La 24 Ore di Adria per Matteo Greco si ferma a 5 ore dalla fine in lotta per la vittoria
Un finale inatteso al termine di una gara da assoluto protagonista ha caratterizzato la seconda partecipazione di Matteo Greco alla 24 Ore di Adria, in scena nel weekend appena trascorso all’Adria International Raceway.
Il vice campione TCRItaly 2019 ha preso parte alla classica gara endurance di fine stagione al volante della Seat Leon ST Cupra #60 schierata dalla Scuderia del Girasole by Cupra Racing con gli stessi compagni di equipaggio della vittoriosa partecipazione dello scorso anno, ovvero Salvatore Tavano, Sandro Pelatti, Marco Baroncini e Nicola Guida. Nonostante il parco partenti particolarmente numeroso, Matteo Greco si è presentato all’edizione numero sedici della 24 Ore di Adria motivato a replicare l’ottimo risultato 2018.
Dopo la superpole chiusa da Tavano al quinto posto, Greco ha preso il volante per il suo primo stint al termine della seconda ora di gara e ha subito dimostrato un grande feeling con la station wagon spagnola e con il motore di oltre 300 cavalli, svettando nel confronto con le altre vetture di categoria, tutte gommate con i medesimi pneumatici Yokohama e con molte componenti tecniche uguali imposte dal regolamento dell’evento.
Nel corso del suo turno di guida di due ore, impegnato a rimontare con costanza una penalità che ha segnato la prima parte di gara per l’equipaggio, l’efficace azione di Greco è stata rallentata dall’ingresso della safey car, rimasta in pista per un tempo considerevole. Il team ha così rivisto le strategie, ha fatto scontare subito le soste tecniche regolamentari da 30 minuti ciascuna e questo ha consentito alla Seat Leon ST Cupra #60 di rientrare in pista più arretrata, ma con un vantaggio importante sul lungo termine.
Dopo nove ore di gara, a mezzanotte, Greco ha ripreso il volante per il suo secondo turno e ha girato molto forte, mantenendo un passo costante sempre in linea con i tempi della vettura avversaria condotta in quel momento da Raffaele Marciello.
Nel corso della notte, l’equipaggio è poi rimasto coinvolto in alcuni contatti che nella prima mattinata hanno purtroppo complicato la corsa. Salito in auto per il terzo e ultimo stint alle 9:00 di sabato, con un passo gara di quasi 5 secondi al giro più efficace dei rivali, Greco si è dovuto fermare definitivamente a seguito di una improvvisa noia al radiatore quando, a cinque ore dalla fine, era al terzo posto e in netta rimonta sui primi.
Matteo Greco:
“Un vero peccato, personalmente credo che abbiamo disputato una grande gara, in pista abbiamo sempre dato il massimo lavorando in stretta sinergia con gli ingegneri che dettavano il ritmo e al muretto sono stati perfetti calcolatori. La scelta di scontare subito le soste tecniche entro le prime 4 ore ci ha inizialmente visto più arretrati, ma la strategia era pensata sulla durata e stava iniziando a dare i suoi frutti nelle prime ore di questa mattina. Eravamo terzi con ancora cinque ore da disputare e con un grande passo, ma purtroppo la vettura mi ha segnalato il problema al radiatore quando era oramai troppo tardi e non abbiamo potuto evitare il ritiro. Ringrazio la Scuderia del Girasole by Cupra Racing per avermi permesso questa stupenda esperienza e tutti i partners che mi hanno sostenuto anche in questa occasione. Le gare endurance sono particolarmente toste, sulla carta avevamo la vettura più competitiva, un equipaggio di grande esperienza e la strategia vincente, ma questa volta non è bastato. Spero ci sia occasione per riprovarci in futuro”.