Di nuovo “iride” per Movisport : Andolfi e Gryazin al via in Catalunya
Due equipaggi Movisport pronti a dare battaglia alla penultima prova del Campionato del Mondo Rally nella categoria WRC-2, riservata alle vetture R.
Sono Fabio Andolfi/Emanuele Inglesi e Nikolay Gyazin/Yaroslav Fedorov pronti ad affrontare al meglio il finale di stagione, in un ranking in cui entrambi figurano nella top ten, uno al sesto posto (Andolfi) e l’altro al terzo (Gryazin).
Entrambi, sinora, hanno regalato emozione, al sodalizio reggiano, Andolfi e Inglesi, gli ufficiali ACI TEAM ITALIA supportati da Motorsport Italia cercheranno di entrare nella top five essendo adesso sesti a soli quattro punti dal quinto, il boliviano Marco Bulacia, mentre Gryazin, supportato da SRT, è sopra il podio, sul gradino più basso, a soli due punti dal secondo e nove dal leader.
Entrambi con la Skoda Fabia R5, hanno in obiettivo i vertici della competizione catalana, certamente decisivo, come sempre in Spagna, sarà il venerdì su terra essendo la gara il solo ed unico evento su fondo misto. Infatti, riserva la prima giornata allo sterrato e le due successive all’asfalto, costringendo i team a modificare i set-up delle vetture nella sera di venerdì, oltre a fare i conti con un cambio radicale nella scelta delle gomme. Si passa infatti dal fondo terra che presenta delle velocità medie al cemento abrasivo con caratteristiche quasi da pista e velocità più sensibili, che gli equipaggi affronteranno sabato e domenica.
Come da tradizione la partenza sarà dalla cittadina costiera di Salou giovedì 24 ottobre, ma la gara comincerà il giorno dopo con il giro mattutino di tre prove speciali da ripetere poi nel pomeriggio, intervallate dalla sosta in assistenza nel parco tematico di PortAventura, nelle prossimità di Salou. Rispetto all’anno scorso è stata introdotta una PS che sostituisce la Pesells, ovvero la Horta-Bot, che si inserisce tra la Gandesa, che apre entrambi i giri ed è stata ripristinata nel 2018 dopo essere comparsa l’ultima volta nel 2014, e La Fatarella-Vilalba, una novità dello scorso anno che recupera buona parte della vecchia ed iconica prova speciale di Terra Alta ed è stata quindi riconfermata. Una PS che rappresenta forse la prova più impegnativa del Rally di Catalogna 2019, se non è altro perché è la più lunga del programma e si caratterizza per una serie di cambi nel fondo, tra settori sterrati che lasciano poi spazio a quelli su asfalto.
Sabato e domenica, si correrà sul catrame, a nord-est e riproponendo nella seconda giornata di gara lo stesso percorso del 2018: sette prove speciali in tutto, di cui tre da ripetere il pomeriggio e la conclusione con la speciale-spettacolo cittadina a Salou. Domenica le ultime quattro prove speciali e la novità de La Mussara, valida nel secondo giro come Power Stage e che ritorna nel Rally di Catalogna dopo un’assenza che dura dal 2014: questa volta però si percorrerà in senso inverso. In totale sono 17 prove speciali per 325,56 km competitivi.
NELLA FOTO: Gryazin in azione