i due hanno anche completato con ampio merito la top ten assoluta.
La gara “Historic”, valida quale ultima prova del Trofeo Rally di Zona per le auto storiche (il “4° Trofeo Maremma Storico”), è andata alla Ford Sierra Cosworth di Alessi-Tricoli, vincitori anche del quarto raggruppamento. Il resto del podio assoluto è stato completamente marchiato elbano, con Galullo-Calandirello (Peugoet 205 rallye) secondi e Gamba-Olla terzi con una Peugeot 205 1600. Il terzo raggruppamento è stato appannaggio del sempre spettacolare, oltre che veloce, Max Fognani, con Sammicheli, su una A112 Abarth (anche sesti nell’assoluta generale), il secondo è andato in mano all’inossidabile Ettore Falchetti e la sua Alpine A110, condivisa con Mischi. Tra i ritiri, si è registrato quello di Barsanti-Pollini, raditi da un manicotto dell’acqua della loro Ford Sierra Cosworth. Il Campionato TRZ di 3^ zona aveva assegnato il titolo già prima di accendere i motori: l’ha conquistato il lucchese Giovanni Mori che durante la stagione è stato affiancato da Cesaretti su una BMW M3 autopreparata.
SYNDIAL ANCORA AL FIANCO DELL’EVENTO
Per il quarto anno consecutivo l’evento avrà il sostegno di Syndial, – Società ambientale di Eni, da anni impegnata nelle attività di risanamento ambientale del territorio. Nei comuni ex minero-metallurgici di Gavorrano, Massa Marittima, Manciano, Montieri e Scarlino, Syndial è titolare di concessioni e proprietaria di gran parte delle aree che furono trasferite ex lege a Eni nel 1978 dall’Ente Gestione Attività Minerarie (EGAM). Ad oggi la società ha concluso 20 interventi, dei 26 previsti, di cui 3 certificati e 16 in fase di monitoraggio post-operam. Dei sei restanti, per uno è in corso l’avvio del cantiere e per i restanti cinque si prevede l’avvio degli interventi nel biennio 2020-2021.
CLASSIFICA FINALE (TOP TEN): 1. Michelini-Perna (Volkswagen Polo GTI) in 45’49”1; 2. Tucci-Micalizzi (Skoda Fabia) a 1’01”3; 3. Santini-Mazzetti (Skoda Fabia) a 1’05”4; 4. Paolini-Nesti (Peugeot 207) a 2’34”2; 5. Cavalieri-Guerretti (Volkswagen Polo GTI) a 2’45”4; 6. Ricaldone-Ceschino (Skoda Fabia) a 2’52”1; 7. Fiore-Tondini (Skoda Fabia) a 3’21”1; 8. Forieri-Alicervi (Peugeot 207) a 3’21”2; 9. Danesi-Sarti (Peugeot 208 VTI) a 4’39”4; 10. Santucci-Capilli (Citroen C2 VTS) a 4’42”4.
FOTO: MICHELINI (foto Barsali)