Publi Sport Racing a tutto podio alla Ronde Monte Caio
Gli equipaggi della scuderia di Carpineti (foto Diessephoto) collezionano sulle insidiose strade della Val Parma un successo, un secondo ed un terzo posto di classe.
Publi Sport Racing supera anche l’esame del Monte Caio. La sempre ostica corsa parmense mette anche quest’anno a dura prova i concorrenti che ne hanno accettato la sfida, ma i portacolori della compagine di Carpineti sono tra quelli che escono a testa alta dalla competizione.
Il piazzamento più prestigioso è quello colto dal rubierese Gabriele Ravazzini in classe N3. Al via su un esemplare delle Renault Clio preparate nell’officina biancorossa (volante conquistato grazie al successo nel ‘Memorial Roberto Cossti’ messo in palio all’Appennino Reggiano), Ravazzini ed il suo navigatore scandianese Giorgio Frascari fanno tutto benissimo e centrano alla fine il bronzo di classe e, soprattutto, un clamoroso nono posto assoluto che ratifica la bontà della prova dell’equipaggio (tra l’altro, Frascari al Monte Caio è all’esordio nei rally).
Secondo posto di classe R3C per Lorenzo Costi. Il solido rallysta carpinetano, in azione con la Renault Clio R3, perde il treno per il successo di classe a causa di una foratura sulla seconda prova, mentre nelle ultime due rinuncia ad assaltare il rivale per preservare la vettura e mettere in bacheca un ennesimo epilogo a podio; con questo argento, Costi chiude la propria stagione con una splendida striscia positiva che lo ha sempre visto concludere tra i primi tre di classe.
L’esperto pilota di Castellarano Davide Incerti regala a Publi Sport Racing la vittoria di classe R3T, ma è una gioia a metà: vuoi perché Incerti – stavolta assecondato dal pavullese Giacomino Bucci sulla Citroen DS3 di classe R3T – corre senza rivali di classe, vuoi (soprattutto) perché le ultime due prove, nebbiosissime, lo inducono ad alzare il piede, perdendo posizioni nelle classifica assoluta.
Ritiro repentino, infine, per Arnaldo Borghi: il vettese archivia il proprio ritorno alle gare dopo oltre quattordici mesi di digiuno già alla fine della prima prova speciale, a causa di una indisposizione. Davvero un peccato, perché il ritorno in azione di Borghi (sempre con il castelnovese Stefano Zanni al fianco sulla MG ZR 105 di classe RS1.4 Plus) prometteva davvero molto bene.
foto a cura di Diessephoto