UNO DUE DEI DAPRÀ, AL DEBUTTO, ALLO JÄNNER RALLYE

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Avvio scoppiettante in casa GDA Communication con il 2020 che si apre nel migliore modo possibile, grazie alla doppietta centrata allo Jänner Rallye.

Nel recente weekend la scuderia di Modena è salita sul primo e secondo gradino del podio, in classe RC4, grazie al successo ottenuto dal giovane Roberto Daprà, seguito da papà Matteo.

In un’edizione molto particolare della gara austriaca, resa insidiosa dalle continue evoluzioni del meteo, il pilota trentino è riuscito ad interpretare al meglio le mutevoli condizioni del fondo, alla guida della Ford Fiesta R2 targata JME Racing, condivisa con il ritrovato Francesco Orian.

Sempre in scia al locale Mayer, seppur a distanza, il giovane Daprà prendeva il comando delle operazioni, complice l’uscita di strada del leader provvisorio, sul quinto tratto cronometrato e gestiva la testa della classe RC4 con intelligenza, vincendo tutte le rimanenti prove speciali.

“Una gara fantastica” – racconta Roberto Daprà – “ma allo stesso tempo molto insidiosa. Il meteo era imprevedibile ed era molto difficile capire quali modifiche apportare all’assetto e quali gomme montare, di speciale in speciale. Aver imparato molto dalla guida sporca degli austriaci, che tagliano ovunque sia possibile, ed aver portato a casa la vettura senza un graffio è la maggiore soddisfazione. Correre sulla neve e sul ghiaccio è stato molto istruttivo. Il team è stato impeccabile, così come la nostra Fiesta. Ora torniamo a concentrarci sul Raceday.”

Un avvio positivo rafforzato ulteriormente dal secondo posto, in classe RC4, ottenuto da Matteo Daprà, doppiamente felice per il comportamento dimostrato dal figlio Roberto, alla sua quarta uscita assoluta, e per l’aver vissuto un’esperienza molto significativa, impegnativa e formativa, alla guida della seconda Ford Fiesta R2 di JME Racing, condivisa con Alessio Angeli.

“Eravamo andati per cercare la neve” – aggiunge Matteo Daprà – “e, nonostante le previsioni della vigilia, abbiamo trovato un meteo da Monte Carlo. Siamo arrivati che il sole splendeva e ci ha accompagnato per tutte le ricognizioni. Poi siamo passati all’asfalto ghiacciato dello shakedown. Siamo partiti sul bagnato, ad inizio della prima tappa, per poi ritrovarci sul ghiaccio, a metà giornata, e concludere sulla neve. Durante la notte ha gelato ed il giorno seguente, per la seconda tappa, abbiamo corso sempre sulla neve. Impressionante la quantità di variabili meteo che abbiamo vissuto. Anche gli stessi austriaci hanno detto che questa è stata davvero un’edizione particolare. L’imperativo era arrivare, sia per me che per mio figlio. Il cronometro non era il nostro principale obiettivo qui. Sicuramente il passo è stato adattato di conseguenza, non cercando il limite della prestazione ma puntando sulla costanza. Fondamentali sono stati i ricognitori, aiutandoci in modo decisivo. Volevo portare mio figlio a fare una gara impegnativa ed è stata molto più tosta delle aspettative. Abbiamo centrato il nostro obiettivo, quello di arrivare, ed abbiamo concluso secondi, nonostante una penalità alla partenza della seconda tappa. La Fiesta R2 mi ha impressionato, non pensavo andasse così bene. Conto sicuramente di tornare a provarla, magari su asfalto asciutto dove ho più esperienza. Siamo molto contenti.”