Il Rally 1000 Miglia torna nel Campionato Italiano Rally
“Sono state riconosciute le qualità organizzative e la validità tecnica del percorso e questo è per noi una soddisfazione oltre che un riconoscimento del lavoro svolto in questi anni”. Aldo Bonomi, presidente dell’Automobil Club di Brescia, commenta così la decisione della Giunta Sportiva ACI, di riammettere nel 2020 il Rally 1000 Miglia tra le prove del Campionato Italiano Rally, circuito di gare in cui la prova bresciana ha costruito la propria fama.
Il risultato premia il lavoro di tutto lo staff organizzativo dell’AC Brescia, che ha nuovamente raggiunto l’obiettivo di fare riammettere la più iconica delle gare bresciane nel calendario più prestigioso. La 44^ edizione, la cui data è ancora in fase di definizione e sarà confermata da ACI Sport entro la fine dell’anno, aprirà quindi un nuovo ciclo dopo sei anni di Campionato Italiano WRC.
L’Automobile Club Brescia ha subito intensificato il lavoro per disegnare un Rally 1000 Miglia 2020 all’altezza di questo ritorno, gara che dovrà rispettare il format degli appuntamenti del Campionato Italiano Rally e che sicuramente introdurrà novità importanti rispetto alle ultime edizioni, confermando il forte legame con il territorio e con i tanti appassionati che nel corso degli anni ha rappresentato un valore aggiunto imprescindibile della manifestazione.
La storia del Rally 1000 Miglia è sempre stata strettamente legata al Campionato Italiano Rally. Le prime edizioni, dal 1977 al 1983, si corsero come Trofeo Rally Nazionale, mentre quella del 1985, dopo una parentesi di validità internazionale Challenge Fisa nel 1984, fu la prima valida per l’allora rinnovato Campionato Italiano Rally. Da quella 9^ edizione, vinta di misura da Tabaton e Tedeschini su Lancia Rally 037, la gara ha inanellato ben 28 edizioni valide per la massima serie tricolore, fino a quella del 2013, con la vittoria di Perico-Carrara su Peugeot 207 S2000.